FÀCILE agg./avv.

0.1 facile, facili, facille.

0.2 DELI 2 s.v. facile (lat. facilem); l'avv. potrebbe risalire piuttosto al lat. facile.

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi sic.: Lett. palerm. (?), 1358.

0.5 Locuz. e fras. di facile 2.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Che non richiede sforzo (fisico o di comprensione). 1.1 Avv. Senza fatica. 1.2 [Con focalizzazione sulla volontà del sogg.:] che ha inclinazione o (naturale) propensione a qsa; che fa volentieri qsa. [Con valenza pos.:] pronto, bendisposto. [Con valenza neg.:] poco serio, leggero. 2 Che ha possibilità di attuazione. [Per introdurre una comparazione:] è più facile (a, che ... che). 2.1 Locuz. avv. Di facile: probabilmente.

0.8 Rossella Mosti 04.06.2007.

1 Che non richiede sforzo (fisico o di comprensione).

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), Proemio, pag. 5.10: uno breve tractato e utile innel nome de Dio i(n)com(en)çarò dividendo e distinguendo el libro per parti et capituli aciò ke più utile e facile sia questa doctrina.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 6, 97-111, pag. 148, col. 1.7: Sí ch'è forte. E però che cotai falli sono in peccado eguai, sí no è facile né cença briga a çudigar qual piú pecca o i guelfi o i ghibilini...

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 313, pag. 346.22: E dixe che el bon turbit dé avere le conditiom predite e dé essere facille da pestare e bianco, quando elo è pestò.

1.1 Avv. Senza fatica.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 111.5, vol. 2, pag. 216: Averto il fior leggiermente s'attrita, / subito vento abassa / tostanamente e passa, / et ogni cosa che leve sorgiunge / facile si disgiunge; / dunqu' a fondato hedificio ruina, / se troppo corri, la cima gli china.

1.2 [Con focalizzazione sulla volontà del sogg.:] che ha inclinazione o (naturale) propensione a qsa; che fa volentieri qsa. [Con valenza pos.:] pronto, bendisposto. [Con valenza neg.:] poco serio, leggero.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 3, cap. 2.12, pag. 82: Questa è l'etade di ch'io dissi di sovra, / Ed ora più, perch'ella è più inanzi, / La qual molto è facile ad inganno, / Volonterosa a consentir nel male...

[2] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 447.14: Oh quanti uomini recò ad morte l'andare e llo redire [e] lo facile discurrimento ch'essi fa a luoghi vulgari!

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 3, pag. 540.9: La quale constitutione como utile vogliemo che si serve, giungendo ch'esso Rectore a li ambaxadori delle terre et agli altri, specialmente provinciali, chi voglianno avere recorso a llui per exponere le loro bexogne, sè se faccia ascoltevele e facile como se dece...

[4] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 23 [Ciano del Borgo a San Sepolcro], 45, pag. 50: e cotal servo, bene amando, lodasi, / che non à mente gracile / ma è disposto e facile / a romper ghiacci...

1.2.1 [Rif. ad una donna:] incline a concedersi.

[1] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 161.18: Sicché non perché vi credessi facile e leggera a subitamente concedere amore, feci tal dimanda, ma per dichiararvi mio proponimento, siccome voi dimandaste. || Cfr. De amore, I, 6 G: «Non ut ergo credens vestram facilitatem vel vostri repentinam amoris postulans largitatem...».

2 Che ha possibilità di attuazione. [Per introdurre una comparazione:] è più facile (a, che ... che).

[1] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mc 10, vol. 9, pag. 238.15: [25] Egli è più facile che il cammello entra per il forame di una agucchia, che il ricco entra nel regno di Dio.

[2] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Lc 18, vol. 9, pag. 412.6: [25] Certo egli è più facile a uno cammello passare per lo forame dell'ago, che al ricco entrare nel regno di Dio.

2.1 Locuz. avv. Di facile: probabilmente.

[1] Lett. palerm. (?), 1358, pag. 95.2: Pirò ki esti statu fatta informatiuni a la nostra maiestati ki alcuni abitaturi di lu dittu locu di la Scaletta, tri burgisi nostri fidili, sianu partuti oy intendinu di partirisi cum li cosi et famigli loru pir abitari in altra parti, et in quistu modu la dicta terra de facili si purria disabitari...