0.1 despreçata, despreçato, despreççata, desprezate, desprezato, desprezzato, disprezato, disprezzata, disprezzate, disprezzati, disprezzato, disprizata.
0.2 V. disprezzare.
0.3 Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Contr. Croce e Vergine, XIII ex. (tosc.or.); Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Di scarso valore (per lo più in senso morale). 1.1 Considerato indebitamente di scarso valore. 2 Che non attribuisce importanza al proprio aspetto fisico; trascurato. 2.1 [Di un oggetto:] privo di attrattive estetiche. 2.2 [Di una persona:] privo di attrattive estetiche. 2.3 Estens. Estraneo a valori e interessi mondani; umile. 3 Non tenuto in nessun conto; ignorato. 4 Indifferente di fronte ai pericoli; temerario.
0.8 Francesco Sestito 16.10.2006.
1 Di scarso valore (per lo più in senso morale).
[1] Contr. Croce e Vergine, XIII ex. (tosc.or.), 145, pag. 311: O Croce, ben farai grave peccato / de me et de Iovanni, sì taupini. / Lo suo valore è sì despreçato / che fo relicto da frati cuisgini.
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 27, par. 2, vol. 2, pag. 129.22: Et ki plui disprizata et disprizabili cosa esti a lu mundu, ki cruchifissu et cruchi?
- Sost. Persona a cui si attribuisce scarso valore.
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 9.13, pag. 29: Frate, si l'altrui sì renno, girò i mei figli mennicati [[...]] dai vicin sirìan chiamati figli de quel desprezato.
1.1 Considerato indebitamente di scarso valore.
[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 51.1, pag. 842: La mosca è creatura despreça[ta], / e uno delicato modo tene: / ke va ciercando lo giorno a giornata / per aver cosa ke·lli piacia bene...
2 Che non attribuisce importanza al proprio aspetto fisico; trascurato.
[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 4, pag. 15.21: Acci gentilissime donne che sono tanto disprezzate, che vanno iscalze e con misari sottanegli, tutte vigli e dispette...
2.1 [Di un oggetto:] privo di attrattive estetiche.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 16.19, pag. 56: Còi de scrofe toserate, fun de pelo atturtigliate, / circhi e veste desprezate: cinquant'anni cruciata.
[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 91.31: Iudit [[...]] lasciò sue ricche robe, e suoi ricchi adornamenti quando il suo signore fue trapassato, e prese abito vedovale, e umile, e vile, e disprezzato...
[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 4, pag. 7, col. 18.20: Septimo abstinentia in qualità e quantità dando al corpo spesso forti discipline. Octavo disprezzato e aspro vestimento e austero lecto.
2.2 [Di una persona:] privo di attrattive estetiche.
[1] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 13, pag. 97.13: Ma imperò che santo Francesco era uomo troppo disprezzato e piccolo di corpo, e perciò era riputato un vile poverello da chi non lo conosceva...
2.3 Estens. Estraneo a valori e interessi mondani; umile.
[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 7, pag. 33.28: Io fo penitenzia nella favilla del fuoco e nella cenere. Dove dava ad intendere che la sua penitenzia era di fuoco d'amore accesa, e era di cenere d'umiltà disprezzata.
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 163, S. Elisabetta, vol. 3, pag. 1433.2: Diceva ancora: «S'io avesse trovato un'altra vita più disprezzata, sì l'avrei maggiormente eletta».
3 Non tenuto in nessun conto; ignorato.
[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 362.9: Se tu tolli via gli oziosi riposi, gli archi d'Amore periranno, e le fiac[c]ole sue giaceranno disprezzate e sanza luce.
4 Indifferente di fronte ai pericoli; temerario.
[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 37, pag. 89.10: Bernardo di Nerino [[...]] in questo tempo fu di sì forte e disprezzata natura, che si metteva scorpioni in bocca, e con li denti tutti gli schiacciava, e così facea delle botte e di qual ferucola più velenosa.
[u.r. 22.11.2018]