FATUO agg.

0.1 fatua, fatue, fatuo.

0.2 DEI s.v. fatuo (lat. fatuus).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.).

0.5 Anche s.f. (fatue).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che difetta di intelligenza o di saggezza, stupido. 1.1 S.f. plur. 1.2 [Con valore avv.:] da persona sciocca e superficiale.

0.8 Fabio Romanini 15.11.2006.

1 Che difetta di intelligenza o di saggezza, stupido.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. I, pt. 1, cap. 9b, pag. 18.18: fatua chosa è tristarsi l'uomo della privatione d'alchuno bene il quale dalla sua natura non puote avere...

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 9, pag. 68.4: Pogniamo dunque, che Iddio sia misericordioso; non è però fatuo, nè stolto, che voglia che l'uomo a speranza l'offenda...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 13.21, pag. 39: Fatua fu sua sposa e fu indovina, / da la quale poi il nome si divelve / che fatua è qual pronuncia le destina.

1.1 S.f. plur.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 35.125, pag. 240: Le fatue alor disse a le provedute: / - De l'oglio darne non ve sia fatiche: / qui ne bisogna aver le vostre adiute, / perché le lampe nostre sì se extingue, / se non siamo per voï sovenute - .

1.2 [Con valore avv.:] da persona sciocca e superficiale.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 7.15, pag. 44: ma qual parlando fatuo s'entendeo, / al foco infernal conven se atacca.

[u.r. 31.10.2008]