FAVONE s.m.

0.1 faoni; f: favone.

0.2 Da favo.

0.3 Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.): 2.

0.4 Att. nel corpus solo in Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Favone di miele: lo stesso che favo di miele. 2 [Med.] Infezione cutanea composta da pustole infiammate.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 16.01.2007.

1 Favone di miele: lo stesso che favo di miele.

[1] F Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), cap. 30.18: Gionata figliuolo di Saul meritò d'udire la sentenza della morte per bocca del padre, perché innanzi al tempo ordinato del mangiare, gustò del favone del mele. || Sorio, Morali S. Greg., p. 254.

[2] F S. Greg. Magno volg., XIV (tosc.): Ecco che il Signor nostro nel suo cibo volle aggiugnere il favone del mele al pesce arrostito... || Barchi, Omelie di S. Greg., vol. 2, p. 84.

2 [Med.] Infezione cutanea composta da pustole infiammate.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 97.12: Se tu voi ollçidere li faoni del corpo, toi lo alloè paticho e destenpera cum l'aqua freda e onçi lo corpo e varirà.

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 97.17: queste cosse meti in ferssora cum ollio challdo e fa' nde pollvere e i(n)plastro e meti su lo corpo e varirà de li faoni.