EVOCAZIONE s.f.

0.1 evocazione.

0.2 DELI 2 s.v. evocare (lat. evocationem).

0.3 Boccaccio, Esposizioni, 1373-74: 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Esposizioni, 1373-74; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 L'atto di far arrivare ad esistere qsa che prima non c'era.

0.8 Maria Clotilde Camboni 15.01.2007.

1 L'atto di far arrivare ad esistere qsa che prima non c'era.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 67, pag. 486.14: dice il predetto Fulgenzio che la interpetrazione di questo nome Cloto è tanto a dire quanto «evocazione», per ciò che a questa fata s'apartiene dare ad ogni seme, nel debito luogo gittato, acrescimento, tanto che esso sia atto a dover venire in luce.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 21, 16-33, pag. 499.17: Fingeno li Poeti che siano tre Fate; cioè Cloto, Lachesis et Antropos, che ànno a dispensare tutte le cose che sono in tempo; e l'una, cioè Cloto, diceno tenere la rocca piena di lino, et interpretasi evocazione, perchè chiama la cosa dal non essere ad essere...