ECCESSO s.m.

0.1 accessi, accesso, acciessi, acciesso, acessi, acesso, aciesso, eccessi, eccesso, ecciessi, ecciesso, ecesse, ecessi, ecesso, eciessi, escessi, escesso, excesse, excessi, excesso, excessu.

0.2 DELI 2 s.v. eccesso (lat. excessum).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Stat. fior., a. 1284; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1280-97; Stat. volt., 1336.

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Lett. venez., 1355 (2).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Doc. orviet., 1351; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344.

0.5 Locuz. e fras. eccesso di mente 3.1; per eccesso 1.1.

0.7 1 Quantità sovrabbondante o esorbitante. 1.1 Locuz. avv. Per eccesso: in misura superiore al necessario. 2 [Dir.] Atto di superare il limite; comportamento disdicevole o immorale; crimine. 3 Atto estremo. 3.1 Locuz. nom. Eccesso di mente: estasi, delirio.

0.8 Fabio Romanini 27.11.2006.

1 Quantità sovrabbondante o esorbitante.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 13 rubr., pag. 139.2: De li accidenti del calore e de lo freddo e de le siccità e de l'umidità e·llo mondo, aveniente secondo l'ecesso, e de le loro cascioni.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 33.16, pag. 118: Amor che non è saio, de prudenza vestito, / no pò veder gli eccessi, però ch'è ensanito; / rompe lege e statuti e onne ordenato rito...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 19.45, vol. 3, pag. 313: «Colui che volse il sesto / a lo stremo del mondo, e dentro ad esso / distinse tanto occulto e manifesto, / non potè suo valor sì fare impresso / in tutto l'universo, che 'l suo verbo / non rimanesse in infinito eccesso.

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 24, 13-27, pag. 491, col. 1.4: Fo la ditta donna delle più belle de Fiorença, e cussí dixe Forese che tra della bontà e la belleça no se pò dare alcuno excesso...

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 25, vol. 1, pag. 198.7: quando [[l'uomo]] vive secondo spirito, è detto Dio, ma quando vive secondo carne, è detto bestia, come prova Boezio. Anzi, che peggio è, per eccesso di malizia è detto demonio...

[6] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 9, par. 7, pag. 48.15: o sse per alqune altre chause la moltitudine, cioè a ddire il popolo, non possa più tale lingnaggio né 'l loro singnoregiamento sostenere, per l'ecciesso della malizia del loro reggiere e covernamento...

1.1 Locuz. avv. Per eccesso: in misura superiore al necessario.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 41: no(n) è dipartito dal peccato chi sé p(er) excesso s'issforsa di vendicare.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 381.2, pag. 234: Vertute èe meço tra la extremitate, / che per deffetto o per excesso vene, / unde Prudença discerne lo bene / fra cossa simplice e dolositate...

2 [Dir.] Atto di superare il limite; comportamento disdicevole o immorale; crimine.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 44, pag. 146.7: giustamente fuggimo la necessità, la quale conforta di fare gli eccessi.

[2] Stat. fior., a. 1284, II, par. 4, pag. 46.24: Et neuno cacciato di questa Compagnia si possa ricevere sança licentia dela Compagnia; et se piace ala Compagnia, sia ricevuto la domenicha nostra dinançi ad tutta la Compagnia, e siagli imposta penitença del' ecesso per lo quale fosse stato cacciato.

[3] Stat. sen., 1280-97, par. 136, pag. 40.9: e se possono invenire che alcuno sia caduto in quello accesso, sia punito secondo la forma del Costoduto.

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 24, pag. 76.14: Ma se dice et trovase per li savii que 'l movemento e 'l processo del regetore dé trapassar la lege communa, specialmente uve se trova sì criminoso excesso...

[5] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 3, pag. 12.17: comandoe lo ree ali baroni suoi che debbiano giudicare quello che ssia ragione da ffare di lei, sì come di femina c'àe conmesso grandissimo acciesso.

[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 237, vol. 1, pag. 194.5: Ma de li maleficî et excessi commessi al tempo del suo predecessore infra sei mesi, [[...]], possa cognoscere et punire.

[7] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 38 rubr., pag. 219.22: Di non cognoscere degli excessi commessi dal MCCCXVIII in dietro.

[8] Stat. volt., 1336, cap. 17, pag. 21.18: et per ogni volta che contrafacesse a pagare alla decta arte, fare condennagioni o abso[lu]tioni contro a quelli et di quelli della decta arte per li maleficij et excessi commessi contro la forma delli statuti di decta arte...

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 2, vol. 2, pag. 155.7: In quistu locu que puttimu nuy altru fari si non laudari la verecondia di quillu seculu in lu quali quilli qui mancavanu di verecondia eranu puniti in cutantu excessu?

[10] Stat. perug., 1342, L. 3 rubr., vol. 2, pag. 10.28: Del facente cadere ad alcuno el capuccio de capo, e de certe altre excesse.

[11] Stat. catan., c. 1344, cap. 5 rubr., pag. 32.20: Di killi ki infamassiru ad altrui e fachissiru alcunu disonestu excessu.

[12] Stat. viterb., c. 1345, pag. 157.12: Et siano scritti p(er) sie le nomora di coloro ke seranno cacciati dela fraternitade e ll' acessi c' ànno comessi...

[13] Doc. orviet., 1351, pag. 66.13: Anco che di niuno excessu co(m)messo nela ciptà e nel (con)tado d'Orvieto da k(a)l(end)e março p(ro)xi(m)o passato en qua i(n)fino al dì dela pace, co(n)cordia o vero trieva fornita i(n)clusive, si possa nè degha p(ro)cedare nè conosciare p(er) niuno officiale dela detta ciptà d'Orvieto...

[14] Lett. venez., 1355 (2), 1, pag. 31.32: E quelli, se in la nostra força vuj porè haver avanti che vuj ve partè de la iurisdicion e destreto de li luogi e luogo là che li diti excessi serà stadi cometudi, volemo che quelli vuj debiè far assignar ali nostri Rectori de li prediti luogi...

[15] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 16, pag. 142.3: Per la qual cosa e per alcuno aitro excesso Martino de Puorto fu appeso per la canna, como se dicerao.

3 Atto estremo.

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 5, pag. 21.7: e parlavano dello eccesso che [[Cristo]] doveva fare in Gerusalem, cioè del grande e smisurato amore che doveva mostrare morendo in croce in Gerusalem.

3.1 Locuz. nom. Eccesso di mente: estasi, delirio.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 55.1: Socrate stava in sì pertinace stato per notte e per die, e per die e per notte, dal somo della luce e levare del sole infino a l'altro levare del sole, immobile, e in quelli medesimi atti e di bocca e d'occhi, in quello medesimo luogo ritto, pensando sì come in uno eccesso di mente e d'animo.

[2] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 28, pag. 156.14: Ed entrando io nel Tempio, e orando, fui rapito in eccesso di mente, e vidi Cristo, e udii la voce sua, e dissemi.

[3] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 425.17: morì uno grande servo di Dio, e abiendo nella sua infermità uno grande eccessodi mente fu domandato, quando ritornò in sé, quello ch'aveva veduto.

[u.r. 29.05.2008]