FANCIULLEZZA s.f.

0.1 fanciulezza, fanciulleza, fanciullezza, fanciullezze.

0.2 Da fanciullo.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Novellino, XIII u.v. (fior.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.).

0.7 1 Periodo della vita umana compreso tra l'infanzia e la piena adolescenza. 1.1 Condizione psico-fisica tipicamente associata all'età pre-adulta (dominata dall'ingenuità, dalla leggerezza e dall'inconsapevolezza). 1.2 [Con valore neg.:] atteggiamento o azione guidata da puerilità e immaturità; capriccio (spec. plur.).

0.8 Mariafrancesca Giuliani 07.12.2006.

1 Periodo della vita umana compreso tra l'infanzia e la piena adolescenza.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 49, vol. 1, pag. 131.3: Nella sua fanciullezza cominciò a predicare, e trarli del peccato, e conducerli a penitenza.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 309.6: e li capelli si spanderanno subitamente per tutto il capo li quali tu giuri ch'elli furo canuti da la tua fanciullezza!

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 19, pag. 39.6: Egli avviene delle cupidigie, come dell'ordine, e del processo della vita dell'uomo, che dopo la fanciullezza viene la giovanezza, e dopo la giovinezza la vecchiezza...

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 333.17: ciò ch'io priego per tua salute si è, che mi raccorda nel tempo di mia fanciullezza che Niccol reggeva, tutto il popolo per la sua morte pregava...

[5] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 61.7, pag. 439: per troppo dolore / d'aver perduto en la sua fanciullezza / il caro figlio per troppa bellezza.

- Fig. [Rif. alla sezione iniziale di una partizione cronologica].

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 24, 1-15, pag. 614.24: però volendo l'autor nostro intendere del principio della primavera, dice del giovenett'anno; cioè adolescente; cioè la fanciullezza dell'anno, chiamandolo giovanetto, a differenzia della giovanezza compiuta.

- Meton. [Rif. ad un individuo di giovanissima età].

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 188.19: queste cose fanno alquanto di paura a' giovani; intra [le] quali la fanciulleza de la gente Emilia poteo pigliare corona et ispogliare il nemico. || Cfr. Val. Max., 3, 1, 1: «inter quae gentis Aemiliae pueritia coronam mereri, spolia rapere valuit».

1.1 Condizione psico-fisica tipicamente associata all'età pre-adulta (dominata dall'ingenuità, dalla leggerezza e dall'inconsapevolezza).

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 4, pag. 134.5: Questo suo padre dalla fantilitade sì cominciò e fecelo nodrire intra savi uomini di tempo, sì che anni avea quindici e giamai non avea veduto niuna fanciullezza.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 13.23, pag. 43: Vero è che questa etate / Schusa alquanto la sua fanciullezza; / Ma questo è ver, c'a questo mal l'avezza.

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 9, pag. 414.5: mossi a pietà di me si gittarono a' suoi piedi ginocchioni pregandolo, che perdonasse alla mia fanciullezza, e desse luogo di penitenza al mio errore, e alla mia ignoranza...

[4] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 81, pag. 332.22: Così vuole fare a voi, ponendovi inanzi l'amaritudine del veleno e della molta persecutione, per ingannare la fanciullezza dell'amore tenero sensitivo, acciò che per paura lassiate el latte, el quale latte di gratia seguita doppo el dolce avenimento vostro.

- Estens. [Rif. alla condizione iniziale del ciclo di sviluppo di un qualsiasi ente naturale].

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 14, pag. 243.3: Di questo mese intorno a calen d'ottobre ovver del mese di febbraio si seminan le tubere, di polloni, ovver di noccioli, ovver de' suoi spicchi; la cui tenera fanciullezza si vuole diligentemente nutricare.

1.2 [Con valore neg.:] atteggiamento o azione guidata da puerilità e immaturità; capriccio (spec. plur.).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 21, pag. 261.2: Et quando tu perveirai ad vecchiezza, affatica l'animo tuo più che tu non se' usato, dilungando da te angoscia, pigreza, lusuria, fanciulleza, aiutando anche la terra tua e gli amici tuoi e la gioventudine tua col tuo savere e col tuo consiglio.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 21, pag. 261.18: Et più peccano i vecchi giucando e faciendo le fanciullezze, che se egli peccasero in gioventudine, secondo che Seneca dice: quando più tardi si pecca, tanto più sozzamente si incomincia.

[3] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 153, pag. 190.9: teneallo sì sotto loro, che quanto il gharzone studiò con questi maestri, non fece fanciulezza neuna; et non vedea già mai altre persone che questi suoi maestri, li quali erano tutti vecchi di tenpo.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 163, S. Elisabetta, vol. 3, pag. 1420.16: una fanciulla nutricata in dilicatezza reali spregiare al tutto le fanciullezze, e dare l'etade sua nel servigio di Dio...