DISPREZZAMENTO s.m.

0.1 desprecçamento, displizamentu, dispreçamento, dispreççamento, disprezzamento.

0.2 Da disprezzare.

0.3 Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. in disprezzamento di 4.

0.7 1 L'attribuire scarso valore a qsa o a qno (per lo più in senso morale). 1.1 Condizione di ciò a cui si attribuisce scarso valore. 1.2 [In contesti religiosi o filosofici:] l'attribuire scarso valore ai beni mondani. 1.3 Tendenza a ritenere (indebitamente, con un atto di superbia) qsa o qno inferiore a sé o indegno di sé. 2 Mancanza di rispetto (nei confronti di qno) con atti o parole; offesa, insulto. 3 Tendenza a non tenere qsa (in partic. che potrebbe rappresentare un pericolo) in alcuna considerazione; indifferenza. 4 Locuz. prep. In disprezzamento di: allo scopo di danneggiare (oggetti concreti).

0.8 Francesco Sestito 16.11.2006 [prec. red.: Gian Paolo Codebò].

1 L'attribuire scarso valore a qsa o a qno (per lo più in senso morale).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, proemio, pag. 379.30: Ancora seguita alla prodigalitade la rapina [[...]]. E seguitale il disprezzamento de' beni spirituali: molte volte il prodigo darebbe per niente tutti li beni spirituali.

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 44.29: Pare disprezzamento del sapere, e più rimane scioccho quel che leggie come leggerlo in modo che non lo intenda né 'l tenga a pro.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 22, vol. 2, pag. 347.8: e però seguita:Obbrobrio de gli uomini, e disprezzamento della plebe.

1.1 Condizione di ciò a cui si attribuisce scarso valore.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 85, vol. 2, pag. 408.18: ponetevi la magnanimità e il coraggio, la gentilezza e ' costumi della cavalleria de' Franceschi, a tanto disprezzamento in questi tempi ridotta, che abbi lasciato in preda i· reame a poca gente...

1.2 [In contesti religiosi o filosofici:] l'attribuire scarso valore ai beni mondani, o a sé.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 1, pag. 653.5: ed anche quelle cose le quali usi, sieno povere e dimostrino disprezzamento di mondo...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 358.8: introduce l'Autore una di quelle anime a piangere, e lamentarsi; nel quale lamento commenda la povertade, e lo disprezzamento delle ricchezze...

[3] Simone Fidati, Regola, a. 1348 (tosc.), pt. II, pag. 233.4: Fa sì che tutto lo tuo portamento corporale sì in tua persona e sì nelle cose le quali tu hai, mostri disprezzamento e viltade ed umiltà cristiana e in anima ed in corpo.

[4] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 83.9, pag. 378: O vergine [[...]] vinceste 'l mondo per dispreçamento / e 'l diaulo che sempre ne conbatte...

1.2.1 Disprezzamento di sé.

[1] Vita frate Ginepro, sec. XIV ex. (tosc.), cap. 1, pag. 13.4: Santo Francesco, considerando la simplicitade e il disprezzamento di sé e la pazienza nelle avversitadi del detto santo frate Ginepro, ai compagni e alli altri circostanti disse: «Fratelli miei, volesse Iddio che di tali ginepri io n'avesse una magna selva!»

1.3 Tendenza a ritenere (indebitamente, con un atto di superbia) qsa o qno inferiore a sé o indegno di sé.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 658.34: ogni conversazione vuole e dee essere fondata in Cristo [[...]] sanza segno d'ira, ovvero di furore, sanza disprezzamento, sanza superbia...

2 Mancanza di rispetto (nei confronti di qno) con atti o parole; offesa, insulto.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 7.14: Iuno, comu era usata essiri inimica di li Truyani, si ricurdau di la iniuria et di lu displizamentu ki li avia factu Paris...

3 Tendenza a non tenere qsa (in partic. che potrebbe rappresentare un pericolo) in alcuna considerazione; indifferenza.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 318.19: Queste forze de l'amistade poterono generare disprezzamento di morte, e spegnere dolcezza di vita, la crudeltà fare mansueta, l'odio convertire in amore...

4 Locuz. prep. In disprezzamento di: allo scopo di danneggiare (oggetti concreti).

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 141, par. 2, vol. 2, pag. 510.27: E chi per scutiggio temerario overo per proprio suo movemento attenterà per ditto overo per fatto fare overo far fare en menovamento de le preditte cose [[...]] overo en desprecçamento de le preditte cose overo d'alcuna d'esse overo del comuno de Peroscia, sia punito e multato el contrafacente...