0.1 ccheto, cheta, chete, cheti, chetissimi, chetissimo, cheto, chetta, chieta, chieti, chieto.
0.2 Lat. quietus (DELI 2 s.v. cheto).
0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lett. pist., 1320-22; Simintendi, a. 1333 (prat.); x Luporo da Lucca, XIV pm. (lucch.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Tristano Veneto, XIV; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
0.5 Locuz. e fras. a cheto 2; andare cheto 2; cheto cheto 2.3; cheto come fantino che poppa latte 2.3; cheto come le botti 2.3; cheto come olio 2; di cheto 2; di cheto e di patto 2; di cheto e di piano 2; non cheto 2; rimanere in cheto 2; tenere cheto 2.3.1.
0.7 1 Che non si muove (di moto spontaneo né indotto), che mantiene immutati nel tempo il proprio stato o la propria posizione. 1.1 Che non si produce in movimenti impetuosi, scomposti o improvvisi. 2 Non turbato da conflitti, fastidi o mali; sereno, tranquillo. 2.1 Avv. 2.2 [Detto del tempo:] non perturbato, sereno. Fig. Non turbato da guerre o dissidi. 2.3 Che non fa rumore; che sta in silenzio. 3 [Econ./comm.] Non gravato da un debito o un obbligo di natura commerciale. 3.1 [Detto di una persona:] privo di debiti (anche fig.). Essere cheto da qno: non dovere nulla a qno, aver assolto i propri obblighi nei confronti di qno. 3.2 Estens. Immune (da un peccato, una colpa). 4 [Econ./comm.] Risarcito (di un credito).4.1 Pienamente soddisfatto, appagato.
0.8 Elisa Guadagnini 22.06.2006.
1 Che non si muove (di moto spontaneo né indotto), che mantiene immutati nel tempo il proprio stato o la propria posizione.
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 46, pag. 156.11: E quando l'uomo li vuole incaricare, elli [[scil. cammelli]] si coricano in terra, e stanno cheti e soavi, infino a tanto che sono caricati...
[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 7, pag. 175.19: pesci di stangno che dimora cheto e che l'uomo purgha di due ani o di tre una volta, que' sono sopra tutti gli altri più malvagi e non sono utili a usare a natura d'uomo.
1.1 Che non si produce in movimenti impetuosi, scomposti o improvvisi.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 79.1: 'l parliere [[...]] dee in fatto di pace avere umile advenimento del corpo, la ciera amorevole, la voce soave, la parola paceffica, le mani chete; e 'l suo cavallo dee essere chetissimo e pieno di tanta posa e sì guernito di soavitade che sopr' a llui non si muova un sol pelo, ma elli medesimo paia factore della pace.
[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 41.11, pag. 141: Ad uno altar dinanzi, in ginocchione [[...]] Stare vidi colei [[...]] E riverente più ch'angel di cielo, / Co la statura dolcissima e cheta, / Poi si rizzò...
1.1.1 [Detto del mare o di corsi d'acqua:] debolmente agitato dal moto ondoso.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 6, pag. 280.2: lo sole luce ali riei peccatori, et ali ladroni di mare li mari sono aperti et cheti.
[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 173.20: Concedanmi gli Dii tempo di potere nuotare. [[...]] Steano pur l' acque chete, sicch' io le possa fendere col mio corpo.
[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 240, pag. 208.32: Et Tristan se mete atanto in via intro lui et la soa conpagnia, perché eli vete che lo mar era chieto e lo vento bon per andar in Cornovagia.
2 Non turbato da conflitti, fastidi o mali; sereno, tranquillo.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 1, pag. 200.1: dèi richierere tei medesmo et da tei medesmo se tu sè in cheto animo et in piano, uvero in ira, uvero pertorbagione d'animo, imperò che, se lo tuo animo è torbato, di parlare ti dèi astenere...
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 39, vol. 1, pag. 182.11: Marcio cavalcò a Circeo, e in prima caccionne i Romani che qui abitavano, e assegnò la città libera e cheta ai Volsci.
[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 27, pag. 101.6: Ovvi assai compassione delle fadighe che so che avete, mo per rispetto del santo fine di ogni cosa so contento. Pregovi che siate valente e state cheta e più fervente che mai...
- Locuz. avv. A, di cheto; di cheto e di patto / di piano: senza contrasti né opposizioni, pacificamente.
[4] Novellino, XIII u.v. (fior.), 41, pag. 220.3: Messer Polo Traversaro fu di Romagna, e fu lo più nobile uomo di tutta Romagna, e quasi tutta Romagna signoreggiava a cheto.
[5] x Luporo da Lucca, XIV pm. (lucch.): Il qual direbbe, di cheto e di patto, / apertamente: - Volumus: voglio io / che la dispensa a Lupòro sia fatto.-
[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 41, vol. 1, pag. 78.20: si partì di là ordinatamente colle schiere fatte, e dirizzossi verso la città di Foggia [[...]] e in quella, ch'era sanza guardia e sanza sospetto, s'entrò di cheto, sanza trovare alcun riparo.
[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 75, terz. 25, vol. 4, pag. 4: Nel detto tempo fe Sangimignano, / e Volterra, per non essere offesi, / triegua col Baver di cheto, e di piano, / perchè non cavalcasse in lor paesi...
- Fras. Andare cheto: svolgersi senza intoppi e facilmente.
[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 214, pag. 555.24: e fatto ragionamento con due contadini [[...]] si puosono di volere furare il detto porco; e una notte, salito il gentiluomo su una sua ronzina, s'avviò con detti contadini per fare la faccenda; e giunti con l'esca e con argomenti, perché la cosa andasse cheta, il trassono del porcile...
- [Detto di una 'questione':] fras. Rimanere in cheto: restare come non posta, o non degna di risposta. || Att. unica nel corpus.
[9] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 150.9, pag. 815: però che nell' alta signoria / d' Amor bon servo non si stancò anco, [[...]] rispondo ch' obriar d' Amor non sia. / Però vostra quistion rimane in cheto, / ché, secondo d' Amor alma devota, / la vostra non cognosce il suo pianeto.
- Locuz. agg. Non cheto.
[10] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 10, par. 4, pag. 467.5: Quando per la turbazione recente lo infermo animo anche è non cheto, bisogna maestrevole disfingimento infino a tanto che, inserenato lo nugolo della mente, l'animo posato riceva le parole del dolce ammonitore.
- Fras. Cheto come olio.
[11] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 48, pag. 106.32: E colui cheto com' olio, e lascia dire Lapaccio quantunche vuole...
[1] Stat. pis., 1304, cap. 11, pag. 661.25: Et ordiniamo che tutti li huomini e le persone vengnenti in della corte dell'arte della Lana, pacifice e cheto et honestamente adimandando et rispondendo ai loro e contra li loro aversarii, sensa grida et sensa alcuna villania ut ingiulia.
2.2 [Detto del tempo:] non perturbato, sereno. Fig. Non turbato da guerre o dissidi.
[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 5, ch., pag. 220.15: 'l vapore dell'una e de l'altra [[scil. la brina e la rugiada]] non si leva quando trae vento, ma quando il tempo è cheto e sereno...
[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.384, pag. 186: l'altrèr parea resonar l'universo, / come se guerra fosse tutto in tondo / e dentro da l'Italia e per traverso; / ora par esser fatto per decreto / che 'l tempo torni pacifico e chieto».
2.3 Che non fa rumore; che sta in silenzio.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 7, pag. 294.34: Ma le paraule deli parladori tacito et cheto te le dèi udire, et etiandio da loro imparare.
[2] Lett. pist., 1320-22, 1, pag. 34.11: Sappi che lo procurator dello Vescovo avea mostrato a messer Iohanni, che lo Comune non ci facea piue, et che rapresentato lo processo non ci si farebbe piue cavelle; sìe che elli volea provedere lui grossa mente, et elli facesse pure tanto che si stesse cheto, et non dicesse né bene né male per lui allo Papa, sìe ch'elli vi diede orecchi, credendo che per lo Comune non ci si facesse piue ora.
[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 14.13: Giove [[...]], poi che con la voce e co la mano costrinse i mormorii, tutti stettero cheti.
[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 18, 70-81, pag. 523.27: e taceansi; cioè e stavano cheti.
[5] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 129.16: quando l' una compagnia cantava e l'altra stava cheta, e quando l'una aveva cantato, e l'altra rispondeva quel verso medesimo...
- Cheto cheto.
[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 84, pag. 187.22: e la donna, senza aprire finestra o rispondere, cheta cheta va a uno piccolo finestrino, o buco che non si serrava, per vedere chi fosse...
- Cheto come fantino che poppa latte.
[7] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 118.4, pag. 434: Iesù, di sapïenza e virtù vaso, / disparve allora, sì come 'l Vangel tratta; / ciascun meravigliando fu rimaso, / cheti come fantin che poppa latta.
- Cheto come le botti (?).
[8] Giannozzo Sacchetti (ed. Sacchetti), a. 1379 (fior.), Mentr'io d'amor pensava.111, pag. 90: «O buona gente, / non vi partite dalle vostre schiere. [[...]] «Cheti come le botti, - niun si parti. / Tra voi verranno isparti / e morti fien che non se n'avvedranno.
- Sost. [Come personificazione].
[9] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 38.110, pag. 133: Poi la richiesi, quale 'l nome suo. / La Temperanza è 'l mio, non so del tuo, / Rispuose questa; e meco vien Discreto, / Sobrio, Diçuno e Cheto, / Afflittocorpo, il Disprisiatomondo, / Moralitate; e più non ti rispondo.
2.3.1 Estens. Che non manifesta la propria esistenza, nascosto o occultato.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 6, 64-76, pag. 189, col. 2.12: la guelfa parte caçarà la ghibellina [[...]] doppo questa caçada per tre soli, çoè per tre cercolazioni de sole, cun la forza de Deo, quella che ora sta cheta l'altra sormontarà e per lungo tempo tignirà la segnoría.
[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 55.3: e veggendo lui, fue ammaestrata della pena ch'ella volea fare sostenere al padre: e guardantelo con crudeli occhi, disse: ahi! come tu se' simigliante al tuo padre! E non dicendo più, s'apparecchia di fare lo tristo peccato; e accendesi nella cheta ira.
[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 18, pag. 282.38: L'occhio del cancro apiccicato a collo di colui che àne male neli occhi, farae istare incontanente cheto lo dolore.
[4] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 4, 77.8, pag. 377.4: [cheta]: cioè nascosta.
- Fras. Tenere cheto: non rendere noto, nascondere.
[5] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 467, pag. 130: Ma voglioti qui dire un secreto, / E chi nol sa, e chi ten cheto: / Ogni arboro che voi aledamare / Ledame schietto mai non li dare...
3 [Econ./comm.] Non gravato da un debito o un obbligo di natura commerciale.
[1] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 17, pag. 343.19: i Consoli [[...]] ogni altre cose faccendo che per salute di quelle Opere e magioni vedranno che sia convenevole, acciò che le dette Opere e magioni libere e chete rimangano nella guardia e difensione de' Consoli e dell'Arte di Calimala.
[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 89.8: se al venditore non piacesse da tenerlo [[scil. il mercato]] allo comperatore sì gli rende il caparro ch'avesse ricevuto dal detto comperatore doppio, cioè che se avesse ricevuto uno fiorino d'oro per caparro gliene rende due ed è cheto il mercato, che non si possono adomandare nulla insieme...
3.1 [Detto di una persona:] privo di debiti (anche fig.). Essere cheto da qno: non dovere nulla a qno, aver assolto i propri obblighi nei confronti di qno.
[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 23, pag. 50.15: Egli è oggimai tempo d'essere cheto da te, di ciò, ch'i' ti debbo in questa pistola, e però i' ti racconterò una parola d'Epicuro...
3.2 Estens. Immune (da un peccato, una colpa).
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 53.1: Così si dee l'uomo confessare delli oltraggi che l'uomo fa in robe, o in calzamento [[...]] Di questo peccato non sono chete le grandi donne...
4 [Econ./comm.] Risarcito (di un credito).
[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.258, pag. 183: Fiorença prenda Arezzo mantenente, / e doni ala compagna tal moneta / ch'ela se tegna contentata e chieta».
4.1 Pienamente soddisfatto, appagato.
[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 20.243, pag. 143: Conviense a questo meo nato secondo / per la venuta sua far festa leta, / et tu epulare et startene giocondo; / poi che il non è perito, non me veta / che il non sia ritornato la fortuna, / per che mea vita sempre farò cheta -".
[u.r. 26.03.2024]