FASCIA s.f.

0.1 fasce, fascia, fascie, fasscia, fasscie, fassa, fasse, fassi, faxia.

0.2 DELI 2 s.v. fascia (lat. fasciam).

0.3 Memoriali bologn., 1279-1300, (1279): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1279); Parafr. Pater noster, XIII sm. (ven.); Stat. venez., c. 1334.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. fascia da piede 1.3; putto da fasce 1.2.1; putto di fascia 1.2.1.

0.7 1 Striscia di tessuto che serve ad avvolgere o a stringere qsa (solitamente una parte del corpo umano o di un animale); benda. 1.1 Benda avvolta attorno al corpo umano per medicazione (anche plur.). 1.2 Benda avvolta attorno al corpo dei bambini neonati (anche plur.). 1.3 Locuz. nom. Fascia da piede: benda usata per coprire i piedi entro le calzature. 1.4 Estens. Sponda del fiume. 1.5 Estens. Involucro. 1.6 Fig. Impedimento, pastoia. 2 Alone luminoso. 3 Gruppo sociale.

0.8 Fabio Romanini 27.11.2006.

1 Striscia di tessuto o d'altro materiale che serve ad avvolgere o a stringere qsa (solitamente una parte del corpo umano o di un animale); benda.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 59, pag. 294.14: Le fasce sono morbide, non fanno grande asprezza, ma pur elle legano e non lasciano partire che ssi sia, pur quando e' ti tiene legato.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 320.8: Alle alte spalle si è convenevole sottili vestimenta, chiamate 'aneletide', e intorno de lo stretto petto fa' che vada una fascia...

[3] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 183, pag. 377, col. 1: Quando foro queste cose / cotanto abominose, / santa Catarina, / vergene pura e fina, / avea dece et octo anni, / vestuta fascie et panni.

[4] x Doc. pist., 1339 (2), pag. 169: cordelle e fascie per la mula e noci s. 1 d. 2.

[5] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 311.7: hec fascia, scie, la fascia.

[6] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 127.8: Hoc ventrale id est la fasscia.

1.1 Benda avvolta attorno al corpo umano per medicazione (anche plur.).

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 6, vol. 1, pag. 179.18: incontinenti que issu se nde vitti spaciu, strazzausi la plaga et li fassi tutti et cu la sua constanti dextra trassi lu spiritu...

[2] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 23, pag. 104.12: Ed in tutte queste piaghe non ebbe nè unguento, nè fascia, nè medicina, nè medico...

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 156, pag. 373.21: e volendo fare pure una bella cura, fece quasi una poltiglia da cavalli, e stracciate pezze e fatte fasce e lenze, impiastrò la mano e 'l braccio della fanciulla...

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 148, pag. 286.13: et poi ch(e) so' b(e)n cotte sufficie(n)teme(n)te ponase ad lu loco d(e) la v(er)ga c'una fascia lo(n)g(n)a et lata et leghecese calle et la d(ic)ta fascia se leghe sup(ra) lu do(r)so d(e) lu c.

1.1.1 Plur. Bende funebri.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.111, vol. 1, pag. 412: erba né biado in sua vita [[la fenice]] non pasce, / ma sol d'incenso lagrime e d'amomo, / e nardo e mirra son l'ultime fasce.

[2] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 136, pag. 315.6: E incontanente ne fu fuori quegli ch' era stato morto, legate le mani e i piedi colle fascie, e la faccia sua era legata col sudario.

1.2 Benda avvolta attorno al corpo dei bambini neonati (anche plur.).

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1279) 1.26, pag. 3: Nobis debita nostra tu relasa, / per toa merzé, ch'avemo defin la fassa.

[2] Parafr. Pater noster, XIII sm. (ven.), 26, pag. 175: Et dimite nostre offensioni / per fe', per overe e per confisioni. / Nobis debita nostra tu relassa / per toa merçé, c' avemo defin la fassa.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 2.71, pag. 8: Accurrite, accurrite, gente, co non venite? / Vita etterna vedite co la fascia legata.

[4] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 95.5, pag. 213: e le mie fasce si fûr d'un lenzuolo, / che volgarment' ha nome ricadia...

[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 17, pag. 140.6: E lo figliuolo non sarebbe abbisognato di fascie, come oggi, e non sarebbe nato con pianto.

[6] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 3, pag. 260.25: [9] E quando lo fantino ebbe lactato e scicte di fascia, e elli lo mise in del palasso e stabilì serventi e maestri per lui servire e amaestrare...

[7] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 105v, pag. 60.7: Fassis, ssis... faxia infancium.

[8] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 215.4, pag. 362: per ricuprire 'l dolce figliuol mio / nulla cosa ebbi, fascia né mantello.

1.2.1 Locuz. nom. Putto da fasce, di fascia: bambino neonato.

[1] x Gramm. lat.-it., XIII ex. (ver.), pag. 517: he fasimie, -arum, le chançone che se chanta a li puti de fassa.

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 155.5: Ma quand'io penso a 'sti putti da fasse...

1.3 Locuz. nom. Fascia da piede: benda usata per coprire i piedi entro le calzature.

[1] Stat. venez., c. 1334, cap. 46, pag. 385.7: Ancora, che çaschauna varnaça varota debia fir fatta et esser de tiere VII et pançe CXII, et fassa da pe' sia de pançe XII et spallar de pançe IIII...

1.4 Estens. Sponda del fiume.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 6.10, pag. 199: E vidi uscir la Magra de le fasce / del giogo d'Apennin ruvido e torbo, / che de l'acque di Luni par si pasce.

1.5 Estens. Involucro.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.37, vol. 2, pag. 264: Allora incominciai: «Con quella fascia / che la morte dissolve men vo suso, / e venni qui per l'infernale ambascia.

1.6 Fig. Impedimento, pastoia.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 59, pag. 295.1: Così è: queste fasce morbide sono anche i mali diletti del mondo.

2 Alone luminoso.

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 22, 52-60, pag. 611.9: In questi tre ternari lo nostro autore finge com'elli dimandò santo Benedetto s'elli lo poteva vedere nella sua formale essenzia, senza la fascia dell'ardore e de la fiamma...

3 Gruppo sociale.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 28, pag. 491.7: Non essere oggi tante fasce di maestrati del popolo romano, quante davanti da sè potrebbe portare Annibale prese nell' uccisioni degli imperadori.