OSSEQUIO (1) s.m.

0.1 obsequii, obsequio, obsequiu, ossequio.

0.2 Lat. obsequium (DELI 2 s.v. ossequio).

0.3 Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Sentimento o atto di rispetto e riverenza; obbedienza, sottomissione. 1.1 Atto o atteggiamento indulgente, condiscendente.

0.8 Milena Piermaria 01.10.2006.

1 Sentimento o atto di rispetto e riverenza; obbedienza, sottomissione.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 18, proemio, pag. 327.16: E sì come simonia si commette non solamente ricevendo moneta, ma servigj, e grazie, e altri meriti; così questa, quando si fae per rispetto de' maggiori, riceve altro merito alcuna volta che pecunia; quando per pari e per iguali, spera retribuzioni e cambio; e quando per li minori, che alcuna volta interviene, si riceve da lloro servigj e ossequio.

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 5, pag. 134.3: Comu, adunca, tu non dubiti ki non sia Deu, lu quali è criaturi, cunsirvaturi e mantinituri, e tamendeu incircuscriptu - zo è non solamenti jn unu locu, ma è in omni locu -, Deu eciamdeu è jnvisibilj; cussì divj cridiri ki alcunj cosi jnvisibilj sianu diputati jn obsequiu e sirviciu di Deu.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 202.3: Ca lu Senatu constrinsi a muriri di veninu lu so contrastanti spiritu per grandissimu turmentu, et insemblamenti per la sua pena arendiu meritu a quilli cruci per li quali issu avia turmentati li amici soy, facendu Gavuru lu squilyatu, libidinusu per obsequiu et sceleratu per imperiu.

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 25.24: La quarta ragione si è, che da ogni lato è una medesima la natura umana; e però pur per giustizia naturale l'intelletto di ciascuno, di qualunque nazione sia, debbe essere soggetto a Dio, e rendergli ossequio di Fede.

[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 508.9: Se la toa amiga non serà assai umele né piasevele, portalo e duralo, e poi ella te serà umele. Lo ramo fi piegado, pietto dal'arbore per obsequio: se tu provi le tuo' forçe, tu lo speçi.

[6] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 17, par. 19, pag. 330.20: Siccome la reale possanza le patrocine (cioè l'aiuto) che dé ad altri, non puote non donare, su quella posessione ottenuta di persone delle chiese l'ossequio (cioè il servigio), che alla reale possanza per patrocine è dovuto, di diritto neghare non può.

[7] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 19, 76-87, pag. 452.26: imperò che giustizia è costante e perpetua volontà dell'animo, dante a ciascheduno la sua ragione; et è speransa, come dice Papia, speransa è espettazione dei beni che denno venire, la quale manifesta affetto d'umilità et ossequio di continua servitù...

- Atto, opera di devozione.

[8] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 2, 18, pag. 39.22: El se leçe ch'el fo in uno monester de França un monego, k'era sagrestan e amava lo ben e guardavase dal mal e sovra tute le cose elo era solicito e diligenti in li obsequii e servisii de la vergene Maria.

1.1 Atto o atteggiamento indulgente, condiscendente.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 41.20: E lu putiri di issu lu deu Esculapiu apruvau la liberali et promta promissiuni di li Epidaurisi per sou celestiali obsequiu.

[u.r. 21.09.2021]