DISPETTO (2) s.m.

0.1 despecto, despectu, despegio, despeit, despeti, despeto, despetto, despiecto, despietto, despitto, dispecte, dispecti, dispecto, dispectu, dispegio, dispeto, dispett', dispetti, dispetto, dispicto, dispiecto, dispitto, disspecto, disspetto.

0.2 DELI 2 s.v. dispetto (lat. despectum).

0.3 Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.): 1.6.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV.

In testi sett.: Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Le forme despitto, dispitto e simili saranno da considerarsi gallicismi fonetici (cfr. Cella, I gallicismi, pp. 87-88).

Locuz. e fras. a dispetto 1.6; avere a dispetto 1.2; avere in dispetto 1.2; cadere in dispetto 1.3; di dispetto 3.1; essere in dispetto 1.3; in dispetto 1.6; per dispetto 1.6; prendere in dispetto 1.2; recarsi a dispetto 1.2; rendere in dispetto 1.5; tenersi a dispetto 1.4; tenersi in dispetto 1.4; venire in dispetto 1.3.

0.7 1 Atteggiamento di offesa, ostilità e disprezzo nei confronti di qno. 1.1 Mettere in dispetto di qno: procurare l'ostilità o il disprezzo di qno. 1.2 Locuz. verb. Prendere in, avere a / in, recarsi a dispetto: fare oggetto di offesa, ostilità o disprezzo. 1.3 Locuz. verb. Cadere, essere, venire in dispetto: cadere in discredito, essere disprezzato. 1.4 Locuz. verb. Tenersi in, a dispetto: considerare come offesa nei propri confronti. 1.5 Locuz. verb. Rendere in dispetto: rendere degno di disprezzo. 1.6 Locuz. prep. A, in, per dispetto di qno: contro la volontà o i desideri di qno; allo scopo di manifestare noncuranza, ostilità o disprezzo nei confronti di qno. 1.7 Mancanza di rispetto. 2 Azione ostile e dannosa (in quanto manifestazione di ostilità e disprezzo, o in quanto tende a rendere disprezzabile chi ne è oggetto). 3 Situazione o sensazione di dolore, disagio, fastidio. 3.1 Locuz. avv. Di dispetto: malvolentieri. 3.2 Sensazione di sgomento.

0.8 Marco Berisso; Mariafrancesca Giuliani 04.08.2004.

1 Atteggiamento di offesa, ostilità e disprezzo nei confronti di qno.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 30, pag. 276.33: La quarta ragione si è, che quando nel popolo o nella gente della città à molte mezzane persone, elli non v'à né tanta invidia né tanto dispetto...

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 40.30, pag. 145: Canto, ché mi sovien de l'amorosa / e doglio forte de lo dipartire, / per tanto che lo so, che m'è gravosa: / così fosse cangiato a uno redire / che fosse in sicurtà de lo dispetto!

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 7, pag. 303.16: E così quelli che dal padre o d'alcuno suo maggiore [...], non solamente è vile, ma vilissimo e degno d'ogni despetto e vituperio più che altro villano.

[4] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 6, docum. 1.21, vol. 3, pag. 13: Vedi colui che vertuoso è detto / povero spesso e bretto / et povero gentil aver dispecto.

[5] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 6, pag. 31.6: Credendo questo cavalero ch'el fosse facto studioxamente e per uno despeto, non pensò mai so no de torglie la vita.

[6] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), La prima testa de la bestia, vol. 1, pag. 84.19: Certo quello è mo(n)to a chi tuto è despecto e vilania: chusì fa l'orgoioxo, che doctrina e chastigame(n)to ly torna a desenor, che como più lo castigam più se defe(n)de.

1.1 Mettere in dispetto di qno: procurare l'ostilità o il disprezzo di qno.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 183.5: In dispetto degli uditori saranno messi dicendo che siano sanza arte, neghettosi, lenti, e che studiano in cose disusate e sono oziosi in luxuria.

1.2 Locuz. verb. Prendere in, avere a / in, recarsi a dispetto: fare oggetto di offesa, ostilità o disprezzo.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 4: p(er)ò lo savio disse: in neli orecchi de' no(n) savi no(n) favellare, p(er)ché aràno a dispecto la doctrina del tuo parlare...

[2] Poes. an. urbin., XIII, 31.30, pag. 608: E li vostri peccati / foro recomperati / per uno solo preço; / e ià lo Pagatore / non abbe lo menore / per lo granne in despecto.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 530, pag. 547.7: Sì vi dico che Appollo lo prese in molto grande dispicto, e lo termine de la vendetta aprocciava duramente, ché lo dio Appollo provedea che vendetta fusse presa, ché non volea ke questo fatto rimanesse impunito.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 9, 91-105, pag. 280, col. 2.2: Qui li recorda suo danno e mostra comme omne creatura sí li ha a despetto...

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 34, terz. 1, vol. 2, pag. 111: Correndo quel medesimo, ch' è detto / nel Capitol dinanzi, i Genovesi / i Vinizian si recaro a dispetto, / e fecer grande armata in lor paesi / ad intenzion d'andarne a Vinegia...

[6] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la disperacione, vol. 1, pag. 114.27: questo si à Deo in troppo grande despecto, quando tuto jorno per niente l'appellam p(er) testimonio...

1.3 Locuz. verb. Cadere, essere, venire in dispetto: cadere in discredito, essere disprezzato.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 4, pag. 79.9: ché nella seculare oppinione e quaçi nela comune, seculari uçare seculo non diçavene, ma conven quazi loro, e n'aquistano honore e amore; e chi non tal è, tra essi è in dispetto.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 27, vol. 4, pag. 369.3: E guardisi di non esser familiare de' suoi sudditi, però che ne cade in sospezione ed in dispetto.

[3] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 181.27: perciò che la tropa larghezza e la tostana sì viene in dispetto a l'amante e 'l disiderato amore sì l'à vile e se 'l pena molto ad avere...

1.4 Locuz. verb. Tenersi in, a dispetto: considerare come offesa nei propri confronti.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 8, pag. 225.30: donde, sed uno medesimo ufficiale fusse sempre in una signoria ed in uno officio, gli altri uomini della città sel terrebbero in disnore ed in dispetto...

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 64, pag. 87.19: Quando 'l Preste Giani intese che Cinghi avea dimandata la figliuola, tenneselo a grande dispetto, e disse: «Non à Cinghi grande vergogna a dimandare mia figlia per moglie?

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 9, vol. 1, pag. 19.19: Li Romani el tennero a grande dispetto, e sanza dubbio egli cominciaro a badare alla forza, alla quale Romolo per donare luogo e tempo convenevole, tenne celato il suo cruccio, e mise la cosa quasi a non calere.

1.5 Locuz. verb. Rendere in dispetto: rendere degno di disprezzo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.29, vol. 1, pag. 263: E «Se miseria d'esto loco sollo / rende in dispetto noi e nostri prieghi», / cominciò l'uno...

1.6 Locuz. prep. A, in, per dispetto di qno: contro la volontà o i desideri di qno; allo scopo di manifestare noncuranza, ostilità o disprezzo nei confronti di qno.

[1] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 42, pag. 421: Ol padre nol castigava de niente, / e biastemado Deo el padre in brazo l'a[va]; / ol damoni a so dispegio de brazo i lo tola[va].

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 87.17: Nel decto tempo quelli di Normandia, per dispecto del Papa, occuparono lo reame di Puglia...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 34 rubr., pag. 43.5: e come il senato, sospettando di questa concordia, gli diede per compagno Marco Bibolo, e stabilì, in dispetto di Cesare, che i consoli dovessero framettersi solo di picciole cose.

[4] Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV, pag. 251.9: et in quello anno la stimana di Sancto Luca, et lo popolo andò in Garfagnana per cagione che fue talliata la mano allo Iscariccio nostro cittadino di Lucca, et talliòlla li chattani a dispecto di Lucca...

[5] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 26.23: Ma non de meno Enea mustra quello ramo quale socto lo mantello portava in nascoso; sì como lo vedecte li spirity malingy cusì quelloro securi pasarono per loro dispecto.

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 8, pag. 51.18: pugnamo chi lu demoniu dassj pir sua volla battaglj a sanctu Benedictu, sanctu Benedictu sì lu vinse a soy dispectu».

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 5, vol. 2, pag. 211.32: Ca per fastidiu et per despectu di Phylippu, issu se fici so patri Jupiter Hammuni...

[8] Lucidario ver., XIV, III, pag. 219.19: E però questo maledicto Anticristo lo demonio lo farà nascero a despecto de Deo e per faro erraro tuto lo segolo e recare la gente ala lor voluntà e per faro renegaro la fe' christiana e 'l santo baptismo...

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 203.29: Questo Aniballo ruppe la pace a Romani e desfece la citate de Sagonza in Spagna a despietto e onta dello senato de Roma.

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 13, pag. 128.5: Miraber cosa, incontenente faita l'oratium lo garçum se levà vivo e san e, per comandamento de lo so paire Beneto, tornà a l'overa de prima, açò che in despecto de lo diavo edificase lo mur cum li atri monexi...

1.7 Mancanza di rispetto.

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 100.11, pag. 645: Donqua, non abassate vostr'altezza / né giocate de par con lo soggetto, / ché familiarità 'nduce despetto.

2 Azione ostile e dannosa (in quanto manifestazione di ostilità e disprezzo, o in quanto tende a rendere disprezzabile chi ne è oggetto).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 7, pag. 97.29: perciò che niuno si corruccia se non per alcuna cosa, o per alcuno dispetto od ingiuria fatta a lui od a le sue cose, né non desidera l'uomo ad avere vendetta, se non contro alcuno che abbia misfatto contra lui o contra le sue cose...

[2] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 631.10: Considera diligentemente, anima, che vuogli andare per via di virtú, che ti bisogna d'amare col cuore viltá, riprensione, correzione, ammonizione, dispetto, tribulazione, angustia, infermitá.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 7, pag. 131.26: E quivi, dopo alcun dì, messala nel ragionare del dispetto che dal duca le pareva ricevere per la donna la qual teneva, le disse che, dove ella volesse, egli assai bene di ciò l'aiuterebbe, faccendola di colà ove era trarre e menarla via.

[4] ? Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 114.13: Verun piacer non è che mi diletti, / manzar o ber, dormir non m'atalenta, / sonar lïuto né cantar rispecti; / come tu odi, el mio signor mi stenta, / poi giunge povertade a 'sti dispetti, / che mi fa voglia de gettarme in Brenta.

- Fare dispetto.

[5] Fiore, XIII u.q. (fior.), 204.8, pag. 410: Allor ciascun mi cominciò a buttare; / Molto mi fecer dispett'e ladura...

[6] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 211, pag. 16: E lui stava chomo agnelo mansueto / in mezo di Zudei lupi mordenti / ch'era d'intorno per farli despeto.

[7] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 521, pag. 119: Li figli de misser Todino pilliaro ad gran onta / Et ficero ad Poppletani grande despetto et ponta.

3 Situazione o sensazione di dolore, disagio, fastidio.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 723, pag. 125: E scorpïon e bisse e zoffreg è il so legio: / Oi De, quent grand angustia, com quel è grand despegio, / Quent re giaser g'á dentro lo miser maledegio.

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 36, pag. 64.12: l'altra, quando è comandato cosa d'aversità o di dispetto: e in questo dee essere la volontà nostra, perché ci si conviene di volere aversità.

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 7.31, pag. 32: ond'io son ric[c]o da llei, conoscendo / che 'l suo valore avanti m'ha corètto / de lo dispetto / dov'era, [pur] pensando, ritemendo.

[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 30, pag. 38.20: e fu il più ricco dono che niuno uomo mortale donase, ma per ciò che la conoscenza di Pilato fue tale ched e' non sapea ched egli gli donava, il dé l'uomo meglio apelare dispitto che dono...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 33, pag. 642.12: e giace dispettoso e torto, quasi non doglia senta del tormento, ma dispetto dell'esser tormentato...

[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 7, par. 16, comp. 62.84, pag. 152: Ali vicii fa' guerra / e le virtute serra / nel tuo petto: / ché per vertù delletto / e per vicio despetto / sempre nacque.

3.1 Locuz. avv. Di dispetto: malvolentieri.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 322.6: Tutto ciò di dispetto sostenuto per lui era, perocchè ella era ricchissima di suo retaggio, ch'anticamente soggiogava suo padre e' suoi l'isola di Majolica e di Minorica, vacato lo retaggio per ereda masculino...

3.2 Sensazione di sgomento.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 186.15: De poy stando Breseyda sola co lo suo patre, intre l'altre parole che se appero a dicere insembla, plangevano per grande despiecto l'uno per l'altro...

[u.r. 30.04.2010]