0.1 amesaço, mesaço, mesaggio, mesagio, mesatge, messaggio, messagio.
0.2 DELI 2 s.v. messaggio (fr. message).
0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 2.
0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).
In testi sett.: Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.); Giudizio universale, XIV in. (ver.).
In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).
0.7 1 Contenuto di ciò che si manda a dire o a far sapere; la comunicazione dello stesso. 1.1 Lo stesso che lettera, epistola. 2 Azione o entità che manifesta un contenuto di informazione.
0.8 Francesco Sestito 30.11.2006.
1 Contenuto di ciò che si manda a dire o a far sapere; la comunicazione dello stesso.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 209.5: Il messaggio di quelle male novelle abbiendo repentemente ripiena Cartagine di pianto, così fue tutta la cittade turbata...
[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 10.21, pag. 485: E di messagio son buon portatore / come l'augel che va e non rivene; / a scac[c]hi e a tavol son buon giucatore / com'om che nullo gioco ne ritiene...
[3] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 19, pag. 273.9: E vos di' un mesatge de ioi, qui munt est granz a tot lo povol...
[4] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 23.14, vol. 1, pag. 172: Poderoso fe' discesa, / chiusamente fe' mesaggio; / ad quell'amoros', appresa / donna di grand'umiltaggio; / annuntïolle con messaggio / l'angelo Gabrïèl beato...
[5] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 68, vol. 4, pag. 255.18: Chè le lettere e messi, possono alcuna volta essere senza salute, o però che se un altro aprisse le lettere che non sapesse lo nome, o però che il messaggio è di tale maniera, che il messaggiere nominerà l'un e l'altro più volte nel suo conto...
[6] Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.), 191, pag. 822: Vu no avì sì bon vasallo / che [no] ve tema un batisstallo, / né che sapia [a franco choraço] / sì ben portare un amesaço / con' sa Raynald, sire Lïon.
[7] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 86, pag. 59: nè çà no m'à valer lo desbatro / nè an' ferir lo co' per lo plumaço / k'el no covegna farme quel viaço, / quando per mi serà mandà el mesaço...
[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 53, pag. 125.34: sì navicharo tanto che vennero in Achaia, là ove trovaro Castor e Polus, a cui Anthenor contia tutto suo messaggio senza niente falsare.
[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 953, pag. 219: «[[...]] Anchi se armati vengono, ad nui manco desplace». / Fo gito lo messagio che venissero armati.
1.1 Lo stesso che lettera, epistola.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 9, vol. 4, pag. 40.7: questo insegnamento [[...]] sono in tutti i detti, che l'uomo dice, consigliando, o pregando, od in messaggio, od in altra maniera.
2 Azione o entità che manifesta un contenuto di informazione.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 23: lo malo apparecchiame(n)to di fuore è messagio di mala (con)posizione di me(n)te.
[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 153.1, pag. 221: O motto vile e di vil cor messaggio, / d'onni vertù salvaggio, / e d'onni brevileggio e pregio umano, / dir omo a donna...
[3] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 45, pag. 264.2: quando [il] Signore sudò in su la croce nel viso gocciole di sangue [[...]] solo questo prezioso sangue fu messaggio che quelli del Limbo ebbono novella che la Scrittura era adempiuta...