FANCIULLA s.f./agg.

0.1 fanciula, fanciule, fanciulla, fançiulla, fanciulle, fanculla, fangiula, fanzulle.

0.2 V. fanciullo.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Doc. prat., 1275; Doc. fior., 1272-78; <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Doc. pist., 1300-1; Stat. sen., 1305; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.); Stat. volt., 1348; Lett. volt., 1348-53; Stat. lucch., 1362.

In testi sett.: Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).

0.7 1 Bambina di tenera età. 1.1 Ragazza preadolescente o adolescente. Estens. Giovane donna. 1.2 Agg. Di giovane età. 1.3 Donna in età da marito, nubile. 1.4 Estens. [In combinazione con un'indicazione di appartenenza o provenienza familiare:] figlia. 1.5 Estens. Lo stesso che amata. 2 Giovane ancella.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 22.11.2006.

1 Bambina di tenera età.

[1] Doc. fior., 1291-98, pag. 608.17: po(nemo) al fondacho. Dado f. Mingniano nostro lavoratore da cCierreto dee dare lb. * * *. Ànne dato s. XXVIIJ picc. : tennene a balia la fanciulla di Giovanni.

[2] Gianni Alfani, XIII/XIV (fior.), 1.35, pag. 607: Però ti conven gire a lei pietosa / e dirle: «I' son tua cosa, / madonna; tu che sai, / fà' ch' i' sia ben vestita di tuo' vai». / «Se tu mi vesti ben questa fanciulla, / donna, uscirò di culla».

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 54, vol. 1, pag. 406.26: Et se la mollie del morto pregna rimarrà, altri filliuoli non essendovi, et lo fanciullo o vero fanciulla, che die nascere, a luce perverrà...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.86, vol. 2, pag. 270: Esce di mano a lui che la vagheggia / prima che sia, a guisa di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa nulla...

[5] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 172, pag. 266.7: Sapiate che fanciugli e fanciulle nascono neri, ma non così neri com'eglino sono poscia, ché continuamente ogni settimana s'ungono con olio di sosima...

[6] Stat. lucch., 1362, cap. 36, pag. 103.21: E questo non si intenda di quel che si desse a baila, o femina la quale porterà fanciullo o fanciulla a battezare, alla quale sia licito di dare o dar fare in fine in soldi venti di piccioli, o altra cosa in tanta valuta e non più...

[7] Doc. fior., 1364-65, pag. 56.5: a cciò che venisse loro fatto feciono parentado chon Ghucciozzo de' Ricci, e dierono per moglie una fanciulla di cinque anni a Bernardo di Giovanni...

1.1 Ragazza preadolescente o adolescente. Estens. Giovane donna.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 23, pag. 273.9: si ti piacie d'aver moglie; e de' ricevere moglie [[...]] più avaccio una fanciulla, che una donna, però che disse un filosofo: ricevi la garzonetta in tua moglie, advegnia che ella sia vecchia.

[2] Doc. fior., 1279, pag. 239.17: a due figluole di Filippo di messer Paganello da Sa Miniato, libre C in questa condizione: se 'l podere ke fue d' Alberto conte si raquista, del quale io contessa Bietrice ricevetti carta dal detto Filippo, e se le dette fanciulle sono vive in quello tempo, debbiano avere de' detti danari katuna livre cinquanta...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 5, pag. 222.29: se le femmine sono comune, l'uomo non insegna alle fanciulle chi sono ei lor padri, né ai fanciulli quali sono le loro suore...

[4] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 27, pag. 71.7: Àve una fanciulla di XVI anni filgliuola d' uno pisano il quale avea nome Rustichello...

[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 2, pag. 46.18: Una fanciulla fue presentata ad Alexandro, la quale era stata notricata ad veneno, che incontenente dava morte ad chi la vedea.

[6] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 135, pag. 208.4: E quando egli àe fanciulli e fanciulle da maritare, sì gli amoglia insieme, e dàlli onde possano vivere...

[7] Stat. volt., 1348, cap. 38, pag. 55.10: se 'l fanciullo o fanciulla sarà d'età minore di quattordici anni, el possa e debbalo ricevere per novitio senza metterlo a partito...

[8] Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti), pag. 374.27: Item neuna fanciulla o garzonetta, ch'abbia passato lo decimo anno della sua etade, possa portare in capo o in dosso, in casa o fuori di casa, panni o vestimenti increspati o faldati o ripiegati per alcuno modo, poco o molto...

[9] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 59.28: a piè della torre v'era miser Buonaghuida con tutti e' buoni uomini e donne di Siena e fanc[i]ulle e fanc[i]ugli vergini...

[10] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 35.11, pag. 83: Et per la fenestruccia alcuna volta / mi occore agli ochi, alicitivo obiecto, / una fangiula con la coma sciolta, / che mi dà noglia con alcun dilecto; / tal che la mente m'à talor rivolta, / trahendo in altra parte l'intelecto.

- Fanciulla femmina.

[11] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 26, pag. 190.3: imaginaronsi che tra loro sí come fanciulla isconosciutamente Acchille esser potesse; il quale dalla madre sua, essendo i[l] re Pelleo [morto], in forma di fanciulla femmina per sua guardia al detto re fu fuggito...

[12] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 50, col. 2.1: poi ne risolvi a' tuoi bisongni con latte di femina lattante fanciulla femina e opera nelli occhi.

[13] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 53, vol. 1, pag. 677.4: Mentre che llo 'mperadore era a Pietrasanta, per grande maraviglia, e cosa nuova e strana, li fu presentata una fanciulla femina d'età di sette anni, tutta lanuta come una pecora...

[14] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 15, pag. 594.26: gl'uomini si contentavano di vestirsi di picchole spese e simile le donne, allevandosi i loro figluoli, e che nasciendo una fanciulla femina non faciea paura al padre...

1.2 Agg. Di giovane età.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 31, pag. 160.2: tu, ancora fanciulla, in sì fatto abito andare non dovresti.

[2] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 1.11, pag. 661: Poscia, così fanciulla, / se n'anda al loco, ove non luce sole / e 'l ben perduto più che 'l martir dole.

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 3, pag. 84.2: Quando io era fanciulla ci avea uno tiranno grave, lo quale io disiderava di perdere...

[4] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 1, pag. 7.10: da fanciulla essendo notricata nelle delicatezze reali, al tutto rifiutava ogni cosa fanciullesca, e intanto despregiava le cose mondane.

[5] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 49.4: E perchè allotta era molto fanciulla, stette poi tanto Matteo a maritarla, che con essi forse guadagnò la dote le diè...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 2, Sant'Andrea apostolo, vol. 1, pag. 42.3: Io, secondo che voi mi vedete, sono molto fanciulla del tempo, e dal cominciamento de la mia fantilitade sono delicatamente nodrita...

[7] Buccio d'Aldobr., XIV ui.di. (tosc./orviet.), 49, pag. 438: La prima fiata ched io le 'ntrai in casa, / trovai che li pioveva in ogni luogo; / de paglia facea il fuoco, / con diece figlie ognuna più fanciulla; / tutte dicìan: «Del pan dàmene un poco!»

1.2.1 Agg. Priva del giudizio e dell'esperienza propria di una persona matura; ingenua.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 20.15: Ricordivi che noi siamo tutte femine, e non ce n'ha niuna sì fanciulla, che non possa ben conoscere come le femine sien ragionate insieme e senza la provedenza d'alcuno uomo si sappiano regolare.

[2] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 28.1, pag. 831: - Sonetto, no m'aver sí per fanciulla / ch'i' non conosca tuo falso parlare, / ché con lusinghe mi credi lavare / com'io fussi un bambolin di culla.

1.3 Donna in età da marito, nubile.

[1] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 21, pag. 818.3: hacten[us] unde legas». Qui insegna li luoghi. In Roma si vedeano moltissime giovani e di fanciulle e di vedove, e simile puoi trarre dell' altre cittade...

[2] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 22, pag. 182.7: che neuna femina, maritata o fanciulla, di qualunque conditione sia, possa o ardisca o presumisca portare per la cittade di Firenze, in casa o fuori di casa, vestimento alcuno di sciamito...

1.4 Estens. [In combinazione con un'indicazione di appartenenza o provenienza familiare:] figlia.

[1] Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.), 1.10, pag. 208: Non giova che la moglie l'ammonisce: / - Ché non pensi di queste tue fanciulle, / se non che sopra ti pur miri e lisce? / Que' risponde: - Perché non le trastulle? / Torre a' compagni non mi comparisce, / ca rimedir non posso pur le culle.

[2] Doc. fior., 1272-78, pag. 442.17: sono ispese ch'iio foie p(er) Giovanni e p(er) Donato e p(er) le fanciulle di monna Decha e p(er) monna Deche molgle che fue di Baldovino Iachopi.

[3] Doc. prat., 1285-86, pag. 106.3: Diedeci di sua mano, cioè Seglorello Martini, davali p(er) le fa(n)ciule Ducini ser Bonafine p(er) tera, dì XXV di sete(m)bre ne LXXXV, ll. XXX.

[4] Doc. pist., 1300-1, pag. 213.4: Diedi a do(n)na Nuova da Batoni i(n) sua mano, co(n)pero(n)de una gho(n)nella alla fanciulla sua, dì xvj di março, lb. j s. xij d. x.

[5] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 331, pag. 199.9: Fisistarco, il quale fu grandissimo principe, sì avea una nobile e bella figliuola, la quale non avea ancora maritata [[...]] e 'l detto giovane si parò ne la via, e abbracciò e basciò la detta fanciulla di Fisistarco...

1.5 Estens. Lo stesso che amata.

[1] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis I.5, pag. 179: Già il sole al Toro l' uno e l' altro corno / Scaldava, e la fanciulla di Titone / Correa gelata al suo usato soggiorno.

2 Giovane ancella.

[1] Stat. sen., 1305, cap. 47 rubr., pag. 64.6: Che sia ordinata una donna la quale insegni alle fanciulle e a le serviziali del Spedale come se debbiano portare nel suo offizio e servizio lo quale ànno a fare.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 181, vol. 2, pag. 308.24: Et nientemeno le dette poma et frutta, a li detti garzoni o fanciulle si possano da ciascuno senza pena tollere, et possano li detti garzoni et fanciulle essere scardecciati: et le predette cose ogne anno si debiano bandire del mese d'aprile.

[3] Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti), pag. 433.28: debba, per lo debito del suo oficio et per saramento, di notificare in iscrittura [[...]] ogni femina, donna, fanciulla, cameriera, balia, fante et servigiale ch'egli o la sua famigla troveráe portare o avere alcuna cosa delle divietate...