CHETANZA s.f.

0.1 chetanza, chetanze, ketanza.

0.2 Fr. ant. quittance, contaminato con cheto, chetare (Cella, Gallicismi, p. 516).

0.3 Doc. prat., 1288-90: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. prat., 1288-90; <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>.

0.5 Locuz. e fras. carta di chetanza 1; lettera di chetanza 1.

0.7 1 [Econ./comm.] Cancellazione ufficiale di un debito (per rinuncia da parte del creditore o estinzione da parte del debitore; anche fine e chetanza). 1.1 [Econ./comm.] Documento avente valore legale che attesta l'avvenuto pagamento di un debito. 1.2 Estens. [In contesti relig.:] cancellazione di mancanze (che richiederebbero l'espiazione ed una riabilitazione morale), assoluzione (dai peccati). 2 Stato di calma, assenza di agitazione e disordine.

0.8 Elisa Guadagnini 22.06.2006.

1 [Econ./comm.] Cancellazione ufficiale di un debito (per rinuncia da parte del creditore o estinzione da parte del debitore; anche fine e chetanza).

[1] Libro segreto sesto, 1335-43 (fior.), [1338], pag. 257.29: e die 6 di maggio sopradetto anno 1338 la sopradetta madonna Lagia fece fine e chetanza a' sopradetti Piero, Simone, Scholaio e Angnolo sopradetti de la sopradetta dota e lasci a llei fatti per lo sopradetto Gherardo, onde de la chetanza è charta fatta per mano di ser Michele Boschi sopradetto inbreviata detto dì.

[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1345], pag. 166.7: I detti danari sono per fior. 180 d'oro che 'l detto Neri paghò per lo detto a Bartolo di Cione del Chane a ccui egli era mallevadore per lo detto Piero, e paghogli per Neri Ugho di Guccio da Panzano e Filippo di Bartolo di Canbino Candegli de' danari del detto Neri, e i detti n'aveano azione sopra 'l detto Piero della quale gli feciono fine e chetanza per mano di ser Guido Gilii notaio per carta fatta dì 5 di febraio 1346...

- Locuz. nom. Carta, lettera di chetanza: documento avente valore legale che attesta l'avvenuto pagamento di un debito.

[3] Doc. tosc., 1263-1326, [1304], pag. 271.23: Carta di chetanza di certa quantità di danari che ne fece Azzolino et Neri filgliuoli che furo di Neri Piccholino de li Uberti.

[4] Doc. fior., 1348-50, pag. 95.3: E deono dare, dì [...] d'aprile CCCXLVIIII, fior. due d'oro, i quali ricevettono in Napoli, da Francescho Giovanni, per altri fior. due d'oro che Bruno di Vanni e compagni nostri di Vignone n'aveano paghati per più lettere di chetanze per lo detto Francescho.

1.1 [Econ./comm.] Documento avente valore legale che attesta l'avvenuto pagamento di un debito.

[1] Doc. prat., 1288-90, pag. 166.25: Ricordanza k' io paghai a Pa(rigi) a mes(er) Etaccia di Belm(er)cieri p(er) suoi ghagi alla Tusanti otta(n)ta otto, lb. CC tor.. No(n) n' avemo la keta(n)za; dene rispondere Biccio e Musciatto p(er) lui, ke lli mi fecero paghare, ké ssi p(er)deo la keta(n)za.

[2] Doc. fior., 1311-13, pag. 106.10: Anne dato, dì 30 di novenbre anno decto, fior. dumilia d' oro, recò Pepo. Anone chetanza da Pepo, sì come procuratore di Bettino.

1.2 Estens. [In contesti relig.:] cancellazione di mancanze (che richiederebbero l'espiazione ed una riabilitazione morale), assoluzione (dai peccati).

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 12.41: E però il nostro buono maestro Iesù Cristo c'insegna qui a domandare perdono, e chetanza quando noi preghiamo nostro buon padre, ch'è dolce, e di buona aiere per perdonare, e largo e cortese per donare, che elli ne perdoni i nostri misfatti.

2 Stato di calma, assenza di agitazione e disordine.

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 50.32, pag. 573: Dotto marino fuge tempestanza / e[d] attende chetanza...

[u.r. 16.03.2009]