0.1 ispregiato, spregiati, spregiato, sprisiado.
0.2 V. spregiare.
0.3 Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.): 1.
0.4 In testi tosc.: Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Di scarso valore; di scarsa importanza. 2 Che non attribuisce importanza al proprio aspetto fisico; trascurato. 3 Non tenuto in nessun conto; ignorato.
0.8 Francesco Sestito 16.10.2006.
1 Di scarso valore; di scarsa importanza.
[1] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 18.7, pag. 19: Quando tu facultate e tua persona / parizam gloria de salute e stato, / en dare e retenere provi to grado / e delgli amisi ch'ongni etą corona, / notando quanto tal contrario sona / nel misero liom inzuriado / dalgli animali fin al pił sprisiado, / senza speranza ch'el somezo pona.
2 Che non attribuisce importanza al proprio aspetto fisico; trascurato.
[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 12, pag. 56.26: Costanzio [[...]] venne un villano per vederlo, e vedendolo uomo spregiato e mal vestito, sģ se ne fece beffe...
3 Non tenuto in nessun conto; ignorato.
[1] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 155.23: Quello garzone ispregiato tiri pió forte l'arco e la torba ferita dei dimandanti magior aiuto.
[2] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 454.17: Quello fanciullo ritrarrą pił fortemente li spregiati archi; voi, turba ferita, adimanderete maggiore aiutorio.