BOZZO (1) s.m.

0.1 bocço, bozzi.

0.2 LEI s.v. *bok(k)y‑/*bogy; *buk(k)y‑/*bugy‑ 'corpo di forma tondeggiante, concavo; cavità' (6, 717.45).

0.3 Milione, XIV in. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Milione, XIV in. (tosc.); A. Pucci, Libro, 1362 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Marito vittima di adulterio.

0.8 Elisa Guadagnini 13.06.2007.

1 Marito vittima di adulterio.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 58, pag. 79.9: E tutti quegli di questa provincia sono bozzi delle loro femine, ma nol si tengono a vergogna...

[2] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 69, pag. 31.26: qualunque persona [[...]] ponessi mano adosso ad altrui iniuriosamente e dicessi pocta che ti cacò o dicessi o bocço o bocça o puctana, ladro o tradictore, o dicessi tu dici falso, sia punito per ciascheduna de le dicte parole iniuriose e per ciascheduna volta in V s(oldi) di cortonesi. || Cit. come interpunto in Larson, Ingiurie, p. 350.

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 52.32: e tutti sono bozzi di loro donne, ma non se rrecano in vergogna...

[u.r. 20.05.2011]