FÀBBRICA s.f.

0.1 fabbrica, fabbricha, fabbriche, fabreca, fabrica, fabricha, fabriche, frabicha.

0.2 DELI 2 s.v. fabbrica (lat. fabricam).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 3.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Convivio, 1304-7; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. fior., 1334; Doc. pis., 1345.

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Epigr. S. Giov. Evang. venez., 1349-54.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, [1361]; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. fare di fabbrica 1.1.

0.6 T Doc. sen., 1235: Boni(n)sengna de Fabbricha.

0.7 1 Atto del costruire (e risultato materiale di tale atto). 1.1 Locuz. verb. Fare di fabbrica: costruire. 1.2 Lavorazione del ferro. [Prob.:] lavorazione dei tessuti. 2 Fig. Atto dell'ideare e del creare con la mente. 2.1 [Rif. a Dio:] creazione. 3 Luogo adibito alla fabbricazione e alla lavorazione (spec. del ferro). 4 [Dir.] Complesso delle strutture e delle maestranze adibite alla costruzione, manutenzione e amministrazione dei grandi edifici sacri.

0.8 Rossella Gasparrini 07.09.2006.

1 Atto del costruire (e risultato materiale di tale atto).

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 55.2: spontanneamente da propria voluntae, el caçe e dà a terra lo cor e 'l voler croio, chomo quella fabrica e ovra chi è fondaa e fachia su l'arenna in terra sabionil...

[2] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 17, par. 2, vol. 2, pag. 358.25: E aggiano per loro salario cioè el dicto soprestante diece libre de denare e 'l notario cento solde de denare, en lo quale calço e per la fabreca d'esso...

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 22, pag. 199.28: E quillo tabernaculo avea la soa fermeze de quelle IV colonne de auro sopre una fabreca de gentilesseme petre marmore ben fabrecate sotto terra, e da uno canto erano certe grade de cristallo per le quale se saglyva de sopre a quillo tabernaculo.

1.1 Locuz. verb. Fare di fabbrica: costruire.

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 31, vol. 1, pag. 409.5: E riempie' lui dello spirito di Dio, di sapienza e d' intendimento e di scienza in ogni lavorìo [4] a fare di fabbrica, cioè che fare si puote d' oro e d' ariento e di rame, [5] di marmo e di gemme e di diversitadi di legno. || Cfr. Ex, 31.4: «ad excogitandum fabre quicquid fieri potest ex auro et argento et aere».

1.2 Lavorazione del ferro.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 293.17: Ahimè, quante volte si dice ch'el[l]a, lasciva, fece scherne de' piede del marito e ffecesi beffe delle mani di colui dure o per lo fuoco o per l'arte de la fabrica.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 107.29: perchè fu alcuno trovatore d'alcune arti, sì come Esculapio la medicina, Vulcano la fabrica...

1.3 [Prob.:] lavorazione dei tessuti.

[1] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 134.19: Et questa Minerva trovao l'arte della fabrica.

2 Fig. Atto dell'ideare e del creare con la mente.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 4, pag. 168.11: E quella orazione si può dire bene che vegna dalla fabbrica del rettorico, nel[la] quale ciascuna parte pone mano allo principale intento.

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 7, pag. 60, col. 18.5: Io mi truovo alcuna volta con alchuna persona virtuosa la cui presentia e le cui parole e le cui orationi fanno in me queste mutationi. In prima sento in me una fabricha di perfecte virtudi fabrichare...

2.1 [Rif. a Dio:] creazione. Fabbrica del mondo.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 7, 70-96, pag. 212.21: cioè Idio, lo cui saper tutto trascende; cioè la sapienzia del quale monta e passa, avanzando ogni cosa, Fece li Cieli; e similmente tutta l'altra fabrica del mondo...

3 Luogo adibito alla fabbricazione e alla lavorazione (spec. del ferro).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 4, pag. 8.6: E li savi s'acordano tutti en questo, e è rascione, ch'a le cose fo posto nome secondo la loro similitudine; e emperzò chiamaro la lucerna da la luce, e lo re fo detto dal regname, e l'artifice da l'arte, come lo fabro da la fabrica...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 137, vol. 2, pag. 294.6: Anco, statuimo et ordiniamo che tutti li fabri de la città di Siena, sieno tenuti et debiano fare la voltarella de' mattoni sopra le fabriche loro...

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 8, pag. 153.8: et poy ki li menbri si ripusaru et sapciaru di sopnu, si livau et andausindi a lu munti di Ethna, a la sua fabrica, et fichi lavurari a li soy lavuranti Chicopi armi di electu ferru...

4 [Dir.] Complesso delle strutture e delle maestranze adibite alla costruzione, manutenzione e amministrazione dei grandi edifici sacri.

[1] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 27, pag. 356.24: Anche che ciascuno Notaio del Comune di Firenze od alcuno officiale, o rettore di quello Comune [[...]] scrivano e pongano in quelle lettere come debbono offerere de' loro salari all'Opera e fabrica della detta chiesa, ciascuno di loro quello che si contiene nello Statuto del Comune di Firenze.

[2] Doc. pis., 1345, pag. 361.5: Item facto el conto et sardo con el decto maestro Ceccho per sei mesi ultimi dello lavoro facto a la fabricha de la chiesia di sancta Maria sopra iscripta have hauto el decto maestro Ceccho fiorini CCCX di moneta numerata di lire quattro per fiorino.

[3] Epigr. S. Giov. Evang. venez., 1349-54, 2, pag. 194.1: [M]cccliiii a dì viii março fo (con)pido [la] [pr]ese(n)te fabricha de questo a[l]bergo fato tuto da nuovo di beni [d]e nostri fradeli Batudi de mis(er) [Sa]n Çuane Evançelista...

[4] Doc. orviet., 1339-68, [1361], pag. 148.1: il quale lassò esse posessione ala frabicha di s(an)c(t)a Maria...