0.1 borbanza, burbança, burbanza, burbanze.
0.2 LEI s.v. *brb‑; *barb‑/*berb‑/*birb‑/*borb‑/*burb‑ 'rumoreggiare' (7, 322.43 e 7, 328.3) sovrapposto a fr. ant. bobance.
0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>.
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311.
0.5 Locuz. e fras. fare burbanza 1.
0.7 1 Atteggiamento o manifestazione di arrogante e vanitosa superiorità, di eccessiva sicurezza o di ostentato compiacimento (da parte di chi ha troppa stima di sé e delle proprie qualità, capacità o meriti). Anche fig. 1.1 Baldanza, spavalderia. 1.2 Alterigia, altezzosità (per offesa subita); sdegno. 2 Ostentazione di lusso; pompa, magnificenza, sfarzo. 3 Agitazione, tumulto, trambusto.
0.8 Milena Piermaria 13.06.2007.
1 Atteggiamento o manifestazione di arrogante e vanitosa superiorità, di eccessiva sicurezza o di ostentato compiacimento (da parte di chi ha troppa stima di sé e delle proprie qualità, capacità o meriti). Anche fig.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2139, pag. 250: E se 'l tuo buono amico / ha guerra di nemico, / tu ne fa' quanto lui, / e guàrdati di plui: / non menar tal burbanza / ched elli a tua fidanza / coninciasse tal cosa / che mai non abbia posa.
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 22, pag. 64.22: E alcuna gente sono, che intraprendono gran cose a fare e non le possono né fare né compire; e questi sono chiamati, secondo il filosafo, presuntuosi e di grande borbanza.
[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 34, pag. 273.10: in li qua' du' movimenti se proa l'omo savio e valente: çoè in l'aversità se cognosce e proa per sua fermeça e per constantia de coro e d'anemo et in le alegreçe se proa e conosce per sua umilità, no façando soperclo ad alcuna persona per soa prosperità né burbança desconça per soa felicità.
[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 41, vol. 1, pag. 417.19: A queste parole rispose Tempanio semplicemente; ma elli parlò come cavaliere di pregio e di grande bontà: chè non badò a burbanza, nè a vanagloria, nè a biasimare altrui. || Cfr. Liv., IV, 41, 1: «Tempani oratio incopta fuisse dicitur [[...]] non suis vana laudabilis».
- Locuz. verb. Fare burbanza: vantarsi.
[5] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 16.28, pag. 752: En Venexia son e' stao: / terra par de gran possanza / e de for à gran contao; / e perzò fa gran burbanza / de vitorie strapassae.
[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 116.4, pag. 49: Pompeio e gli altri Roman' dipartiti / fecer a Capova loro agunanza. / Cesare e ' suoi, molto fieri ed arditi, / n'andar ver Roma con grande burbanza. / Ternusso e Silla e vVario eran fuggiti, / e Scipïon fuggio per la dottanza / ch'avea la torre di Lucera in guardia.
1.2 Alterigia, altezzosità (per offesa subita); sdegno.
[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 64, pag. 274.16: Altressì come il leofante quando cade non si può levare tutti li altri a lor gridare di lor voce il levan suso, et io voglio seguir quell'uso: ché 'l mio misfatto è tan griev'e pesante ch'ê·la corte del Poi n'è gran burbanza e se 'l pregio de' leali amanti non mi rilevan, giamai non saroe suso: che degnasser per me chiamar merzé là ove poggiarsi con ragion non val ren.
2 Ostentazione di lusso; pompa, magnificenza, sfarzo.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 27.40: Vita di povero uomo è povera, che elli non domanda, nè chiede preziose vivande, nè oltraggiose robe, nè burbanze in robe, nè ilzamento nè in famiglia, nè in feste, nè in compagnie...
[2] Gl Gloss. prov.-it., XIV in. (it.sett./fior./eugub.), pag. 113.10: Boban .i. burbanza.
[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 87, pag. 247.4: Di certo i' pregierei più Catone sol con un cavallo, ch'i' non farei un di questi dilicati, e puliti, con tutt'i suoi grassi palafreni, e destrieri, e corsieri, e coll'altre grandi burbanze.
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 145, S. Pelagia, vol. 3, pag. 1277.27: Com'hai tu nome?" E quella disse: «Dal mio nascimento son chiamata Pelagia, ma per la borbanza de le vestimenta mi chiamano tutti Margherita».
3 Agitazione, tumulto, trambusto. || Forse per errore di trad. da un intermediario fr.
[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 22, vol. 2, pag. 324.1: Q. Aulio Cerretano il maestro de' cavalieri, senza saputa del dittatore con grande burbanza uscì delle tende colla sua cavalleria, e rimise li Sanniti indietro. || Cfr. Liv., IX, 22, 4: «Q Aulius Cerretanus magno tumultu cum omnibus turmis equitum evectus summovit hostem».
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 29, vol. 2, pag. 333.21: In quello tempo non fu gente alcuna la cui guerra li Romani più ridottassero di quella, dopo la burbanza de' Galli, sì perchè erano vicini de' Romani, sì per la grande moltitudine di gente ch'elli aveano. || Cfr. Liv., IX, 29, 2: «secundum Gallicos tumultus».
[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 64, vol. 1, pag. 222.12: e il fremitare e l'annitrire de' cavalli, ch'erano cavalcati da altri maestri ch'elli non soleano, e la grande burbanza ch'elli fecero, tutta notte gli tenne in vegghia e paura de' nemici. || Cfr. Liv., II, 64, 11: «insuper aures agitante sonitu saeviebant».