CHETARE v.

0.1 ccheto, cheta, chetai, chetano, chetar, chetare, chetaro, chetarono, chetarsi, chetase, chetata, chetate, chetati, chetato, chete, cheterà , cheterò, cheti, cheto, chetò, chetoe, chetossi, chetta, chetto, chieta, chieti, chieto.

0.2 Lat. tardo quietare (DELI 2 s.v. cheto).

0.3 Doc. fior., 1281-97: 2.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1281-97; Palamedés pis., c. 1300; Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).

0.7 1 Far cessare o mitigare (il turbamento, l'agitazione, il dolore o la loro manifestazione); anche pron. 1.1 Placare preoccupazioni, fastidi o mali (raggiungendo uno stato di appagamento e soddisfazione); anche pron. 1.2 Reprimere (un atto o un atteggiamento ostile o violento), sedare (un tumulto o un riottoso). 1.3 Far cessare (qsa percepibile con l'udito). 2 [Econ./comm.] Cancellare ufficialmente un debito (per il versamento di una det. somma di denaro da parte del debitore o per la rinuncia alla riscossione da parte del creditore). 2.1 [Econ./comm.] Liberare qno da un debito. 2.2 Estens. Risparmiare (a qno) qsa che si sarebbe in diritto di imporre o di pretendere (e che risulterebbe gravoso). 2.3 Assegnare (privandosene) qsa al legittimo possesso o alla possibile fruizione di qno. 3 Soddisfare pienamente, appagare. 3.1 Far contento, ridurre senza altro da dire.

0.8 Elisa Guadagnini 01.06.2006.

1 Far cessare o mitigare (il turbamento, l'agitazione, il dolore o la loro manifestazione); anche pron.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 8, cap. 3, par. 2.46, pag. 258: Poi, vegiendo alfin suo volere, / Chetarono il pianto, e dieronsi a passare / Di ciò, che non poteano altro fare.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 67, pag. 642.13: Ma Biancifiore, vedendo Filocolo, chetò alquanto l' ardente disio, sperando che tosto con li loro si rivedrebbono.

[3] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 118.6, pag. 338: per gran dolor suo pianto non si cheta.

- Pron. [Con rif. ad un fenomeno atmosferico o meteorologico:] diminuire d'intensità (fino a scomparire), placarsi.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 1, pag. 102.18: la bonaccia racqueta il mare, e li venti si chetano...

1.1 Placare preoccupazioni, fastidi o mali (raggiungendo uno stato di appagamento e soddisfazione); anche pron.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 31, vol. 3, pag. 331.9: Se tu se' contenente, attendi infino a tanto che tu sia chetato e contento di te medesimo; chè quegli ch'è contento di sè, egli è sofficiente, egli è nato con le ricchezze.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 14, pag. 139.6: Tutte scienze chiama regine e drude e ancille; e questa chiama colomba, perché è sanza macula di lite, e questa chiama perfetta perché perfettamente ne fa il vero vedere nel quale si cheta l'anima nostra.

1.2 Reprimere (un atto o un atteggiamento ostile o violento), sedare (un tumulto o un riottoso).

[1] Doc. fior., 1364 (2), Lett. di N. Buondelmonti, 3, pag. 67.2: a levare del campo, stamane, i villani n' ucisero due: di che grande pena m' è suta a rinfrenagli; e diceano: Firenze non ci fa atenere i patti, et noi no gli terreno loro. Pure gli chetai con faticha, dicendo: aspettate la risposta della lettera mandò il Capitano a' Priori.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 29, pag. 64.22: Ma chetato il tumulto, domandando da quelli che seguivano che fosse co' Romani fatto, chiaramente apparve quello che era.

1.3 Far cessare (qsa percepibile con l'udito).

[1] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 13.5: Vene la nona vivanda; e per tramessa fu udito un cantare di cherici [[...]] Chetato il canto e levata l'ultima vivanda, venono le frutta di diverse maniere...

2 [Econ./comm.] Cancellare ufficialmente un debito (per il versamento di una det. somma di denaro da parte del debitore o per la rinuncia alla riscossione da parte del creditore).

[1] Doc. fior., 1281-97, pag. 519.27: Ricordanza che Andrea e Chorso frattelli f. di meser Ducco delgli Adimari m' ànno fatto una charta di lb. cento cinquanta in fio. dies XIIJ uscente febraio ne l' LXXXIIJ, e fecela ser Cone f. Baldovini dal Bangno; e questa charta mi fecero per la promesione de le cento lb. a fio. ch' io promisi per loro a frate Antonio loro frattello. Danamo questa ricordanza peroe che si chetoe questo fatto.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 67.30: Lo terzo ramo si è [[...]] di perdonare, e di chetare, e fine fare del debito quando il povero nol puote pagare.

2.1 [Econ./comm.] Liberare qno da un debito.

[1] Doc. fior., 1306-25, pag. 87.28: MCCCVIIJ. Dino *** di s(er) Cienni, p(o)p(o)lo San Filicie, (e) *** Battaglieri, p(o)p(o)lo Sa(n) Pier Gatolino, ci deono dare, i· k. agosto CCCVIIIJ, di pi(c)cioli, (*) p(er) rimanenza di pagamento d'una casa che vendemo loro, [[...]] (e) ris(er)viamo a (n)noi la giuridizio(ne) dela casa i(n)fino ke ci abiaro pagato, lb. XXIIJ. À(n)none dato i detti, dì X d'agosto CCCVIIIJ, p., (*), ebeli Albizo cont(anti) i(n) sua mano, (e) diè parola a s(er) Giuntino che li ne chetase, lb. XXIIJ.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 28, pag. 63.22: Egli è tempo di far fine, s'io mi cheto da te pagandoti.

2.2 Estens. Risparmiare (a qno) qsa che si sarebbe in diritto di imporre o di pretendere (e che risulterebbe gravoso).

[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 22, pag. 29.4: - Signor cavalieri, tanto sapete dire ch'io non so ogiumai che rispondere; et però io vo dò cumiato che ve ne andiate voi e vostra donzella in qual parte voi volete: ché io vo chetto oramai tutte bataglie. -

2.3 Assegnare (privandosene) qsa al legittimo possesso o alla possibile fruizione di qno.

[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 61, pag. 692.9: La festa fue grande, le donne vennero, i Romani le presero; onde li Sabini vennero ad asedio di Roma e ivi fuoro tagliati per la mag[g]ior parte, e però si dice che le loro dote fue il sangue de' mariti e de' padri e de' parenti. Quelli che rimasero fecero pace e chetaro a' Romani le donne...

3 Soddisfare pienamente, appagare.

[1] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 395, pag. 507: Chi 'l cheta [[scil. Amore]] com'e' dee, / S'achita ciò ch'e' dee.

[2] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 14, pag. 253.17: E guarda perversissima condizione c' hanno in sé le ricchezze, che, quantunque n' abbi molte ragunate, non chetano l' animo dell' uomo già mai, ma il mettono in maggiore cura e sollicitudine accendendo sempre il suo appetito...

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 17, 124-132, pag. 408.35: Nel qual; cioè bene, si cheti l'anima; cioè si contenti l'anima...

3.1 Far contento, ridurre senza altro da dire.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 36, pag. 81.13: Alla fine io ti cheterò a una parola. Il piccolo fanciullo, e l'uomo pazzo non temono la morte. || Cfr. Sen., Ep., IV, 36, 12: «Denique finem faciam, si hoc unum adiecero...».

[u.r. 26.10.2020]