FASTI s.m.pl.

0.1 fasti.

0.2 DEI s.v. fasti (lat. Fasti).

0.3 Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Libri in cui erano trascritte le leggi del popolo romano (inizialmente non accessibili alla plebe). 2 Titolo di un'opera di Ovidio.

0.8 Fabio Romanini 15.11.2006.

1 Libri in cui erano trascritte le leggi del popolo romano (inizialmente non accessibili alla plebe).

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 53, pag. 33.3: Gneo Flavio, [[...]], essendo notaio e facto edile (gl. z) curule (gl. ç), con grande indegnatione (gl. 1) della nobiltae manifestoe li Fasti (gl. 2)...

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 53, gl. 2, pag. 33.21: «Fasti» erano certi libri.

2 Titolo di un'opera di Ovidio.

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), pt. I Prologo, pag. 7.12: Italia, secondo che dice e scrive Ovidio nel quarto libro de' fasti [[...]], fu chiamata anticamente la grande Grecia...

[u.r. 17.06.2009]