FANTÀSTICO agg./s.m.

0.1 fantastica, fantastice, fantastiche, fantastichi, fantastici, fantastico, fantasticu.

0.2 Lat. tardo phantasticus (DELI 2 s.v. fantastico).

0.3 x Armannino, Fiorita (01), 1325 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: x Armannino, Fiorita (01), 1325 (tosc.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. virtù fantastica 2.2.

0.7 1 Privo degli attributi della realtà, immaginario; immateriale. 1.1 Dotato di poteri soprannaturali. 2 Relativo a quella parte del cervello che rielabora la memoria con l'immaginazione. 2.1 Ottenuto con la fantasia. 2.2 Locuz. nom. Virtù fantastica: la fantasia, l'immaginazione. 3 Frutto dell'immaginazione (in opposizione alla ragione); frutto dell'inganno e della falsità, fallace. 3.1 Privo di senno, stravagante o matto.

0.8 Fabio Romanini 27.11.2006.

1 Privo degli attributi della realtà, incorporeo; immateriale.

[1] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 26, 1-12, pag. 540, col. 2.4: Corpo fitizio, çoè fantastico.

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di s. Maria Egiziaca, cap. 1, pag. 201.2: Io non sono spirito, ch'abbia preso corpo fantastico, ma sono femmina peccatrice, avvegnaché battezzata, e non abbo in me alcuna opera di maligno spirito».

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), app, proemio c. 10, pag. 599.39: e furono li manicei che dissero che Cristo non ebbe vero corpo ma fantastico...

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 10, pag. 52.6: et chillu focu chi aviano vistu era statu focu fantasticu, ky avia mostratu lu demoniu ky fussj, et non era».

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 127, S. Adriano, vol. 3, pag. 1136.12: Ed entro la mezzanotte il diavolo in forma d'uno nocchiero, con una nave fantastica, apparve a coloro ch'erano con Natalia...

1.1 Dotato di poteri soprannaturali.

[1] x Armannino, Fiorita (01), 1325 (tosc.), p. 30: «Questa Sibilla che mostrò lo inferno ad Enea fu femina fantastica e avea indosso lo spirito maligno...

2 Relativo a quella parte del cervello che rielabora la memoria con l'immaginazione.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 332.29: la parte memoriale, ch' è dal lato di dietro del capo, sta di sotto compressa e carica dall' altre parti del cielabro che vi si rivoltano su; e la parte fantastica, rimanendo vôta, che si rovescia in dietro (e quella offuscata e quasi affogata, e questa vôta e isvanita), riceve fantasie gravi e noiose per l' affanno della parte della memoria, e fa i sogni secondo quella cotale disposizione.

[2] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 350.17: E così è grande varietà de' sogni per le cagioni diverse e dentro e di fuori, e per la isvariata disposizione dell' organo fantastico, dove si riceve la immaginaria apparenza e visione del sogno.

2.1 Ottenuto con la fantasia.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 424.3, pag. 255: Quel viso che la mente mi vageçça / tutta la notte sta [nel] mio conspetto, / cusì sento fantastico delletto / poy che l'irato spirito affaneça, / mostrandomi quasi madonna veça...

2.2 Locuz. nom. Virtù fantastica: la fantasia, l'immaginazione.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 51-60, pag. 45.24: e davanti alla virtù fantastica, la quale il sogno non lega, diverse forme paratemi, avvenne che a me subitamente parve entrare in un dilettevole e bel sentiero...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 73, pag. 111.32: falso veder, parendo una cosa per un' altra vedere: il che avviene per ricevere troppo tosto nella virtù fantastica alcuna forma, nella imaginativa subitamente venuta...

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 24, 19-33, pag. 652.26: Che la mia fantasia; cioè la virtù fantastica di me Dante...

3 Frutto dell'immaginazione (in opposizione alla ragione); frutto dell'inganno e della falsità, fallace.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 7, pag. 63, col. 18.26: Senza la croce la nostra ragione perviene in una fantastica, scura e bestiale extimatione.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 20.31: e dimostrandoli la vanità di questa vita, dimostra, che li suoi beni sono fuggitivi, e fantastici, e faceli dispregiare.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 90, vol. 3, pag. 498.3: per li savi e discreti si disse infino allora che lla detta impresa del tribuno era un'opera fantastica e da poco durare...

[4] Simone Fidati, Regola, a. 1348 (tosc.), pt. I, pag. 230.15: la vocazione di Dio è secondo verità e non è cosa fantastica...

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 94, col. 1.34: E se ancora per maggiore illuminazione da Dio donata, il mescuglio fantastico si parta dallo intelletto, sempre quantunque sia illuminato dal Cielo, ancora comprende Iddio con modo finito e limitato...

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 173.31: Non fu addunca apparencia fantastica, ma fu erruri fantasticu in li disscipuli, et propria figura in lu salvaturi.

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 102, S. Germano, vol. 2, pag. 864.23: Tanti furono i miracoli che, se non fosse andato innanzi la santità, sarebbero creduti fantastichi.

3.1 Privo di senno, stravagante o matto.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 4, pag. 665.18: E però dico così, che molti sono diventati fantastichi per queste cose ed hanno ricevuto grandi inganni.

[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 33, pag. 436.11: questi icismatici alesono uno di loro e il Bavero il fece paperello ed ebe nome frate Piero di Corbaria ma perché fu cosa fantastica, tosto venne meno e il Bavero e il paperello.

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 188.13: Fu tale che lo represe de audacia, tale disse che era fantastico, pazzo.

[4] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 5, pag. 9.17: [11] Item cui mangiassi la carni di lu lupu, non è fantasticu ki ecciandeu [non] li sana beni.

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 84, pag. 191.28: maladetto sia chi mai maritò nessuna femina ad alcuno dipintore, ché siete tutti fantastichi e lunatichi...

- Sost.

[6] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 84, pag. 344.5: La carne delo lupo mangiata sana li fantastici.

3.1.1 Eretico.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 23, pag. 216.8: Maidisse e scommunicao Cola de Rienzi e chi avea frode, appellannolo patarino e fantastico, e annullao onne sio fatto e deoli onne maidizione che potéo.

[u.r. 08.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]