0.1 soprannome, soprannomi, sopranome, sopra a nome, sopra nome, sopranomi, sopra nomi, sopranomu, soprenome, sopre nome, sovranome, sovra nome, sovrenome, supranome, supranomi, supranomu, supra nomu, supranumi, supranumu.
0.2 Da sopra e nome, con rinvio all'att. di supranomen in lat. med., Siena 994, e al lat. tardo supernominare (DELI 2 s.v. soprannome).
0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1295; Stat. fior., 1310/13; Stat. pis., 1318-21; Stat. cort., a. 1345; Stat. volt., 1348; Stat. prat., 1319-50; Stat. lucch., 1362.
In testi sett.: Stat. bologn., 1294; Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Stat. castell., XIV sm.
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343.
0.5 Locuz. e fras. per soprannome di 3.
0.7 1 Nome usato per designare una persona in più del suo proprio o invece di esso, gen. richiamante una sua caratteristica, o epiteto di sovrani e di persone illustri. 1.1 Terzo elemento del sistema onomastico latino (cognomen). 1.2 Nome aggiuntivo o più precisamente patronimico usato per designare più precisamente una persona (precedente del cognome, ove trasmissibile, o già lo stesso in casi non chiaramente distinguibili). 1.3 Epiteto designante le caratteristiche di qno o qsa. 1.4 Il nome in quanto designa le caratteristiche di qno o qsa che lo porta. 1.5 Lo stesso che nome. 2 Nome aggiuntivo o alternativo di qsa.
0.8 Pietro G. Beltrami 24.09.2006.
1 Nome usato per designare una persona in più del suo proprio o invece di esso, gen. richiamante una sua caratteristica, o epiteto di sovrani e di persone illustri.
[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 314.21: Siranus Valerianus e sopre nome Colobius e nato de parenti splendidissimi, regnao xv anni.
[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 89.19: e nullo romano non fossi sença soprenome de savino et nullo savino non fossi sença soprenome de romano...
[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 15, pag. 239.9: e, appo Ticino commessa la battaglia, fue Annibale agramente fedito per Scipione figliuolo del detto consolo, molto iovane, il quale fue poscia chiamato per soprannome Africano...
[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 34, vol. 1, pag. 95.3: E quando egli [[Enea]] morì, si lasciò uno piccolo garzone della sua femina, lo quale ebbe nome Iulius Silvius. E questo soprannome ebbe però che la madre lo faceva nutricare in selve, per paura di Ascanio suo frate.
[5] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 191.14: Questo de generacion de Persia, aguzo de inzigno, de cuostumi barbaro, Manes in prima dito, ma per aietto, zoè per sovra nome, Manichio se disse.
[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 91, pag. 271.8: Alessandro il grande [[...]]. Io 'l chiamo sventurato in tanto, che dovea conoscere, ch'egli avea falso soprannome, perocché neuno può essere grande in piccola cosa.
[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 36, pag. 160.30: appressu de kistu sì nchi era unu autru sou vichinu ki si chamava Stephanu, supra nomu Optiu.
[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 4, vol. 1, pag. 123.1: 3. Ma in Tulliu issa la fortuna adimustrau principalmenti li soy sforzi [[...]] in lu quali titulu foru insembla junti e lu nomu reali et lu sopranomu servili.
[9] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 56, vol. 1, pag. 100.2: Ond'egli s'infinse d'essere sciocco e folle nella gente, e abbandonò sè ed i suoi beni al re, quasi come se di niente gli calesse; e però fu egli chiamato Bruto per soprannome...
[10] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 61, pag. 118.11: E qui è da notare, che tutti li re che regnarono in Italia, da Latino infino a Romolo, li quali furono quindici computando Enea, furono chiamati re delli Latini, e questo soprannome, ovvero titolo, presero per riverenzia di Latino, da cui e per cui noi Italiani siamo appellati Latini.
[11] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 67.17: avendo domandato del nome del caporale dell'oste, ricordandosi della profezia per lo sopranome di Cento Ochi, per paura si fuggì...
[12] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 19, par. 7, pag. 119.12: intra ' sopradetti appostoli di Giesù Cristo ve n'ebbe uno detto per nome Simone, e per sopranome Piero...
[13] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 19, par. 2, vol. 2, pag. 49.16: Pilatu era cavaler ffranciscu, sicut accepi, de Liun sul Rodanu, et avia propriu nomu Ponciu, et supranomu Pilatu.
[14] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 45, S. Mattia, vol. 1, pag. 367.4: discepoli, ciò fue l'uno Gioseppo, il quale ha soprannome Giusto per la santità sua...
1.1 Terzo elemento del sistema onomastico latino (cognomen).
[1] Armannino, Fiorita (04), 1325 (tosc.), pag. 378.23: e per sopra nome Cesare fu detto, però che ceso viene a dire tagliato, però che fu tagliato el ventre alla madre e trattone fuori. || In realtà usato nel testo nel senso di 1.
[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 222.27: E, poi che noi pervenimmo a quello luogo, il quale chiamo per nome Troja, e io chiamo la lieta gente per soprannome, io conforto di sagrificare e di edificare una rôcca. || Cfr. Aen., III, 133: «cognomine».
1.2 Nome aggiuntivo o più precisamente patronimico usato per designare più precisamente una persona (precedente del cognome, ove trasmissibile, o già lo stesso in casi non chiaramente distinguibili).
[1] Stat. bologn., 1294, pag. 1.12: che non sia alcuna persona [[...]] che da mo enanze osi, o vero presuma fare nè far fare alcune nozze [[...]] si enprimamente di uno dì ennanze ei non se seranno apresentate denanze ai suoi officiali dal fango a dare e porgere en scripto ei suoi nomi e sopranomi...
[2] Stat. sen., 1295, cap. 18, pag. 21.5: E che ciascuno de' frategli, fatto el testamento, infra VIII dì sia tenuto di dinunziare e diciare al camarlingo de la detta Compagnia el nome e 'l soprannome del notaio che fato l'avesse...
[3] Stat. sen., c. 1303, cap. 57, pag. 108.18: statuto et ordinato è, che tutti li uomini e le persone li quali e le quali ànno le terre del detto Padule, per ordine si debiano scrívare nel Costoduto nuovo in fine d' esso e li nomi e li sopranomi e popoli e contrade unde sono, per alfabeto.
[4] Stat. fior., 1310/13, cap. 13, pag. 24.12: Statuto e ordinato è che ' nuovi consoli e rettori di questa arte siano tenuti e debbiano fare giurare tutti gl'uomini i quali di nuovo veranno a questa arte a questo statuto, e fare scrivere i nomi e sopranomi per lo notaio de l' arte.
[5] Stat. pis., 1318-21, cap. 68, pag. 1123.13: A li quali faccia legere li nomi et li sopranomi di quelli mercatanti che congnosce che siano in del dicto Castello di Castro.
[6] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 544.20: Subbito Carlo doppo la dicta victoria ebbe la signoria de tucto el Reame, e certi gran signori e fortissimi combattetori che contra lui erano stati, come fu el conte Manfredi di Cicilia, el Conte Giordano de Calavra, Piero Aseno per sopranome degli Uberti de Firençe e Bernardo Castagna, li quali essi con più altri ne mandò in pregione in Francia, e quivi stati più tempo ruppono la presgione, uccedendo le guardie.
[7] Stat. perug., 1342, L. 2 rubr., vol. 1, pag. 341.23: Se denuntiato ... Che el notario scriva en lo stromento el nome e 'l soprenome degl contrahente e degl testemonia.
[8] Stat. palerm., 1343, cap. 4, pag. 12.17: Et si alcunu riquidissi ad alcunu di li nostri frati per vuliri intrari a la nostra cumpangna, killu ki sirrà riquestu sia tinutu di dimandari di lu nomu e lu supra nomu, e non plupicandusi ad illu...
[9] Stat. cort., a. 1345, cap. 8, pag. 132.23: et ciasscuno puoi che sarà receuto debia far fare una cappa de canovaccio vile, et una disciplina con una corda anodata, et ello capuccio, dentro en su una carta bene coscita al capuccio, debia scrivare el nome e 'l sopranome suo e del populo...
[10] Stat. viterb., c. 1345, pag. 157.22: Et essu lu deia portare p(er) scripto lu nome e 'l sopra nome e la contrata donne ellu ène e 'l loco dove vole entrare al generale di s(an)c(t)o Lorenço.
[11] Stat. volt., 1348, cap. 6, pag. 12.1: scriva el detto scrittore in uno libro di carta di pecora a ciò spetialmente diputato, el nome e sopra nome di qualunche venissi o intrasse o ricevuto fussi di nuovo ne la compagnia...
[12] Stat. bergam., XIV pm. (lomb.), cap. 3, pag. 259.23: Anchora hano statuito e ordinato che cescaduna persona, zoè homo, che volia intrare in la dita congregatione, debia scrivere in cedula lo suo nome e sopranome...
[13] Stat. prat., 1319-50, cap. 2, pag. 11.13: E facciasi dare per scritto lo suo nome e lo suo sopra nome, e di quale terra e popolo egli è, e che arte e' fa.
[14] Stat. fior., 1355, pag. 558.35: Le quali nominagioni di detti cittadini popolani e guelfi, inscritte in forma piuvica, ridutte per nomi propi d' essi, che debbano essere nominati, cho' pronomi, sopranomi, overo agnomi, overo nomi di padri d' essi e di ciascuno d' essi...
[15] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 19, pag. 573.16: bullada de la bolla de quello chi manda el preso, la quale contegna el dì de l' asignatione, el nome e sopranome de colui chi fi assignato...
[16] Stat. lucch., 1362, cap. 39, pag. 104.27: E 'l consolo di quel Comune, o altro officiale di quel Comune là u' si facesse contra le predicte cose, sia tenuto di dinontiare chi contrafacesse, intra otto die, lo nome e lo sopranome e la contrada di quelli che contrafacesse, all' officiale a ciò deputato.
[17] Stat. castell., XIV sm., pag. 141.24: Et a cciò che coloro che non venissaro alla fratenita none remangano enpuniti, dicemo che ella detta fratenita debbia essare una tavola chiusa e serata, inella quale sieno scritti p(er) ordine tutti i nomina e sopranomi de quelli che sono e sirono dela detta fratenita.
- S.f.
[18] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-ven.), incipit, pag. 13.5: Ma açò che non para che io vi dia spesse fiade termeni, çaschadun de vuy scriva in una çetola per sì la vostra nome et sovranome, et che dote overo inpromessa che vuy volé.
1.2.1 Lo stesso che cognome (non sempre chiaramente distinguibile dal precedente).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.138, vol. 3, pag. 254: Moronto fu mio frate ed Eliseo; / mia donna venne a me di val di Pado, / e quindi il sopranome tuo si feo.
[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 42.22: 112. Poi disse, sorridendo ec. Qui denota il nome suo, e perchè [fu naturale] non vuole torre il sopranome suo del padre, ma fassi nepote di sua avola la quale ebbe nome Gostanza...
[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 13, pag. 73.3: Questi, a cchui fallì la lena, fu missere Jacomo da Monselicie, el quale avea uno podere chiamato sancto Andrea, e da questo podere ebbe el sopranome.
[4] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 9.24: li quali, l' antico sopranome de' lor maggiori abbandonato, per sopranome presero il nome di colui che quivi loro aveva dato cominciamento, e tutti insieme si chiamâr gli Elisei.
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 8, pag. 60.23: Per la qual cosa, e meritamente, gli era de' Grimaldi caduto il sopranome e solamente messere Erminio Avarizia era da tutti chiamato.
- [Glossato come uso improprio per cognome].
[6] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 15, 127-138, pag. 457.11: imperò che furno chiamati li Allighieri, prima di Valdipado, poi Allighieri dal figliuolo di messer Cacciaguida; et è da notare che sopranome si pone qui impropriamente: imperò che si pone per lo cognome, che è come di tutta la schiatta: imperò che sopranome è pure d'uno individuo a differenzia dell'altro.
1.3 Epiteto designante le caratteristiche di qno o qsa.
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 8, 1.16, vol. 3, pag. 260: A la superba non vo' che risponda / e fuggi l'onda / ch'a questa donna possa / dar sopranome che vana sia possa.
[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 4, 85-96, pag. 121, col. 2.5: El secondo si fo Orazio, el quale avea sopranome Sattiro, el quale ... tenne forma ne' suoi detti poetica.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 44.28: nuy. Lu quali Juliu, Cassiu lu aucisi qui nunca se divi nominari sanza supranomu di publicu parricida.
[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 11, pag. 654.10: ucciso. Per lo quale così crudele e vituperoso affrettamento, non solamente si contaminoe d' eterna infamia, ma eziandio quello castello sozzoe con sopranome di fellonìa.
[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 34, pag. 170.7: Et fo fachia quest'ovra grossa e mal tornia da un gran peccaor chi non è degno de nome, ma lo sovrenome se pò dir Ferrostomo, çoè boca de ferro roxo e ruçenento degno de l'inferno e del profondo abysso, chi prica la virtue siando malvaxo.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 3, vol. 1, pag. 101.12: Questo Totile fu il più crudele e potente tiranno che si truovi; e per la sua iniquissima crudeltà fu chiamato per sopranome Flagellum Dei.
[7] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1136.21: E, se di costui, il quale era ed è luce che illumina ciascuno omo che nel mondo vive, tanti conviciatori si truovano, non si dee alcuno uomo, quantunque giustamente e santamente viva, maravigliare, né impaziente portare se truova chi la sua fama e le sue opere con ignominioso soprannome s'ingegna di violare o di macchiare.
1.3.1 [Con specificatore astratto:] esempio antonomastico.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 11, vol. 2, pag. 221.30: aucisu. Per la quali cussì spiatata et cussì vituperusa adastanza issa no skittu se maculau per eterna infamia, ma eciandeu maculau quilla rua per supranomu di felunia.
1.3.2 [Per designare le proprietà di Dio].
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 27, vol. 1, pag. 227.10: Veduto che abbiamo, come è un solo e vero Dio, e che importa questo nome Dio con li suoi dolcissimi soprannomi...
1.4 Il nome in quanto designa le caratteristiche di qno o qsa che lo porta.
[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 497.20: Questo fia il luogo della città e certo riposo delle fatiche; del quale, passati XXX anni, Ascanio edificherà Alba città di chiaro soprannome... || Cfr. Aen., VII, 48: «Ascanius clari condet cognominis Albam».
[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 5, vol. 2, pag. 13.8: La dia Diana ruppe la terra: e io tuffata nelle cieche caverne, sono portata a Ortigia; la quale fu a me graziosa per lo soprannome della iddia, e prima mi trasse all' aria.
[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 8, pag. 146.13: Et poy, passati XXX anni, Ascaniu tou figlu hedifikirà Alba chitati di claru supranomu, a lu quali tu ki sirrai vinchituri spachirai.
[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 50, pag. 55.35: Merlino disse: «E' l'arebbe acquistato, ma egli lascerà per uno leopardo che arà sopranome Lac...
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 24.4: commu issu apprussimava ad unu monti qui avia supranomu Letum, et, confurtandu ly soy cavaliri, issu dissi: «Eu pillyarò ogi Letum»...
2 Nome aggiuntivo o alternativo di qsa.
[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 147, pag. 52.1: Trocisci diaradon. Trocisci è tanto a dire quanto 'ritonda confettione'; questi si mettono nel diamargheriton e nel diaradon, e perciò ànno sopranome diaradon.
[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 4, pag. 82.2: Le quali cose ed oppinioni manifesta la testimonianza de' poeti che ritraggono in parte alcuna lo modo de' gentili e nelli sacrifici e nella loro fede; e anco si manifesta in molti nomi antichi rimasi o per nomi o per sopranomi a lochi e antichi edificî come può bene ritrovare chi vuole.
[3] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 14, pag. 157.21: Che cosa è questo nostro Maestro, cioè Dio? È uno che nomina ogni cosa; e niuna cosa o niuno uomo può nominare o sopranominare lui. Pruova: egli è uno albero e ha anima vegetativa; donde viene questo sopranome de l'anima vegetativa a l'albero? Viene da altra anima magiore, e questa è Dio.
[u.r. 11.12.2017]