ERTA s.f.

0.1 erta, erte, irta.

0.2 Da erto.

0.3 Doc. fior., 1255-90: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1255-90; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Portolano Marc., XIII (ven.).

In testi mediani e merid.: Cucco Baglioni, XIV pm. (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. ab erta 1.1.1; a erta 1.1.1; all'erta 1.1, 2; fuggire all'erta 1.1.2; stare all'erta 1.1.3.

0.6 N Il signif. in 1.1.3, all'incirca 'stato di allarme' pare diverso da quello delle altre accezioni: cfr. GDT, pp. 260-61.

0.7 1 Terreno o strada che sale verso l'alto. 1.1 Locuz. avv. A erta, all'erta: verso l'alto, all'insų. 2 Posizione eretta. Locuz. avv. All'erta: in posizione eretta. Estens. Da vivo (di animali).

0.8 Mara Marzullo 16.10.2006.

1 Terreno o strada che sale verso l'alto.

[1] Doc. fior., 1255-90, pag. 252.30: Ave(n) cho[n]perato da Vanello f. Bo(n)crisstiani da sSuviglana il cha(n)po suo ch'č in pič dell'erta d'Aglana, ch'č xxx isstaiora, lib. Clxxxviiij s. x...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 1.31, vol. 1, pag. 7: Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, / una lonza leggera e presta molto, / che di pel macolato era coverta...

[3] Cucco Baglioni, XIV pm. (perug.), 13.2.12, pag. 796: ond'io te dico che, per quel che parmi, / che guardi bene a lo scender de l'erte, / ed ancor meglio al saltar de le rupi...

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 2, 58-75, pag. 67.30: Mentre ch'io ruinava in basso loco, ove si mostra, che fosse in su l'erta del monte ancora?

1.1 Locuz. avv. All'erta: verso l'alto, all'insų.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 5, vol. 1, pag. 720.6: e agiuntosi il conte di Lancastro colla sua gente, nonistante che grande fosse il loro disavantaggio ad avere a combattere i nimici a l'erta, colla sua persona si misse a fedire inanzi...

1.1.1 [Mar.] Locuz. avv. Ab erta (a erta): all'orza, verso il vento (?).

[1] Portolano Marc., XIII (ven.), pag. 236.26: Cui est alo cavo de Įante inver Venecia Modone lo cavo in ver lastrare o' est lo paravego et vol venire dentro lo Įante ab erta en maistro.

1.1.2 Fras. Fuggire all'erta: scappare, sfuggire (su per un'altura).

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 14, terz. 91, vol. 1, pag. 167: ed altri pių col Conte di Conserta, / o per viltā, ovver per tradimento / lasciar Manfredi, ed e' fuggiro all'erta.

1.1.3 Fras. Stare all'erta: essere in posizione di attenta vigilanza.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 22.22: Ca commu issa stava in unu oratoriu picholu, aspitandu risposta a chō que issa audissi alcuna vuci convinivili a sua intenciuni, la citella, stancata di troppu stari a l'irta, preghau sua ciana Cecilia qui li facissi un pocu di locu per sediri.

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 57.38: Li altri chi stavano da tuorno et all'erta a sservire, vedendono che Medea non manyava, credevano che non per 'namoramento Medea lassasse lo manyare, se non per diricta vergogna che avesse de quilli strangieri.

2 Posizione eretta. Locuz. avv. All'erta: in posizione eretta. Estens. Da vivo (di animali).

[1] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 241.33: Eu abbati Angilu appi di vaki iiij, li quali vindivi all'irta a lu iudeu Turridipani unc. j tr. vj.