MARRA s.f.

0.1 marra, marre.

0.2 DELI 2 s.v. marra (lat. marram).

0.3 Doc. fior., 1286-90, [1287]: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1287].

0.6 A Doc. fior., 1286-90, [1287]: Ubertino da la Marra.

0.7 1 Zappa grossa, con ferro largo e corto, usata per lavorare il terreno. 1.1 [Impiegata per lavorare la calcina].

0.8 Sara Ravani 17.11.2006.

1 Zappa grossa, con ferro largo e corto, usata per lavorare il terreno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.96, vol. 1, pag. 253: Non è nuova a li orecchi miei tal arra: / però giri Fortuna la sua rota / come le piace, e 'l villan la sua marra».

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 4, pag. 605.3: Per che essi con vanga e chi con marra nella strada paratisi dinanzi all'Angiulieri, avvisando che rubato avesse colui che in camiscia dietro gli veniva gridando, il ritennero e presono....

[3] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 68 bis.49, pag. 313: Isvestita l'à molto divotamente, / per gran tesoro la serba caramente, / ma non à marra né alcun convenente / con che possa far la sancta soppellita.

1.1 [Impiegata per lavorare la calcina].

[1] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 129.13: It. prestatura d'una marra da calcina, per xij dì, d. xij.