DELICATO agg./s.m.

0.1 ddilichata, delecatissimo, delicada, delicade, delicadha, delicadhi, delicadi, delicado, delicae, delicai, delicao, delicata, delicate, delicati, delicatissima, delicatissimi, delicatissimo, delicato, delicatu, deliccai, deliccati, delichade, delichadi, dellicata, dellicate, dellicato, dilicà , dilicata, dilicate, dilicati, dilicatissima, dilicatissime, dilicatissimi, dilicatissimo, dilicato, dilicatu, dilichate, dilichati, dilichato, dillicada.

0.2 Lat. delicatus (DELI 2 s.v. delicato).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Egidio Romano volg., 1288 (sen.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Poes. an. urbin., XIII; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Pancrazio di Domenico, XIV m. (viterb.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Di debole costituzione fisica, gracile. 1.1 Sost. 2 [Di qsa:] gradevole ai sensi. 2.1 [In partic., di cibo o bevanda:] di raffinata elaborazione. 2.2 Gradevole d'aspetto. 3 Morbido, molle al tatto. 3.1 Privo in superficie di asperità o rugosità. 4 Ricco di agi e comodità.

0.8 Giulio Vaccaro 24.09.2006.

1 Di debole costituzione fisica, gracile.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 135, pag. 181: Affliz la gola intanto, k'è tanto delicadha, / Azò ke tu habij 'd pos richeza apresïadha.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 18, pag. 313.25: chi è uzato in dilicamento non può portare pantiera, e ll'elmo del'acciaio nuoce al tennero capo, la mano dilicata non può bene tenere la spada...

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 7, pag. 30.27: Questa è grande maraviglia: quivi sono adunati nobili e ignobili, ricchi, poveri, belli, laidi, dilicati e grossi.

[4] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 357.1: O dilicato e lusinghevole fanciullo, noi non ti tradimo, né le nostre arti tradimo, né la nuova Musa disfece il passato lavorio.

[5] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 45, pag. 62.24: Anchora elli è ben amaistradi e ben entendeveli, perciò k' elli è ben delicadhi, e delicada carnaxon fa aver bon ençegno...

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 153.8: L'una delle quali, traente il filo con dilicato dito, cessandosi l'altre femine, e faccendo le nuove feste, disse...

[7] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 11, pag. 199.22: Et in mezu di loru si allegrava la honorata virgini et cum sou arcu et tarcasu si misi in mezu li skeri et alcuna volta cum la sua dilicata manu gictava li forti lanzi...

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 35.3: E pur questo è grande miracolo veramente, che sì vivamente il cuore umano a questa Fede è accostato, che molti, come leggiamo, giovani e giovane delicate, nè per tormenti, nè per lusinghe, nè per minacce, nè per promesse se ne poterono partire...

[9] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 3, 27, pag. 51.22: Un dì, siando li frari ensii per meder le soe blave, fo dito a questo frar cavaler che 'l se repolsase perchè l'aveva le man vechie e delicade.

[10] Poes. an. sic., 1354 (?), 57, pag. 25: Li donni dilicati cun li grandi maccangnani / vannu tutti isquarchati gridandu pir lu pani, / fannu sì grandi gridati, parinu latrari di cani...

[11] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 8, pag. 33.22: Et fugendu insembli di fora la chitati per salvarisi, la citella, la quali era delicata et debili per natura, non usata a fatiga, non putendu plui fugiri, fu stanca et vinni minu.

[12] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 35.15, pag. 72: O belle mane delicate, / come te veço ingromentate, / de duri chioldi inchavichati, / me ne si' tornati in gram dolore.

[13] Stat. cass., XIV, pag. 106.18: A li fratri i(n)firmi voy delicati tale op(er)acione voy arte le sia i(m)posita, che no(n) siany ociosi, (et) nè p(er) forticza de labore siani agravaty, che no(n) se partene...

[14] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 95, pag. 209.27: Et p(er)ciò ch(e) q(ue)llo è nervuso et plenu d(e) artarie et i(n)tricate, et p(er)çò è dellicato, et p(er)çò lu c. patente cotale lesione çoppecca...

1.1 Sost.

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 20, pag. 91.27: come veggiamo che una medesima pena sente più un che un altro, secondo che è meglio complessionato; e più sente un delicato una piccola puntura, che un villano una spina che gli sia fitta nel piede...

2 [Di qsa:] gradevole ai sensi.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 176, pag. 157: Perzò sont mo in requie e in festa desedradha, / Perzò vez eo quiloga belleza delicadha.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 13, pag. 176.20: E se l'uomo vuole le robe per avere diletto, l'uomo le chiere morbide e delicate...

[3] Novellino, XIII u.v. (fior.), Prologo, pag. 119.4: ché 'l nero è ornamento dell' oro, e per un frutto nobile e dilicato piace talora tutto un orto, e per pochi belli fiori tutto un giardino.

[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 24, pag. 46.22: ché quello serebbe bene chiamato ciecho lo quale vedesse uno bello giardino dilicato e vedesse una fornace ardente di fuoco e fugisse lu bello giardino et intrasse in della fornace del fuoco ardente.

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.33, pag. 439: Cubiti son d'aver onor, / d'asegnorir lo povoro lô, / usà deversi ornamenti, / sotil e belli vestimenti / e aver delicai stalli, / e cavarcar grossi cavalli.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), Suppl. L. 4, vol. 4, pag. 3.21: E sanza indugio, preso per la temperanza delle lusinghevoli acque, ispogliò lo tenero corpo de' dilicati vestimenti...

[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 631.1: Ché pogniamo che alcuna cosa, per suo peccato, sia disordinata e sozza; posta e considerata nell'ordine dello universo, fia bella e dilicata, ma meglio è che 'l fine delle cose sia manifestato al solo Dio.

[8] Framm. Milione, XIV p.m. (emil.), 5, pag. 505.22: Lì era habundancia de one delicato fruto...

[9] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.363, pag. 59: E veggio gli occhi tuoi chiari e lucenti / che paiono due stelle, e la bianchezza / delle tuo carne, e' dilicati denti.

[10] San Brendano ven., XIV, pag. 252.29: E nu' andasemo (oltra lo ponte e) su lo cavo de lo ponte s'iera una riviera molto bela e delicada per le gran cose che 'nde iera...

[11] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 87.20: In questo potemo conoscere che loro avitazioni non soco così delicati como li nuostri.

- [Rif. a discorsi, anche indirettamente].

[12] Poes. an. urbin., XIII, 30.41, pag. 606: quelli sermoni - sancti, delicati, / so' recelati, - no li poço audire...

[13] Novellino, XIII u.v. (fior.), Prologo, pag. 118.5: Et acciò che li nobili e ' gentili sono nel parlare e nell'opere molte volte quasi com'uno specchio appo i minori - acciò che il loro parlare è più gradito però che esce di più dilicato stormento -, facciamo qui memoria d'alquanti fiori di parlare....

2.1 [In partic., di cibo o bevanda:] di raffinata elaborazione.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 23, pag. 348.10: agiungneratti la vita, se tu co la temperanza e co l'astinenza schiferai comessationi e satollamento et ebbrezza e troppi spessi dilicati mangiari...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 133.13: Per li dilicati mangiari s'ingenerano molti malori.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 11, pag. 357.17: cresceràti la vita se tu con temperansa et con astenentia schiferai li soperchi mangiari et bere, et le soperchie et grande spese, et li dilicati mangiari...

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 11, pag. 174.5: La quinta maniera si è, quando alcuno chiere e vuole vianda più dilicata o più cara ched elli non s'avviene al suo stato né alla sua condizione, perciò che questo è modo di ghiotti e d'uomini istemperati.

[5] Orazione ven., XIII, pag. 134.33: O alboro de la croxe, en ti se tanta planeça, ke l' anima ke te cerca tu li dis tanta [...] li cibi se delicadi e speso se mudadi.

[6] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 272, pag. 571: Multo laudare poçote la carne de vitelli, / civo delicatissimo a vechi et a citelli...

[7] Meo Abbracc., Rime (ed. Contini), XIII sm. (pist.>pis.), 2, 1.9, pag. 342: Ché, per mangiare e ber pur dilicato, / nel corpo abonda molto nodrimento / che per natura serve al gennerare.

[8] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 18.4, pag. 377: Ogni mercoredì corredo grande / di lepri, starne, fagian e paoni, / e cotte manze ed arrosti capponi / e quante son delicate vivande...

[9] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.83, pag. 225: De tute delicae viande / avemo dexeta grande.

[10] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 22, 130-141, pag. 463, col. 1.8: Per la qual cosa è da notare che la forma del suplicio di gulusi si è sentire delicado cibo e bevanda e de quello sustignir grande voia.

[11] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 456.11: e avegnendo la sera, Paris si studiò di farla servire sì di lusinghevoli parole come di dilicati cibi.

[12] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 52, pag. 434.20: Poi il sempre usare un cibo è tedioso, e sovente abbiamo veduto i dilicati per li grossi cibi lasciare, tornando poi a quelli quando l' appetito degli altri è contentato.

[13] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 59.11: Invitaolo ad uno solenne convito de diverzi civi delicati e buoni, allo quale convito fu tutta soa baronia.

2.1.1 Facile a digerirsi, sano.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 10.80, pag. 522: L' anema vole ke 'l corpo menare / deia la vita sua sì moderata, / ke sse nne possa tucta edificare / onne persona k'è bene ordenata; / dé moderato bevere e mmagnare, / usare robba onesta e delicata.

2.2 Gradevole d'aspetto.

[1] Orazione ven., XIII, pag. 130.24: O alboro de la croxe, tu fusti sì onorado, ke 'n ti fo meso lo fiol de Dio tanto delicado: su quela croxe elo fo sì implagado e da li çudey elo fo crucifigado.

[2] Poes. an. urbin., XIII, 7.41, pag. 550: Croce bene aventurata, / molto possi bene stare; / a tteve sono mandata / ke mme divissi insegnare / la persona delicata / k'a lo mondo non à pari...

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 83.11, pag. 304:e catun pare spirito incarnato / con intelletto che meco favelli / e dica: «Guarda 'l viso dilicato».

[4] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 16.79, pag. 122: E io comenzo el corrotto: / figlio, lo mio deporto, / figlio, chi me t' ha morto, / figlio mio dilicato?

[5] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 3, pag. 490.29: Deh, missere, voi sète dilicato! e come voi avete belle mani! Certo, se non fusse che voi travagliate troppo lo vostro corpo, non si trovarebbe più bello uomo di voi.

[6] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1141, pag. 388, col. 2: Dico per fede mea / che se[m]bri ad quella dea / che Venus è chiamata, / che tanto è dellicata.

[7] Pancrazio di Domenico, XIV m. (viterb.), [ball.].2, pag. 149: Poi da me ti partisti, / Covella dilicata, / lassasti sconçolata / l'anima mia col core.

[8] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 38.16, pag. 82: Or m'è retornato in planto / l'alegreça in gram dolore. / Vidello prexo e ligato, / lo meo fiolo delicato, / per um baxo chi fo dato / del fello Çuda traditore.

[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 60.14: O quanto so' inextimabile e maraviglyose, donna mia, le vostre promese che me volete in vostro marito, perché me parite la plu delicata e bellessema femena che sya inde lo mundo, ornata de omnen belleze...

3 Morbido, molle al tatto.

[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 56, pag. 25.18: Allora sopra un marmo unto d'olio laurino il marmo e lle mani tanto si meni che tutto sia dilicato e confetto sança noccioli... || Corpus OVI.

[2] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 1, pag. 196.9: Propiamente li sentimenti del toccare sono questi, per virtude toccativa e palpativa, e lo suo corso in caldo, in freddo, in aspro et in dilicato, [ed è una] virtude la quale sta intra due pelli...

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 626.25: Li uomini raccontano Cigno suo padre cantante avere coperta la vecchiezza con dilicata piuma mentre che canta tralle foglie dell'oppio per l'amore dell'amato Fetonte...

[4] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 105.16: e po' i reasugò e baxòl, e po' l' involçè in uno sudario molto delicato et a le fine lo benedì e signò.

3.1 Privo in superficie di asperità o rugosità.

[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 157, pag. 54.27: Sia riposto in dilicato vaso. || Corpus OVI.

[2] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 318.23: Giaghate sì è una gemma che nasce in Lidia; ma quella che nasce ne la Bretagna lontana sì è migliore, et è lucente, e dilicata, e nera, e levissima...

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 43, pag. 302.25: Lo sterco del colombo, trito, infuso in aceto, fatto a modo d'unguento, ad ungere la faccia d'essa confettione, tolle via ongne macchia che vi fusse; et fae la buccia molto dilicata.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.>fior.), c. 13, 1-9, pag. 350.32: Non rami schietti; cioè stesi, delicati e diritti...

4 Ricco di agi e comodità.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 18, pag. 313.32: agevilemente senteno affritione uvero tormento quelli che sono in dilicata vita uzati.

[2] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 65, pag. 28.23: Catartico, ciò viene a dire 'laxativo imperiale', cioè per l'imperadori o per altri dilicati huomini... || Corpus OVI.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.138, pag. 324: Questa fé a li omi delicai, / preciosi, van, desordenai, / luxuriosi e semper tenti / en curosi afaitamenti.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 1, pag. 2.20: Io ti confesso liberamente, che m'avviene come all'uomo delicato, morbido, e lussurioso, e sollecito de' suoi diletti.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 8, vol. 2, pag. 92.26: Lu quali essendu forbandutu da li triunviri, standu amuchatu in la regiuni di Salernu issu scupersi la occulta guardia di sua saluti per multu delicata maynera di vita et per uduri di unguentu.

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 156.4: Gridano i nudi e gli affamati, e lamentansi, e dicono contra gli uomini avari e delicati...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 198.2: Quista cumpagnia di vicij di lassiva fachi et di ochi imbiscati a novu disiyu et habundanti di delicatu cultu per diversi movimenti di dilecti, mollifica li vuluntati di lu animu.

- [Con valore avv.].

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.63, pag. 440: Ma chi delicao se paxe, / la loxuria ne naxe...

- Sost.

[9] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 24, pag. 277.24: Ma questi dilicati non possono sostenere fatiga, et però disse: [le] delettevole cose tutte son dilicate ad fatiche...

[10] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 7, pag. 11.32: L'uomo usando con un dilicato, diviene, ma non subitamente, dilicato, e molle. Il vicino ricco smuove a cupidigia; il malvagio compagno corrompe il buono, e 'l semplice colla sua malvagitade.

[u.r. 19.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]