0.1 aloyde, aolidi.
0.2 Lat. Aloidae.
0.3 Simintendi, a. 1333 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (tosc.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 I due giganti figli di Nettuno e Ifimedia, moglie di Aloeo.
0.8 Roberto Leporatti; Rossella Mosti 28.05.2006.
1 I due giganti figli di Nettuno e Ifimedia, moglie di Aloeo.
[1] Gl Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 27.19: E puose te, o Nettunno, mutato in crudele giovenco, contro alla fanciulla Eolia: tu, mostrante d'essere Enifeo, ingenerasti gli Aolidi, cioè Eto e Calai...
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 203.3: La schiatta de' giganti abbattuti dalla folgore di Giove, in questo luogo so vôlti nel più basso fondo. Qui vidi ancora i due Aloyde, corpi ismisurati, i quali ardiro e tentaro d'abbattere il grande cielo co le mani loro, e di cacciare Giove dai regni di sopra.