0.1 eccedente; f: eccedentissimo.
0.2 V. eccedere.
0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
0.6 N L'es. di Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (3) e passato a TB, e l'es. del Libro delle segrete cose delle donne, cit. a partire da Crusca (4) e passato a GDLI, potrebbero essere falsi del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90 e 73-76.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Che supera o sopravanza qno o qsa. 1.1 Che supera la misura opportuna o adeguata; lo stesso che eccessivo. 1.2 Sost. Ciò che abbonda, o è d'avanzo.
0.8 Fabio Romanini 27.11.2006.
1 Che supera o sopravanza qno o qsa.
[1] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 19, 40-51, pag. 543.24: Non rimanesse in infinito eccesso; cioè non fusse eccedente ogni creatura in infinito...
1.1 Che supera la misura opportuna o adeguata; lo stesso che eccessivo.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 8, pag. 62.14: Dicie alsì di questo prenze Aristotole «Theoponpus moderat», cioè a ddire menomando la potenza, la quale gli parea eccedente e troppo largha...
[2] f Giordano da Pisa, Prediche: Lo perseguitava con malvagia, ed eccedente perfidia. || Crusca (3) s.v. eccedente.
[3] f Libro delle segrete cose delle donne: Appetiscono i rimedj con eccedentissimo desiderio. || Crusca (4) s.v. eccedentissimo.
1.2 Sost. Ciò che abbonda, o è d'avanzo.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 1.2008, pag. 251: offende la virtù visiva / Di luce lo visibile eccedente...