MALATTO s.m./agg.

0.1 malacto, maladdi, maladdo, malatta, malatti, malatto.

0.2 Lat. tardo male habitum, con sovrapposizioni con malato.

0.3 Doc. prat., 1275: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. prat., 1275; Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

0.5 Per università di malatti > università .

Locuz. e fras. casa dei malatti 1.1.

0.7 1 [Med.] Chi è affetto dalla lebbra, lebbroso. 1.1 Locuz. nom. Casa dei malatti: ospedale per lebbrosi, lebbrosario. 1.2 [Generic.:] affetto da malattia. 2 [Med.] Agg. 2.1 [Rif. al palmo della mano, per indicare un gruppo di stelle].

0.8 Elena Artale 07.03.2007.

1 [Med.] Chi è affetto dalla lebbra, lebbroso.

[1] Gl Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, pag. 123.15: nono, perké la femena giace con lo leproso o malacto, a lei non offende e 'l primo h(om)o ke usa con lei deventa leproso...

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 80, pag. 169.29: E lo ree per loro amore sì liberoe la reina dal fuoco e comandoe che dovesse essere data ali malatti.

[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 87.4, pag. 205: Così è l'uomo che non ha denari, / com'è l'uccel quand'è vivo pelato; / li uomin di salutarlo li son cari, / com'un malatto sel veggion da lato.

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 45, pag. 164.15: E dàe per sentenzia che a Tristano sia tagliata la testa, e la reina fosse data agli miselli (ciò sono gli malatti), acciò che niuna altra persona avesse mai voglia nè cagione di contender nè avere a fare con lei.

1.1 Locuz. nom. Casa dei malatti: ospedale per lebbrosi, lebbrosario.

[1] Doc. prat., 1275, pag. 510.17: Ser Acho(n)cio notaio p(er) j charta d'apellagione p(er) fatto di messer Meglorato giudice (e) si(n)dago del chomune, (e) p(er) ij dì ch'a(n)doa a chavallo alla chasa de' malatti dal Po(n)te Petreno...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 54, vol. 1, pag. 78.30: Anco, statuto et ordinato è che la casa de li maladdi di Sancto Lazaro presso a Siena, ogne anno, avere debia dal comune di Siena, oltre XL libre di denari...

1.2 [Generic.:] affetto da malattia.

[1] ? Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 51, pag. 58.17: [30] E tutti gli uomini se ne andranno allo gran dragone di Babellonia prima ch'e' sia morto e diranno ch'e' renda sanitade agli loro infermi e malatti delle loro malattie...

2 [Med.] Agg.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 146.30: ma quelli [[pippioni]] che possono vollare sì nodriscono meglio e ingienerano più chiaro sangue, ma no sono buoni a usare a coloro che sono di chalda natura e che per challore divenghono malatti.

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 36, pag. 43.11: Apreso regnò Titus e Vaspasiano, cioè colui che fu malatto.

[3] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 3, 5.2, pag. 34: E quando Giosafà così inteso ebbe / che cieco e sì maladdo esser poteva / come que' due, e anco gli potrebbe / più malattie venir, già non rideva...

2.1 [Rif. al palmo della mano, per indicare un gruppo di stelle].

[1] Gl Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 229.30: Le stelle del Caytoz sono XXIJ. [[...]] E chiamansi le stelle che sono nel capo, da la prima infino a la sesta, elquef eliedme, che vuol dire 'la palma gaffa' overo 'malatta'. E chiama[n]si altressì quef açoraya, che vuol dire 'la palma della mano di açoraya'.

[u.r. 23.01.2022]