FANGACCIO s.m.

0.1 fangaccio, fanghaci.

0.2 Da fango.

0.3 Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Lo stesso che fango (con connotazione spregiativa). 2 Sostanza non meglio identificata.

0.8 Fabio Romanini 27.11.2006.

1 Lo stesso che fango (con connotazione spregiativa).

[1] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 258, pag. 116: Le provane se volen colechare / Entro la fossa e aledamare / Di fanghaci de le strade, / Che sono state remondate...

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 7, 115-126, pag. 218.19: Fitti nel limo; cioè in quel fangaccio del palude...

[3] f Pistole di Seneca, XIV: Infino a tanto, che l'huomo gli purga del lor fangaccio, e della lor ruggine. || Crusca (1) s.v. fangaccio.

2 Sostanza non meglio identificata. || In [2] si tratta prob. di un colorante.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 294, col. 2.24: Fangaccio.

[2] x Doc. fior., XIV sm. (2), pag. 55: Fiore di pietra Fangaccio d'azzurro la libra d 3.

[u.r. 03.06.2010]