DISPREZZO s.m.

0.1 desprecço, desprezio, desprezo, disprezzo.

0.2 Da disprezzare.

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.).

0.5 Locuz. e fras. avere in disprezzo 1; in disprezzo di 3; possedere in disprezzo 1.2; venire in disprezzo 1.1.

0.7 1 L'attribuire scarso valore a qsa o a qno (per lo più in senso morale). 1.1 Condizione di ciò a cui si attribuisce scarso valore. 1.2 [In contesti religiosi o filosofici:] attribuzione di scarso valore ai beni mondani. 1.3 Tendenza a ritenere (indebitamente, con un atto di superbia) qsa o qno inferiore a sé o indegno di sé. 2 Mancanza di rispetto (nei confronti di qsa o di qno) con atti o parole; offesa, insulto. 3 Locuz. prep. In disprezzo di: ignorando colpevolmente (comandamenti o valori religiosi).

0.8 Francesco Sestito 16.11.2006.

1 L'attribuire scarso valore a qsa o a qno (per lo più in senso morale).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 128.64, pag. 176: Io parlo per ver dire, / non per odio d'altrui né per disprezzo.

- Locuz. verb. Avere in disprezzo: attribuire scarso valore a.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 46-51, pag. 426, col. 1.3: Tacitamente dixe qui l'A. com'ave in soa vita la famigliarità feminile in desprezio, e se non fosse la paura de cadere in quel vicio, ello avrae seguí le sue vestigie...

1.1 Condizione di ciò a cui si attribuisce scarso valore.

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 2 Mc 5, vol. 8, pag. 578.20: Antioco non considerava che per li peccati di quelli che abitavano era stato un poco irato il Signore contro alla città; per la qual cagione anco addivenne al luogo questo disprezzo.

- Locuz. verb. Venire in disprezzo: passare a una condizione di scarso valore.

[2] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 2 Mc 3, vol. 8, pag. 561.16: E anco molti altri, congregati delle case, venìano pregando con una pubblica petizione, però che il luogo santo era venuto in disprezzo.

1.2 [In contesti religiosi o filosofici:] attribuzione di scarso valore ai beni mondani.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, proemio, pag. 260.19: Vuole l'Autore in questo capitolo, che lla povertade non dell'animo, ma il disprezzo [di] queste cose temporali congiunga l'animo del fedele Cristiano a Cristo...

- Assol.

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 67, pag. 325: No [t]eni en reverentia e Desprecço e Guiltança / de vana prospertate; / et in adversitate / la Patïentia fina...

- Locuz. verb. Possedere in disprezzo.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 60.9, pag. 238: Povertà, alto sapere, a nulla cosa soiacere, / en desprezo possedere tutte le cose create.

1.3 Tendenza a ritenere (indebitamente, con un atto di superbia) qsa o qno inferiore a sé o indegno di sé.

[1] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 122, vol. 5, pag. 540.7: Abbi misericordia di noi, Signore, abbi misericordia di noi; per che siamo molto ripieni di disprezzo.

2 Mancanza di rispetto (nei confronti di qsa o di qno) con atti o parole; offesa, insulto.

[1] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 107.10: Tideo [[...]] apicà tute le arme deli morti a un gran albero e de tuti li corpi morti fexe un monte per più despriexio...

3 Locuz. prep. In disprezzo di: ignorando colpevolmente (comandamenti o valori religiosi).

[1] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Ne 9, vol. 4, pag. 413.4: E indurarono li capi suoi, e diedero lo capo loro quasi in disprezzo delli tuoi comandamenti...