AGGIÙNGERE v.

0.1 aççonto, acionçer, acionse, acionsse, acionta, acionto, açionto, açonça, açonçandoge, açonçe, açonçé, açoncer, açonçer, açonçerà , açonçeras, açonçere, açonçerè, açonçeremo, açonçerse, açonçesemo, açonçesse, açonçeva, açonçi, açonçì, açònçilila, açonde, açonghia, açonse, açonsi, açonso, açonsse, açonta, açonte, açonteli, açonti, açonto, açunçe, açunçea, açunçere, açunçerge, açunçi, açunçige, açunga, açungase, açungasi, açunge, açungeali, açungeno, açunger, açungha, açungi, açunse, açunte, açunto, adgionto, adgiuncte, adgiungemo, adgiungendo, adgiungere, adgiungiamo, adgiungnici, adgiunse, adgiunta, adgiuntj, adgiunto, adionçe, adionçeli, adiongese, adiongnace, adiongne, adionse, adionsero, adionta, adionte, adiontece, adionze, adiugne, adiugnesse, adiuncta, adiuncti, adiuncto, adiunga, adiungano, adiungasi, adiunge, adíunge, adiungea, adiungemo, adiungendo, adiungendoli, adiungendosi, adiungendovi, adiungendu, adiungerà , adiungere, adiungeròvi, adiungesi, adiungesse, adiungevi, adiungiesse, adiungisi, adiungna, adiungne, adiungnerà , adiungnere, adiungnese, adiungnice, adiungonsi, adiunse, adiunseli, adiunseno, adiunsero, adiunsesi, adiunsevi, adiunsi, adiunta, adiunte, adiuntevi, adiunti, adiunto, adiuntoce, adiuntovi, adiuntu, adiuntuce, adjuncte, adjuncti, adjuncto, adjunto, aggiógnare, aggiogne, aggiognemo, aggiognendo, aggiognendovi, aggiognervi, aggiongendo, aggionghano, aggiongniamo, aggiongo, aggionsono, aggiontolo, aggiugna, aggiugnamo, aggiugnanci, aggiugnasi, aggiugnate, aggiugne, aggiugnea, aggiugneano, aggiugnendo, aggiugnendoci, aggiugnendone, aggiugnendosi, aggiugnendovi, aggiugnendovisi, aggiugnente, aggiugnenti, aggiugner, aggiugnerà , aggiugnerae, aggiugnerai, aggiugneranno, aggiugnerati, aggiugneravvi, aggiugnerci, aggiugnere, aggiugnerebbe, aggiugnerebbero, aggiugneremo, aggiugnerete, aggiugnerieno, aggiugnerli, aggiugnerlo, aggiugnerò, aggiugneroe, aggiugnersi, aggiugnerti, aggiugnervi, aggiugnesi, aggiugnesse, aggiugnesser, aggiugnessero, aggiugnessono, aggiugnesti, aggiugnete, aggiugneva, aggiugnevano, aggiugnevasi, aggiugnevi, aggiugnevisi, aggiúgnevisi, aggiugni, aggiugniamo, aggiugnici, aggiugnie, aggiugniendo, aggiugnieno, aggiugnigli, aggiugnimi, aggiugnino, aggiugniti, aggiugnivi, aggiunga, aggiungano, aggiungansi, aggiungasi, aggiunge, aggiungea, aggiungelo, aggiungendo, aggiungendoci, aggiungendogli, aggiungendoli, aggiungendone, aggiungendosi, aggiungendovi, aggiunger, aggiungerà , aggiungerai, aggiungere, aggiungerebbeno, aggiungerei, aggiungerli, aggiungerò, aggiungeroe, aggiungersi, aggiungesse, aggiungessero, aggiungesti, aggiungete, aggiungetemi, aggiungeva, aggiungevanne, aggiungevano, aggiunghi, aggiunghisi, aggiunghono, aggiungi, aggiungiamo, aggiungici, aggiungigli, aggiungimi, aggiungiti, aggiungne, aggiungnendovi, aggiungnere, aggiungni, aggiungniendolo, aggiungniendosi, aggiungo, aggiungono, aggiungonsi, aggiungonvisi, aggiunse, aggiunsegli, aggiunsele, aggiunseli, aggiunseno, aggiunserla, aggiunsero, aggiunsersi, aggiunsesi, aggiunsevi, aggiunsi, aggiunsono, aggiunsonsi, aggiunt', aggiunta, aggiuntavi, aggiunte, aggiuntesene, aggiunti, aggiuntine, aggiuntivi, aggiunto, aggiuntogli, aggiuntoli, aggiuntone, aggiuntosi, aggiuntovi, agiognamo, agiognarà , agiognare, agiógnare, agiognavamo, agiognemo, agiognendo, agiognente, agiognere, agiognese, agiognesse, agiognete, agiogniamo, agiogniare, agiogniendovi, agionga, agiongano, agiongase, agionge, agiongê, agiongevano, agiongha, agiongiansi, agiongnar, agiongnere, agiongo, agiongonci, agiongono, agionse, agionsero, agionte, agionti, agionto, agionze, agiugna, agiugne, agiugnea, agiugnemmo, agiugnemo, agiugnendo, agiugnendosi, agiugnendovi, agiugneno, agiugner, agiugnerà , agiugnerae, agiugnerai, agiugnere, agiugnerebbe, agiugnerebbero, agiugnerebono, agiugnerei, agiugneremo, agiugnerli, agiugnerò, agiugnersi, agiugnesi, agiugnesse, agiugnessero, agiugnessono, agiugnete, agiugneva, agiugnevano, agiugni, agiugniamo, agiugnie, agiugnieno, agiugniere, agiugniesi, agiugnila, agiugnj, agiuna, agiunchi, agiuncto, agiunga, agiungan, agiungano, agiungansi, agiungasi, agiunge, agiungê, agiungemmo, agiungemo, agiungendo, agiungendoglie, agiungendovi, agiunger, agiungerà , agiungerai, agiungerassi, agiungere, agiungerli, agiungerò, agiungeroe, agiungesi, agiungesse, agiungesseno, agiungeva, agiungevano, agiungha, agiunghano, agiungho, agiungi, agiungiamo, agiungici, agiungier, agiungilo, agiungissi, agiungnante, agiungne, agiungné, agiungnendo, agiungneratti, agiungnere, agiungnerle, agiungnervi, agiungni, agiungnici, agiungnie, agiungniea, agiungnier, agiungnierà , agiungniere, agiungnivene, agiungnj, agiungo, agiungole, agiungono, agiunse, agiunsele, agiunseli, agiunseno, agiunsero, agiunsersi, agiunsevi, agiunsi, agiunsolla, agiunsono, agiunsonsi, agiunta, agiuntasi, agiunte, agiunti, agiuntilisi, agiuntivi, agiunto, agiuntosi, agiuntovi, agongere, agugniesse, agungha, agungnarese, agungni, aiognere, aiogneva, aiognevano, aionçe, aionçero, aionçese, aionga, aionta, aionte, aionto, aionze, aioynt, aiugna, aiunga, aiungacze, aiungamu, aiunge, aiungendu, aiungendunci, aiunger, aiungeroe, aiungesi, aiungi, aiunginci, aiunginu, aiunginussi, aiungirà , aiungiri, aiungirimu, aiungirinci, aiungirò, aiungissi, aiungissila, aiungnere, aiunia, aiuniamu, aiunjasi, aiunnti, aiunse, aiunsero, aiunsi, aiunsinci, aiunssi, aiunssili, aiunta, aiunti, aiunto, aiuntu, aiunxe, aiunya, aiunyamu, ajugne, ajunga, ajùngasi, ajungiroyu, ajunse, ajunto, anciosse, ançonse, ançonsse, angiunse, ayonce, ayoncenze, ayoncta, ayonga, ayongamo, ayongendonosse, ayongere, ayongerese, ayonse, ayonserose, ayonze, ayuncta, ayunsero, ayunto, azongio, azonse, azonti, azonto, azonzando, azonze, azonzer, azonzerano, azonzeré, azonzevan, azungeno, azungisse, azunti, azunto, azunze, azunzer, oçonge.

0.2 Lat. adiungere (LEI s.v. adiungere).

0.3 Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.): 5.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1295; Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Stat. pist., 1313; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. volt., 1336.

In testi sett.: Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Doc. venez., 1311 (4); Stat. chier., 1321; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Stat. castell., XIV pm.; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344.

0.5 Per aggiungere il piede col piede > piede.

Locuz. e fras. aggiungere insieme 1, 1.3, 2, 3.1.2, 4; aggiungersi insieme 3, 3.1, 3.4, 3.4.2, 3.4.3, 4, 5.3.1.

0.7 1 Apportare ad accrescimento (della consistenza di qsa), ad incremento (di una serie), a complemento (del contenuto o della composizione di qsa), in più (di ciò che è già presente). 1.1 [In un discorso o in un testo]. 1.2 [Dir.] Inserire in più (elementi nuovi in un testo normativo; una specifica disposizione). Assol. Integrare con elementi nuovi un testo normativo. 1.3 Apportare ad intensificazione, incremento, miglioramento, danno; usare a vantaggio (di ciò che si fa o si dice). Anche pron. 1.4 Aggiungere fede a qno: dare fiducia, credere. 1.5 Far avere, procurare (a sé, pron.). 2 [Mat.] Unire un numero ad un altro per ottenere un numero costituito da tutte le unità di entrambi, sommare. 3 Accostare o unire entità distinte. Pron. [Di entità distinte:] accostarsi o unirsi. 3.1 Connettere insieme (parti di un'unità maggiore da formare); legare. 3.2 Accostare palmo a palmo (le mani, significando umiltà, sottomissione, preghiera). 3.3 Unire in una composizione (anche in partic. in una ricetta). 3.4 Pron. Unirsi (con qno o qsa) in un'azione (generic. intesa). 3.5 Unire, unirsi, essere unito concettualmente, intellettualmente o spiritualmente (anche pron.). 3.6 [Dir.] Unire (temporaneamente o stabilmente) qno (ad un organo collegiale), cooptare (in una società). 4 Convenire in un unico luogo o percorso (anche pron.). 5 Compiere il proprio percorso toccando un luogo o entrandovi (lo stesso che giungere). Anche pron. 5.1 Estendersi fino ad un termine; arrivare a toccare (anche fig.). 5.2 Presentarsi (a qno in un certo modo). 5.3 Arrivare in presenza di qno, davanti a qno, in presenza uno dell'altro (anche pron.). 6 Arrivare a toccare o a prendere; riuscire a colpire; arrivare (sulla preda; vicino a qno che si segue); conseguire; prendere. 6.1 Cogliere in fallo. 6.2 Arrivare ad ottenere (un risultato).

0.8 Massimiliano Chiamenti; Sara Ravani; Pietro G. Beltrami 19.05.2007.

1 Apportare ad accrescimento (della consistenza di qsa), ad incremento (di una serie), a complemento (del contenuto o della composizione di qsa), in più (di ciò che è già presente).

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Galatea], pag. 45.27: eu sofrirai solamentre questa causa, mai tu niente plui no ge açonçeras.

[2] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 92.16: Et poi sì cce aionze Numa Pompilius doi mesi: Iennaro e Febraro...

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 612, pag. 23: Denanz no g'era mese ke foss degno d'onor, / E imperzò fu azongio per ess vostro rector.

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, explicit, pag. 314.8: El quale libro, maestro [[...]] à traslatato di latino in francescho, ed io di francescho in toscano, non agiognendo né non menovando parola.

[5] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 19 parr. 15-22, pag. 81.12: Poscia quando dico: Canzone, io so che tu, aggiungo una stanza quasi come ancella de l'altre.

[6] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 181.26: Neron etiam dio a tute li suoi malitie azonse che li Santi de Dio Piero e Poli fosse morto...

[7] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 55.25: Noi siamo qui xxiiii frati, omgna giorno abbiamo xii pani. Indele feste et indele domeniche intero pane agiunge Dio a catuno dei frati, per che cena abbiano di rilievo.

[8] Doc. venez., 1311 (4), pag. 81.26: E s' elo non ·de fose tanto mobel che se podese maridar o munegar segondo quello che Francesco avese ordenado, vegna la soa parte delo poder a Thomado ed ali so redi mascoli et illi açonça sì ch' ele se possa maridar.

[9] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 498.37: e la paura aggiunse ale ai piedi.

[10] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 72, pag. 176.25: la cosa, alla quale si può alcuna cosa aggiugnere, non è perfetta...

[11] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 9, vol. 2, pag. 170.22: Dicendu di lu quali, poy que nuy avimu fatta menciuni, però ca eu non ci puria aiungiri nullu essemplu dumesticu mayuri, andimu a ricuntari di li furisteri.

[12] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 23, pag. 93.34: e io avea intendimento d' aggiugnerti al numero de' miei cavalieri con l' armi indosso...

[13] Stat. viterb., c. 1345, pag. 158.25: E che ciascuno dela fraternitade deia diciare omne dì VII pat(er)nostri (e) VII avemarie. Et omne venardì ci n' aionga V ad ho[no]re dela sua passione di (Iesu) (Cristo).

[14] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 1, vol. 3, pag. 292.6: E poi in calen di agosto apresso, finito il termine di meser Malatesta, gli fu agiunta la capitaneria generale della guerra, e che potesse fare giustizia personale in città e di fuori.

[15] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 345.30: e voglio fare delle dette 3 sorte d'argento una moneta che tenga a once 3 d'ariento fine per libbra, adomando di sapere come debbo agiugnere di rame o d'argento colle dette 3 sorte...

[16] Stat. castell., XIV pm., pag. 212.14: De fare pace enfra li frati et le sore et altre persone fore de loro li quali fossaro em discordia secondo ke parrà a li ministri, cusì sia facto agionto en questa parte el consellio de lo vescovo se essare pò.

[17] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 16, pag. 137.1: E al tempo di costu' cadde da cielo in Roma uno scudo tutto vermiglio, nel quale poi gli romani aggiunsero S.P.Q.R. d'oro, che fu tanto a dire quanto «Sanato. Popolo. Qumune. Romano», e fecerne loro insegna...

[18] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 107.5: Item poi nchi foru adiunti li pecuri di Machuni Pricopu et divi dari la sua parti di lu frumentu.

[19] Stat. cass., XIV, pag. 108.14: «Ergo hiis diebus» etc. Inp(er)czò i(n) quisti iorni aiu(n)gamu alcuna cosa a nuy sup(er) quillu che semy usati de fare, czoè <or(aci)one> speciale or(aci)one...

[20] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 150.16: et a questa schera Hector sì nce ayonce per duca e per caporale Deyphebo legittimo frate suo.

[21] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, parr. 164-171, pag. 97.27: Onde questo soneto èe de quindexe versi, benché li primi quatordexe versi sianno dela substancia delo soneto, secondo che èe ditto, e che lo quintodecimo verso quasi abusivamente sia azonto alo dicto soneto.

[22] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 168.29: foro portati in Roma le lege de Athena in X tabule scripte et in capo de uno anno ce foro agionte dui altre tabule...

- Locuz. verb. Aggiungere insieme.

[23] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 28, pag. 100.1: e guardati che tu non agiunchiinsieme più cose che tu non puoi fare...

[24] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 40, pag. 26.16: e, conciofossecosa che 'l detto Ludio, della sua opera acrescitore, avesse affiocata la boce, perch'era molto spesso chiamato dal popolo, agiugnendo insieme il canto del fanciullo e della tromba, ordinoe danza e ballo.

[25] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Degianira, pag. 83.29: Or dunque il glorioso nome acquistato per addietro, non t' è se non vergognoso; poichè tu aggiugniinsieme le tue magnifiche opere prime colla disonesta fama adulterata.

1.1 [In un discorso o in un testo].

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 8, pag. 202.26: quando Domenedio disse, amerai Domenedio segnior tuo con tutta l'anima tua; et incontenente adgiunse e disse, e 'l proximo tuo...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 9: (et) in nela fine di q(ue)llo capitulo aggiunge: partite lo mal da voi.

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 17, pag. 36.6: Il quale [[Gesù]] fue dallo Spirito Santo formato, e nacque dalla vergine Maria, secondo che v'aggiunse san Giovanni.

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 5, pag. 67.4: Anco v'aggiunse un'altra cosa, cioè che Dio disse che non ne toccasseno; la qual cosa non fue vera!

[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 28a., pag. 150.11: Qui me pare de azonze una parola: che zascauno chi s'aparegia de receve la gratia de Deo e faza zo che aperten a fì d'aparegiamento, Deo ge presta la Soa gratia...

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 28.109, vol. 1, pag. 483: Ricordera'ti anche del Mosca, / che disse, lasso!, «Capo ha cosa fatta», / che fu mal seme per la gente tosca». / E io li aggiunsi: «E morte di tua schiatta»...

[7] Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.), pag. 262.24: Intendando che çaschuna cosa che per mi fose lasada overo ignorada, ad quelli laso che la legierà che corigia, tuta fiada con bon pensamento et cum evidentia chiara de quello che agiungesse overo tramutasse.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 251.4: Puoi aionze e disse: «Voglio fare l'oste sopra Pellestrina e farli lo guasto generale.

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 285, pag. 306.21: Questo co(n)ferma Dyascorides açonçandoge che ella [[la cassia lignea]] sì provoca urina.

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 44, pag. 271.19: E la voxe de Çoane Evangelista [par] che a questa sentencia se concorde, lo qua abiando visto, segundo ch' elo dixe in l' Apocalisi, un libro segnao de septe sugelli açunçe: «E e' piançea monto...

1.2 [Dir.] Inserire in più (elementi nuovi in un testo normativo; una specifica disposizione). Assol. Integrare con elementi nuovi un testo normativo.

[1] Stat. sen., 1295, cap. 41, pag. 32.19: li quagli debbano rivedere e corrèggiare gli Capitogli de la detta Compagnia; e possano corrèggiare, agiognare e menovare e di nuovo fare, come parrà a loro...

[2] Stat. pis., 1302, cap. 36, pag. 969.20: Aiunto a questo capitulo, che al cittadino ne possa conciare infine in due cuoia.

[3] Stat. fior., 1310/13, cap. 21, pag. 30.13: e debbiano ciascuno anno del mese di novembre eleggere sei arbitri e statutarii de la detta arte a correggere, mendare, agiugnere, menovare...

[4] Stat. pist., 1313, cap. 30, pag. 193.25: Agiungiamo a questo capitolo ke se alcuno de' ditti preti escisse et andasse di fuori della cittade e del contado di Pistoia sança la ditta licença...

[5] Stat. chier., 1321, pag. 348.21: Otra de ço, aioynt è [e] spressament dit que se el entrevenys que alcun chi ne fos de la dita compagnia feris o feis ferir...

[6] Stat. assis., 1329, cap. 12, pag. 176.32: Anchi dicemo e fermamente ordenamo che entorno agle statute predicte [[...]] né priore, né sopriore [[...]] ce possano agiognere né manovare covelle...

[7] Stat. venez., c. 1330, cap. 62, pag. 54.12: E sia açonto en lo capitolar deli Officiali che sia tegnudi li Officiali de acusarli ali Avogador de Comun se no le averà çonte com'è dito.

[8] Doc. aret., 1337, 770, pag. 653.8: A lo undecimo capitulo dechiarano e agiongono che li Comuni de Fiorença e d' Areço per lo tempo che durarà la signoria de Fiorença sieno tenuti e debbiano mantenere messere Piero e li suoi consorti in ogne sue castella...

[9] Stat. perug., 1342, I.50.40: ciascuno dei notarie deputate [[...]] possa e a luie sia licito sença punitione e sença pena le predicte cose tucte e le scriture quegnunche al loro ofitio spectante scrivere, cassare, radere, agiongnere e menovare êlgle livra...

[10] Stat. catan., c. 1344, cap. 6, pag. 34.32: ma li noviçi si diianu cuminicari in alcuni festi[[...]]; e similimenti dichimu di li professi, adiungendu alcuni altri festi...

[11] Stat. prat., 1347, cap. 3, pag. 11.29: salvo che non si possa agiungere, overo menimare, alcuna parola di questo capitolo, sanza la licenzia di tucta l' arte.

[12] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 7, cap. 41, vol. 2, pag. 211.33: e fu aggiunto alla legge, che alcuno che fosse stato tribuno di cavalieri, non fosse fatto conestabile d'ordine...

[13] Stat. lucch., XIV pm., pag. 78.33: Adgiungiamo ancora che in ciaschuna rugha delli infermi poveri facciano li lecti...

- Questo aggiunto, che; in questo aggiunto, che.

[14] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 233.21: Questo agionto che di notte, quando vanno li berivieri a cercare per l'arme, bastino X per numero.

[15] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 78, pag. 36.24: Questo agionto, che de le predicte cose non si possa procedere per inquisitioni.

[16] Stat. pis., 1321, cap. 15, pag. 208.22: In questo agiunto, che quando le corte della cità non si tegnano [[...]] che li consuli [[...]] siano tenuti in ciascuna septimana [[...]] alla corte sedere...

[17] Stat. fior., 1374, pag. 68.29: Questo non dimeno inteso et aggiunto, che allo Spedalingo del detto Spedale sia lecito e possa de' beni mobili e pecunia di detto Spedale expendere...

1.2.1 Interpretare (la legge, una norma) deducendone qsa che non vi è contenuto.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 55, vol. 4, pag. 194.3: Signori giudici, ciò che Epaminunda vole giungere alla legge fuori di ciò che trovate scritto, sofferestelo voi? [[...]] E se è torto questo aggiugnere alla legge; pensate voi ch'egli sia diritto a farlo?

1.3 Apportare ad intensificazione, incremento, miglioramento, danno; usare a vantaggio (di ciò che si fa o si dice). Anche pron.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 277.15: per la quale salute, ke [[Ottaviano]] fece a Rroma, molta beatitudine fo aionta.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 152.5: confermamento è quella parte della diceria nella quale il parlieri reca argomenti et assegna ragioni per le quali agiugne fede et altoritade alla sua causa.

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 3, pag. 186.10: Et anche: sempre ben si fa, se la celestial paura s'agiugnie ai custumi degli uomini.

[4] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 193.2: Molto giova la parola che a poco a poco si agiugne a la mente; e non bisognamo di molte, ma de eficaci parole.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 41: fraude". Prude(n)sia rispuose: "La ragione bene aggiu(n)ta cerne quello che sia octimo... || Cfr. Albertano, Liber cons., XLII: «Ratio bene adhibita».

[6] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 9, pag. 16.6: Nel grado della cavalleria sono da fare ventimila passi in cinque ore nel tempo della state, ed il più pieno grado, e che più avaccio sia di fare ventiquattro mila passi nelle dette cinque ore, e se più vi s' aggiugne non è grado, ma corso...

[7] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 189.8: In Orto San Michele era una gran loggia con uno oratorio di Nostra Donna, nel quale per divozione eran molte immagini di cera: nelle quali appreso il fuoco, aggiugnendovisi la caldeza dell' aria, arsono tutte le case erano intorno a quel luogo...

[8] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 300.4: o agiugnete nelle fieri armi le battagliesche mani...

[9] Dante, Rime, a. 1321, 30.29, pag. 100: e fuggiriano il danno, / che si aggiugne a lo 'nganno...

[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 72.7: Intanto lo nero padre di Feton [[...]] dà l'anima ne' pianti, e aggiunge l'ira a' pianti...

[11] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 64.1: Et in kistu Trapani pirdivi lu meu patri Ankises, per la morti di lu quali mi fu adiuntu lu pinseri maiuri ki non lu avia et omni autra fortuna in mi happi locu.

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 64.31: a zò que per la aucturitati di lu clarissimu homu Scipiu a lu scandalu qui ià era incumenzatu, issu [[Gayu Neyu Carbuni]] enci aiungissi grandissimu acrissimentu...

[13] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 25, pag. 137.2: «O Fortuna [[...]] dopo alla data felicità aggiugni agli animi nuove cure...

[14] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 522.34: over açonçì le battaiere man in le crudeli arme...

[15] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 18.21: non ricorse alla virtù dell'umiltà, ma agiugnendo male a male, per avere muneta assai, in cui era la sua fidanza, licenziò e sicurò tutti li usurai del suo reame, dando loro licenzia di prestare publicamente...

[16] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 28, pag. 593.30: Cap. XXViii. Di li lesiuni li quali aveninu in li spalli di lu cavallu, simiglantimenti comu aveninu a ll'anca comu dictu è aiunginussi a la lesiuni di li spalli ki aveninu a la fiata pir colpu di calchi di alcunu cavallu: la quali lesiuni si dici spallatu.

[17] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), Prologo, pag. 72.10: E alcunna volta a crexemento de dolor me s'açunçe che la vita d'alquanti, li quae lo presente seculo cum tuto e in tuto desprexiàn, me se reduxe a la memoria...

- Locuz. verb. Aggiungere insieme.

[18] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 4, pag. 307.16: ché non basta all'uomo pure avere la effezione del benfare, s'egli non vi aggiugnieinsieme l'operazione del bene operare.

1.3.1 Assol. Apportare vantaggi, maggior valore, incremento (anche con connotazione neg.); mettere qsa in più.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 276.24: Ancora lo predecto Actaviano aionçe a la soa provincia e senpre volçe dare liberta-te a li soi citadini e li romani lo amaro molto.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 16, pag. 329.15: Io dico che questo è propio de la virtù, di riconciare gli animi e aggiungere ai suoi usi, cioè alle sue utilità.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 3: parmi che sia p(ro)p(r)io dela vertù appagar li animi deli ho(min)i et agiu(n)gerli ale suoi utilità co(n) ongna ragione.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 207.21: perchè era usanza di fare sacrificio d'uomeni sani, e non corrotti: e così quelli non cacciavano via le infertadi, ma aggiungendovi le cominciavano dinanzi.

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 632.7: rendi a Dio grazie e sempre v'aggiugni a quel bene, acciò che la virtú passi ogni fama.

[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 275.29: però che come l'arte agiugne alla natura, così la grazi[a] di Dio agiugne, e soccore l'umana generazione...

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 101, pag. 488.8: conosco che io non potrei mai fare tanto che alla vostra nobiltà aggiugnere potessi...

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 19.2: E agiugnendo alla sua avarizia, fece battere nuova munera d'oro e d'argento per tutto suo reame di molto meno valuta che quella che prima correa...

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 150, pag. 347.15: e pertanto ci par che noi facciamo il contrario che fanno le donne, le quali, essendo piccole, s' aggiungano sotto i piedi, e noi alzeremo e faremo grande costui sopra il capo.

1.4 Aggiungere fede a qno: dare fiducia, credere.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 65.27: Aggiugni a Enea fede, da nessuna parte sarae da pentere. || Cfr. Ov., Her., Dido, 114: «adde fidem, nulla parte pigendus erit».

1.5 Far avere, procurare (a sé, pron.).

[1] Valerio Massimo, sec. red., c. 1346 (fior.), L. 4, cap. 8, pag. 459.26: E quella carità la quale in su quello ponte a tutta la patria Orazio Cocle avea data, Lettorio per l'amistade d'uno aggiugnendosi volontaria morte passoe.

1.5.1 [Dir.] Aggiungere (una) pena.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 186, vol. 1, pag. 166.25: Et in cotale promessione, s'agionga pena del doppio de la valuta d'essa casa, la quale s'apropi al comune di Siena.

[2] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 50.7: Egli agiungne grave pene a' s(er)vi ed a' chastelli, se alquno ronperà le loro charcieri...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 19, pag. 648.11: statuimo che 'l Rectore della provincia o lo suo judice del maleficio possa le dicte pene accrescere, mutare e sminuire et adgiungere le pene de la lege et altre o imponere segondo c' avendo respecto a la qualitate del delicto de le persone...

2 [Mat.] Unire un numero ad un altro per ottenere un numero costituito da tutte le unità di entrambi, sommare.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 43, pag. 581.14: Le porte de Roma sonno xij senza Trastebere, de le quale porte le tre se non trovano ne le storie antique: porta Metroni, porta Asenarica, et porta Pinciana. Donne pare ke siano viiij adionte tanto queste iij senza Trastebere faco xij porte.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 3, cap. 3, pag. 104.16: e anco ad ogne numero se pò agiógnare, se non se a dece, a casione ch'elli è numero perfetto...

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 13.10: La prima di queste quattro scienze è arismetrica, che c'insegna a contare e annumerare e aggiungere l'uno numero sopra l'altro...

[4] Paolo Gherardi, Corso luna e sole, XIV po.q. (fior.), pag. 79.26: Prima è bisongno che sappi in qual sengnale si racese e quante hore vi dimorò, poj sappia quanti die à passati poj ch'ella uscie di quello singnale ov'ella si racese, et se fossero più che X sappia quanti sono et agiungnivene tre chotanti, e sappia quanti sono in somma.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 21, 106-117, pag. 524, col. 2.11: Or per le scriture del Novo Testamento si sa che dalla natività de Cristo fino a la morte fo XXXIIJ anni: azunti questi MCCLXXVIJ, fanno apunto MCCC.

[6] Paolo dell'Abbaco, Regoluzze, a. 1374 (fior.), 49, pag. 34.21: Se vuoli sapere la chapacità della botte, piglia la sua altezza e la lunghezza con un quarto di braccio, e poi aggiungni all'altezza il decimo, e multiplicha per se medesimo e poi nella lunghezza e poi per 8 e parti in 13, usciranne quanti quarti di vino tiene la botte; e dieci quarti sono uno barile.

[7] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 183, pag. 147.9: 2 cienxj e 20 choxe sono ighualj a 78 dramme, che varrà la choxa? Fa' choxj`. Dej partjre ne' cienxj e dimezzare la choxa e [multjprichare per se medesimo e poi] agiungnere alle dramme...

- Locuz. verb. Aggiungere insieme.

[8] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 5, pag. 198.27: x. et .iiii. sono perfecti, perciò che nel quaternario sono uno, due, tre et quattro, sì che questi numeri agiuntiinsieme fano .x..

[9] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 35.15: e tuti questi numeri açontiinsenbre monta aponto 11.

[10] Paolo dell'Abbaco, Regoluzze, a. 1374 (fior.), 48, pag. 34.17: 48 - Se multiplichi ciaschuno de' lati della isquadra per se medesimo e aggiungni insieme, la radicie della somma sarà la costa.

3 Accostare o unire entità distinte. Pron. [Di entità distinte:] accostarsi o unirsi.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 62, pag. 77.15: [[la volpe al cervo:]] se tu mi volesse pregare e dare parte delle tuoi corna, io aiungeroe della mia bella coda a la tua soçça.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 32.129, vol. 1, pag. 559: là 've 'l cervel s'aggiugne con la nuca...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 92, pag. 273.42: La vertù, ch'è divina si finisce in cosa sdrucciolente, e folleggiante, e alle sue prime parti s'aggiugne una bestia pigra, fracida, e puzzolente.

[4] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 92, pag. 831.23: Ancora agiugne storia e favola, la quale tocca il Metamorfoseos, libro XIIII, cap. II «Parvus erat gurges».

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 219.14: la coda fue aggiunta alle mutate membra...

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 131.22: dove il petto s' agiugne alle cos[t]e, Filomena li segòe il collo...

[7] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 15.5: E la prima di loro è quella che sta ove si agiugne alla coda col groppone...

[8] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 12, pag. 187.8: ora fosse a me lo 'ngegno di Dedalo, o li carri di Medea, acciò che per quello aggiugnendo ali alle mie spalle, o per l' aere portata, subitamente dove tu gli amorosi furti nascondi mi ritrovassi!

[9] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 7, pag. 43.10: infino nele parti d'Asia dove ancora s'agiugne il mare Occeano.

[10] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 9.17, pag. 27: Libia truovo, c'ha da levante il Nilo, / e tanto è lunga e larga, ch'a cercarla / non vi pur basta come a Teseo il filo. / Là son le serpi di che Lucan parla; / con l'Etiopia al mezzodì s'aggiunge...

- Locuz. verb. Aggiungersi insieme.

[11] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 1-9, pag. 417, col. 1.3: cum fano le ave quando s'azungeno li sammi insemme...

3.1 Connettere insieme (parti di un'unità maggiore da formare); legare.

[1] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.10, pag. 97: Ed è rason, poi membra / la Scriptura le membra / che di tal guisa tale amor congiunge, / sì che, quando l'aiunge, / tal dritto amor v'aiunge...

[2] Stat. pis., 1304, cap. 66, pag. 704.4: Et siano tenuti li testori, infra quattro die proximi poi che aranno la tela per tessere, d' agiungere vel agroppare quella tela.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 16, pag. 165.17: per la qual cosa questi discepoli si fecero dare quella catena, con la quale Martino in prima legato si aveva li piedi, ed aggiunserla alla fune...

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 121.14: la reina Dido, sicome savia e astuta, ebe un grande cuoio di bue, e la lana fece filare e la pelle fece coregge sottilissime e agiunse le coregge col filo della lana, e presa ch'ebbe tanta terra quanta il filo cerchiava, subito fece affossare e stecare e imbertescare e richiusesi dentro colla sua gente.

- Locuz. verb. Aggiungere insieme.

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 2, pag. 621.22: Ma alquanti, condotti ne' suoi campi, aggiungendoli insieme a due a due li fratelli e li parenti, con ferro li facea bollare.

3.1.1 Aggiogare (animali a un carro, un carro con animali, assol. un carro).

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 752.9: Costui generò Cerere, la quale, aggiunti i carri suoi a' colli de' tiranti serpenti che mai per solco di bionda biada non erano iti, discorse il mondo...

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 17, 94-114, pag. 462.39: Allora il Sole fece apparecchiare lo suo carro et, aggiunti al giogo li cavalli ch'erano quattro, vi pose su il figliuolo e miseli la corona de' raggi in testa...

[3] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 14, vol. 1, pag. 325.6: [6] Aggiunse adunque lo carro, e tutto lo popolo suo tolse seco.

3.1.2 Unire (le mani) in un'unica azione. Locuz. verb. Aggiungere insieme.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Adriana, pag. 95.17: ed aggiungendo le mie mani insieme, incominciai a darmi a palme colli capelli disordinati...

3.2 Accostare palmo a palmo (le mani, significando umiltà, sottomissione, preghiera).

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 5.45, pag. 440: Ma poi ch'io fui, non molto lontano, / dentro al Sepolco, ove fu soppellito, / dicendo, aggiunsi l'una a l'altra mano...

3.3 Unire in una composizione (anche in partic. in una ricetta).

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 173.4: Epaticha, ciò è feghatella [[...]] Lo sciroppo della sua dicozione, agiuntovi i· ribarbero in fine della sua dicozione, è ottimo contra erteticha.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 14, pag. 261.4: Alcun mescola nel vin duro feccia di vin maturo e dolce. Alcun v'aggiugne alquanto di gliricidia secca...

[3] Ricette bologn., XIV pm., pag. 267.22: Toi farina de fave, farina d'orço e farina d'orobo parte inguale; de çascaduno conponasse cun lo siropo accetoso conposto, allo qua' s'açunga uno poco de grogo. proibitivo dilli postemi.

[4] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 678, pag. 144: Piantali a modo di provana / Che ogni altro modo è cosa vana: / Fuor de la terra li fa lunghi / Che col somesso tu gli agiungi / Açò che la terra gli tiegna frischi...

[5] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 55, col. 1.12: R(ecipe) benedetta anti detta sì llo purga con essa, poi lava gli occhi III volte il dì con dicoçione di camamilla, e alcune v'agiugnie rose e altri stumanee.

[6] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 52.3: Le quali chose sopra dette, polvereçale insieme e chonficile cho' mèle choto dispiumato, e tòne la sera e la matina: e anche v'agungni eufragia, once VJ; e barbadella, once IJ.

[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 36, pag. 455.14: La sonça che sè intorno le rene del toro se prepara in quello medesimo muo' che se p(re)para la sonça del porcho e del becho, benché alguni açonçe in questa de la sale.

[8] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 175, pag. 309.11: Et f(ac)to q(ue)sto, agi lo litargiro b(e)n pulv(er)içato et mictecelo, et colala, et agi l'olio laurinu et la cira et fanne ung(u)ento et adgiu(n)g(ni)ci unu poco d(e) arge(n)to vivo...

3.4 Pron. Unirsi (con qno o qsa) in un'azione (generic. intesa).

[1] Mastro Francesco, XIII sm. (fior.), son. 4.11, pag. 198: Così come lo ferro non sta loco, / partito e tratto da la calamita, / s'ad essa non s'ag[g]iunge ed acompagna...

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 13, pag. 53.28: Unu iornu, andandu a vidirj soy fratj, per la via si lj aiunse unu autru homu, ky portava vidande da maniari cum sicu.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 364.13: La turba de' Trojani incontra venendo adiungonsi co la gente che piangeva.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 46, vol. 1, pag. 82.1: In brieve tempo si dimesticarono insieme, sì come avviene che l'uno reo s'aggiugne volentieri coll'altro...

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 46.2: e agiugnendosi l'una oste a l'altra...

[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 297.1, pag. 371: Due gran nemiche inseme erano agiunte, / Bellezza et Honestà...

- Locuz. verb. Aggiungersi insieme.

[7] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 129.16: E depo questo Pirro con quelli de Venevento e tucti l'altri de le contrade se aionçero insemmori e depopulao tucta Campania e vende fi a Ppellestrina.

[8] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 23, pag. 119.15: onde nascono tutte le liti, tutte le battaglie? Questo si è per lo contrario de le cose quando s'aggiungono insieme...

[9] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 148.12: gli uomini della contrada subitamente s'agiunsono insieme, e presero arme...

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 112, vol. 2, pag. 316.10: e gli usciti di Genova n'armarono XXII galee, le quali galee s'aggiunsono insieme del mese di agosto per consumare Genova...

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 20, pag. 189.7: Intando li Grieci, dolendono multo de la morte de quist'altro re Xancipo et ayongendonosse insembla, con grande forza opprimevano follatamente li Troyani...

3.4.1 Pron. Aggiungersi in aiutorio.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 132.5: [[gli Ateniesi]] d' ogne parte raunaro oste, e quelli di Beozia in aiutorio s'adiunsero...

3.4.2 Pron. Unirsi (in matrimonio). Locuz. verb. Aggiungersi insieme.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ipermestra, prol., pag. 132.6: onde piacque loro che per maritaggio s'aggiugnessero insieme: e così fu fatto.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 46, vol. 1, pag. 82.16: E conciofossecosachè in piccolo tempo appresso Lucio Tarquinio e Tullia la malvagia s'aggiunsero insieme per maritaggio...

3.4.3 Pron. Unirsi (sessualmente).

[1] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 16, pag. 178: «Ke 'l nostro amore ajùngasi, non boglio m'atalenti...

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 23, pag. 269.6: perciò lascierà l'uomo el padre e la madre e agiungerassi a la moglie, e seranno due in una carne.

[3] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 246, pag. 648: Malëeta sia l'ora, la noito, 'l dì e 'l ponto / quando la mïa mare cun me' pare s'açonso...

[4] Carnino Ghiberti, XIII sm. (fior.), 1.25, pag. 54: S'eo non m'agiungo a voi proprio incarnato, / non pos' durar che non pèra del tutto...

[5] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 30, pag. 245.39: con ciò sia cosa che al suo scentre s'agiunse a lei sapiendo ch'era puttana.

[6] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), can. 31 (LC).45, pag. 28: e [[pensa]] com' gravosa fu l'antica spina / nel cor della reina / Semiramis, accesa del suo Nino, / che per distino e per fermo consiglio / s'aggiunse a· llui, poi fu marito e figlio!

- Locuz. verb. Aggiungersi insieme.

[7] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 35, pag. 308.11: Ipso le parea de vedere una ymagine de yovenele forma[[...]] et ipso le diceva: «Eo vuoglyo che noy ne ayongamo insembla azò chi eo per la ventura te cognosca».

3.5 Unire, unirsi, essere unito concettualmente, intellettualmente o spiritualmente (anche pron.).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 17, pag. 246.13: allora chiama ad te i buoni consigli, quando la prosperità de la vita s'agiunga con teco...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 161.12: e poscia trovare un altro simigliante di sé, el cui animo el-li agiunga in tal maniera col suo, che quasi paiano uno e non due.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3 cap. 10, par. 3, pag. 97.16: Aggiugnanci agli approvati antichi, ché, siccome l'usare cogli uguali è più dolce, così cogli antichi è più sicuro...

[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 55.10: Ma quando l'uomo s'agiugne a Dio, e afferma suo cuore in buono proposito, allora è vinta questa battaglia...

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 86.24: però che se l'anime beate sono aggiunte con la prima veritade, e da essa non torcono, adunque non possono mentire...

[6] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 101.22: Sole quelle femmine che s'agiungono a cavalleria d'amore, sono giudicate degne di lode appo le genti e per la loro prodezza nominate sono in ogni corte.

3.6 [Dir.] Unire (temporaneamente o stabilmente) qno (ad un organo collegiale), cooptare (in una società).

[1] Doc. sen., 1321, pag. 110.19: E volemo in essa conpagnia ricevare e agiogniare per nostro conpagnio Vanuccio Sassi...

[2] Stat. volt., 1336, cap. 6, pag. 11.3: Item ordinato è che i consoli e 'l camarlingo debbano ogni anno fra octo [dì] della entrata del mese di gennaio fare ragunare et tenere consiglio d' otto humini di decta arte aggiunti co lloro et loro consiglieri...

[3] Stat. pis., 1339, pag. 1257.6: dalli signori anthiani del populo di Pisa electi e a questo Consiglio adiunti...

3.6.1 [Milit.] Porre sotto il comando, mettere alle dipendenze di qno.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 103, vol. 2, pag. 650.25: Messer Filippo capitano de' Fiorentini fece tutti i cavalieri scendere a piè, e a ciascuno conastabole aggiunse pedoni con pavesi e balestra e raffi e stipa e fuoco...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 133, vol. 3, pag. 261.10: E di presente feciono i nostri rettori muovere l'oste ch'era in Valdarno, e col capitano agiunsono II cittadini per sesto per consiglieri della guerra...

4 Convenire in un unico luogo o percorso (anche pron.).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 498, pag. 310: No vass ni anc per quello k'i omni 's voless partir, / Ma i pur g'azonzevan e no ge val a dir: / L'imperator a pena poëvan pervenir / Al leg o 'l corp d'Alexio deveva permanir.

- Locuz. verb. Aggiungere, aggiungersi insieme.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 10.5: E sì v'è la città di Ierusalem, e quella di Betleem, il fiume Giordano, ch'è così appellato per due fontane ond'egli esce, che l'una ha nome Geor e l'altra Dan, che si aggiungono insieme e fanno quel fiume; e nascono sotto il monte detto Libano.

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 2, pag. 4.27: E vide venire uno uomo a cavallo inverso de lei, e ccavalcando inverso de lei e ffuno agiunti insieme, e lla reina sì lo salutoe cortese mente ed egli sì le rendeo suo saluto.

[4] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 29.13: Adomandote in quanti dí açonçerà questi corieri insenbre.

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 3, pag. 18.19: se due uomini fossero nel mezzo del mondo, movendosi a un'ora e l'uno andasse verso levante e l'altro verso ponente, e andasse l'uno quanto l'altro né più né meno, in un'ora s'agiugnerebbero insieme dall'altra parte della terra...

[6] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 7, pag. 58.14: Ora battendo il mare dall'uno de' llati di monte Tuscho Appennino e dall'altro il mare Adriano, per ispazio di tempo ruppono la montagnia in quel luogho ove si chiama lo stretto di Sibilia, sicché questi mari s'aggiunghono qui insieme l'uno correndo inverso l'altro.

5 Compiere il proprio percorso toccando un luogo o entrandovi (lo stesso che giungere, arrivare). Anche pron.

[1] Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.), pag. 22.12: de poi qe açonse en la n(ost)ra terra amamo lo electo, l'amado, lo honorado P(er)o Marignuni lo meso...

[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3333, pag. 137: Siando mi in quell'ora al mio çardin, / Açonsse e vene li avixin / Della vostra hoste una conpagna...

[3] San Brendano ven., XIV, pag. 176.5: E in piziola ora azonse una gran conpagna de demonii li qual iera senza numero.

[4] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 167.21: e altressì del discendimento delle stelle che sono in queste forme, e quan[do] saliono in mezzo del cielo o agiungono ad alchuno delli altri chanti...

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 98, vol. 2, pag. 124.27: E dall'altra parte del lago, di verso ponente alla città e di lungi tre miglia, esce un altro fiume, e corre verso mezzo dì anche al Po [[...]] e in sul Po s'agiugne a un forte castello di Mantovani che ssi chiama Borgoforte...

[6] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 69.24: E cossì andè da lo dito imperador; e lo primo dí che li açonse là, lo imperador fé' gran festa vegando la fia e lo çenero.

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 264.121, pag. 333: vo ripensando ov'io lassai 'l viaggio / da la man destra, ch'a buon porto aggiunge...

- [Del suono che giunge alle orecchie].

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 168.8: ambizau a parlari persiscu, per tali que [[...]] issu aiungissi a li aurichi di lu rigi lu familiari et consuetu sunu di vuci.

- [Con sogg. esprimente un risultato].

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 2, vol. 2, pag. 16.21: A mi plaqui di suttamittiri a li ochi di li homini li grati significaciuni di li animi et eciandeu li fatti ingrati, a chò que per la comparaciuni di li duy aiugna iustu premiu et a lu viciu et a la virtuti.

- [Con valore temporale].

[10] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 16, ch., pag. 193.4: E pigliasi qui, largo modo, il nascere del sole estivo per tutto quello tempo nel quale il die è maggiore e aggiugne sopra la notte, e alotta il sole viene più dritto sopra noi, e riscalda più la nostra abitazione.

5.1 Estendersi fino ad un termine; arrivare a toccare (anche fig.).

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 7.3: egli la vide in sembianza di donna, in tal abito e in sì maravigliosa potenza, che cresceva quando le piaceva, tanto che 'l suo capo aggiungeva disopra alle stelle e sopra il cielo...

[2] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 36.3, pag. 498: Di dire d' esti santi fine pongo, / ch' io di loro più non mi distendo, / che son sì alti ch' io non vi agiungho, / s' io per isperanza non vi atendo...

[3] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 10.233, pag. 106: io non t'agiongo e ciascun ti tange...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 7, 1-15, pag. 111, col. 1.14: Ove 'l menor, çoè 'che se chinò ad abraçar Virg. fino a quel logo dove açungeno le menori, çoè li fandisini: vol dire a le cosse'.

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 19, pag. 104.1: Standu kistu Iohanne cum unu re ki avia nume Autharic, lu flume ki curre pir Ruma tantu crischìu, ki aiunxe fine alli merguli de li mura de la terra...

[5] Scienza fisiognomia, XIV pm. (tosc.), pag. 11.3: Quando veramente troverrai l' omo, che le braccia à tanto lunghe, che stando elli ricto agiungano infine a le ginocchia, naturalmente quel cutal omo dè avere le 'nfrascritte tre cose; ciò sono: larghezza, pruntezza et prodezza.

[6] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 55.5, pag. 68: e un' alta colonna tanto grande / a la foresta vo' che si largisca, / ch'al cielo agiunga la parte piú grande...

[7] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 76.8: E Salomone, al cui senno niuno, dal figliuolo di Dio in fuori, aggiunse mai, non abbandonò colui che savio l' aveva fatto [[...]] ?

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 78, vol. 1, pag. 149.30: E questo avenia però ch'a' Perugini e a' Sanesi parea che lla forza dell'arcivescovo non potesse agiugnere a lloro confini...

[9] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 198.5, pag. 358: S' i' t'agiognesse, dolce figliuol, tosto / tutto ti toccarei a nodo a nodo...

[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 8, pag. 481.7: divisò di mandare uno spaghetto fuori della finestra della camera, il quale con l'un de' capi vicino alla terra aggiugnesse...

[12] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 153, pag. 359.7: Che vedesti? Vide «arcana Dei». E io che dico? Non ci aggiongo con questi sentimenti grossi...

[13] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 189, pag. 470.13: - Ragiona, Lorenzo mio, che io vivo di rendita, come tu vedi; e' mi sarà molto malagevole a potere aggiugnere a cinquecento fiorini.

[14] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 6, pag. 222.28: La quale fo figurada nel vechio testamento; vedè Iacob una scala che açunçea fin al celo...

5.1.1 Essere equivalente ad un certo valore (numerico, risultante da successivi incrementi).

[1] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 113.21: il nostro Dante, la cui età ancor non agiugnea all'anno nono.

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 215, pag. 78.31: Papa Bonifazio ottavo [[...]] ordinò che vegnente Natale, cioè l'anno del centesimo, e poi ogni anno seguente che aggiugnesse al centesimo anno, che qualunque persona andasse a visitare le chiese della città di Roma e per quindici dì continui stesse in Roma, gli fusse perdonato colpa e pena...

- [Con l'idea di incremento rif. al calcolo].

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 80, vol. 1, pag. 804.25: tra tutti i morti in sul campo e annegati nel fiume appena agiunsono al numero di cinquecento...

5.2 Presentarsi (a qno in un certo modo).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 299.22: E questo se aionçe sì piacente a li romani, ke nullo siniore né nanti né poi abero.

5.3 Arrivare in presenza di qno, davanti a qno, in presenza uno dell'altro (anche pron.).

[1] Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.), pag. 22.44: Deve ·de aver baigno et fontego et glesia ad Alapo, salvi et seguri le p(er)sone lor, et tuti quili è en la Licia ke se clama per lor, de poi que açonçe a li miei bailij de la mia terra e de la mia signoria...

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 435, pag. 341: Intando Spene partese, menòse la Raione / ke la advia ly ensengnava; / a lu Timore adiongese, fayli gran reprehensione / ke tanto exasperava.

5.3.1 Pron. Arrivare a contatto. Locuz. verb. Aggiungersi insieme.

[1] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 8, pag. 204.23: La qual cosa Dio omnipotente lo suo pregho exalditte, et quelli cussì due grandissimi monti insieme s'agiungesseno, rimanendo tra loro due monti bocca di .xv. passi tanto.

[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 33, pag. 171.6: La Capraia e la Ghargona sono due isole presso a Porto Pisano; e dicie Dante, che esse s' agiunghanoinsieme e ritenghano ell' Arno, ciò è uno fiume che passa per la città di Pisa, e faccia tale pelago, che tutti e Pisani affoghino...

- [In partic. col nemico:] ingaggiare uno scontro diretto.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 7, pag. 291.26: i battaglieri debbono essere esercitati a trarre saette d'àrcora e di balestra; e quest'è grande utilità, quando l'uomo non si può aggiógnare co' nemici; e se l'uomo vi si può pure aggiógnare, sì li die prima ferire di saette e di quadrelli, se può.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 10, pag. 397.21: il fiotto de' nostri cavalieri si aggiunge alle schiere de' Saracini.

[5] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 37, pag. 23.26: Quinto Nenio centurione ordinoe tra quelli da piede certi pedoni electi e leggieri di corpo, armati di septe aste arendevoli e corte, adobati di picciola copritura, acciò che per leggieri salti si potessero agiungere a' cavalieri, e similmente per subito movimento dipartirsi...

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 8, vol. 2, pag. 23.25: Saputo che i· rre ebbe la condizione de' suoi nimici, e come il loro campo stava, segretamente con alquanti de' più confidenti baroni prese consiglio di valicare alla mezza notte, venendo il sabato, per uno ponte della riviera che li dava più corto il camino ad agiugnersi co' nimici...

5.3.2 Portare a contatto.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 247.4: Né non ti sia vergogna trapassare alquante delle colonne di mezzo e agiugnere il tuo lato al suo...

- [In partic. allo scontro col nemico].

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 417, pag. 437.25: Li cavalli erano forti e isnelli e ben correnti, che tosto gli agionsero insieme.

6 Arrivare a toccare o a prendere; riuscire a colpire; arrivare (sulla preda; vicino a qno che si segue); conseguire; prendere.

[1] Poes. an. ven., XIII, 203, pag. 142: No te lasar açonçer morte scura, / Mo servi lo to signor con fè pura.

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 111.4, pag. 346: Quando l'arciere avisa suo guardare, / fa·llo per ben colpir dirittamente, / poi, s'elli falla, nonn è da laudare, / se 'l colpo nonn ag[g]iunge veramente...

[3] Pacino Angiulieri (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.), 112a.7, pag. 349: ma già con Dïo nonn ave che fare / quel vano amore ch'è 'l vostro penzero / ch'ag[g]iunger non si può sanza pecare / perch'è volere di carnal mestero.

[4] Memoriali bologn., 1279-1300, (1282) 4.37, pag. 12: «Matre, tant'ho 'l cor azunto, / la voglia amorosa e conquisa, / ch'aver voria lo meo drudo / visin plu che non è la camisa.

[5] Novellino, XIII u.v. (fior.), 52, pag. 239.12: Lo cavallo, per la fame andando, trovò quella vitalba ch'era posta per fune; agiunse con la bocca a quella vitalba per rodegarla.

[6] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 15, pag. 247.10: è la ragione per che li Santi non hanno tra loro invidia, però che ciascuno aggiugne lo fine del suo desiderio, lo quale desiderio è colla bontà della natura misurato.

[7] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 305.28: Tre volte si sforzò Enea d'aggiugnere colle braccia il collo d'Anchise, e tre volte la immagine fuggì le congiunte mani.

[8] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 114.27: Qui desera Tideo el bon prete e va a ferir in quela gran presia d'i nemixi con sì gran força, che quanti n'açonçe mal li conça e non se trova chi l'aspeta.

[9] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 15, 1-12, pag. 399, col. 2.7: che, se fosse a meça via un cavallo coredor e corando venisse per su la terra, el no porave fuger che 'l mar no l'azungisse e soperchiasselo...

[10] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 42.5, pag. 267: E come leoncel cui fame punge, / il qual più fier diventa e più ardito / come la preda conosce da lunge, / vibrando i crin, con ardente appetito / e l' unghie e' denti aguzza infin l'agiunge...

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 29, pag. 143.9: Che se hi fossan ben montai in tanta altura che gli havessan fachio lo nin inter le stelle, fin lì el gli açonçe con la soa man forte e piglia-li e buta-gli in lo profondo abysso e straçça quel lor nin chi era cusì alto.

[13] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De eodem, vol. 1, pag. 170.3: E p(er)zò savio de' esser l'omo de no voler po(n)ner me(n)te a le gracie unde ello no possa azunzer...

[14] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 19, pag. 515.7: Ancora ve digo che quando l'omo cavalca de note per quello deserto, se alcuno fose-li abatuto dal sono, che ello romanise de dreto dali soi conpagni o per dormire o per altra caxone, quando ello vole pone açunçere li conpagni, spesse fiate incontra che ello odirà in aere vuxi de demonii che pare puro che elli siano li conpagni soi.

[15] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 100.9, pag. 133: e 'l fiero passo ove m'agiunse Amore...

[16] Tristano Veneto, XIV, cap. 370, pag. 334.36: Et sì vene alo so cavalo et montà et penssà che s'elo lo podesse ancora acionçer, elo li andarave indriedo.

[17] Purgatorio S. Patrizio, XIV sm. (mil./com.), cap. 24, pag. 38.15: E li demonii ki erano in lo fiomo traxevano a lo kavalere balote de ferro per grande pagura, ma no lo podevano azunze ni tochà lo chavalere...

6.1 Cogliere in fallo.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 323.38: Neanche l'uomo potrebe avere sì manifeste pruove contra lle femmine, ch'ella confessasse il suo male, s'altri non ll' agiugnesse in quello male. || Cfr. De amore, III, 33: «nisi fuerit in ipso crimine deprehensa».

6.2 Arrivare ad ottenere (un risultato).

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 15, par. 4, pag. 147.12: tanta è ll' altezza di voi in tutte le dette cose, che lla mia debolezza non solamente agiungnier non poria a dirla pienamente o farle acrescimento...

[u.r. 18.05.2023]