CHITANZA s.f.

0.1 chitanta, chitanza, chitanze, chitanzza, chitaza, chittanza, chuitaza, guittanza, quictanza, quinzanza, quitança, quitançe, quitanza, quitanze, quitaza, quittança, quittançe, quittantia, quittanza, quittanze; a: quittansa.

0.2 Fr. ant. quittance (Cella, Gallicismi, p. 516).

0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1269; a Lett. lucch., 1301 (3); Libro giallo, 1321-23 (fior.); Poes. an. pis., XIV.

In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.).

0.5 Locuz. e fras. carta di chitanza 1, 2; lettera di chitanza 1.

0.7 1 [Econ./comm.] Cancellazione di un debito (per rinuncia da parte del creditore o estinzione da parte del debitore); il documento avente valore legale che attesta tale atto (anche fine e chitanza). 1.1 Giocar a gesta e a chitanza: senza soldi. 1.2 Estens. L'essere sollevato da un obbligo o un impegno. 2 [Dir.] Proscioglimento da un'accusa e dichiarazione ufficiale di innocenza.

0.8 Elisa Guadagnini 28.06.2006.

1 [Econ./comm.] Cancellazione di un debito (per rinuncia da parte del creditore o estinzione da parte del debitore); il documento avente valore legale che attesta tale atto (anche fine e chitanza).

[1] Lett. sen., 1269, pag. 420.8: L' abadie del'ordine di Ciestele de· reame di Francia sì àno paghato in q(ue)sta fiera p(er) d(omi)no rey Charlo trenta milia l. di p(ro)v., [[...]] (e) tuti i deti d. sì àno in achomanda, salvo se fano venire una quitança da· re Charlo q(ue) se ne tenia a paghato q(ue) lo sieno largiti, (e) se no sì lo lo (chon)verebe rendare indietro.

[2] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta 8 rubr., pag. 323.7: Ch'el camarlengo si faccia fare quittanza de li pagamenti che fa.

[3] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 52.5: E questo dì medesimo Piero Velluti e Baroccho Durante prochuratore di Vanni de(l) Rosso feciero fine e chitanza al sopradetto Benintendi ricievente i(n) nome del sopradetto Giraldo e di più altri uomini obichati cho llui d'una carta di fior. 70 d'oro la quale dicieva in messer Niccholò e in Vanni de(l) Rosso, e 'l detto Baroccho gli fecie chitanza d'una carta di fior. 29 d'oro la qual carta diciea in Vanni de(l) Rosso proprio, fatta per mano di ser Giovanni Chanbi notaio di Firenze questo dì.

[4] Doc. fior., 1348-50, pag. 47.40: E da llui prendemmo, questo dì, fine e chitanza sì come procuratore di messer Bindo sopradetto, di fior. DCC d'oro...

[5] a Stat. lucch., 1376, L. 1, cap. 2, pag. 13.11: Et quanto del dicto salario satisfacto fusse sia tenuto et debia di quinde carta di confessione di quello et quittansa fare prima che si parta dalla città di Lucha per mano del notaio della dicta corte...

- Locuz. nom. Carta, lettera di chitanza: documento avente valore legale che attesta l'avvenuto pagamento di un debito.

[6] Doc. sen., 1277-82, pag. 443.15: Ancho XVIIII sol. nel dì ne la charta del devito de le quatro ciento lib. di Nadino et in due charte di quitanza che ricievemmo da llui et da la mollie i quali denari demmo a sere Manouello quatordici sol. et cinque sol. a ssere Gualterotto.

[7] a Lett. lucch., 1301 (3), 3, pag. 129.15: (e) fatto ce (n)d'àe ca(r)ta di quitta(n)sa di coe no potesse addima(n)dare, la qual(e) carta v'avemo ma(n)data gra(n) pessa co(n) tutto q(ue)llo coi(n)to face(m)mo co(n) llui...

1.1 Giocar a gesta e a chitanza: senza soldi. || Cfr. gesta.

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 3.75, pag. 594: Enoiar me fai [[...]] çogar a gesta et a quitança...

1.2 Estens. L'essere sollevato da un obbligo o un impegno.

[1] Poes. an. pis., XIV, 163, pag. 11: E poi vorrei, o signor mio cortese, / acque correnti, laghi e grossi istagni, / e vertudiosi bagni / sopra della montagna dilettosa. / Po' ti lascerò in posa! / Ma se tu vuo' guittanza, / faràmi perdonanza / se io avessi fatto / o [avessi] detto mai nessun baratto, / ch' io son di tal credenza / che giammai penitenza / non ebbe meco pace.

2 [Dir.] Proscioglimento da un'accusa e dichiarazione ufficiale di innocenza.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 3 rubr., pag. 47.5: Come il senato diede a Cesare il termine di tre giorni per rendere ragione del consolato; e come Cesare se ne partì di Roma, e vi ritornò poi, e rese la sua ragione, e n'ebbe quitanza.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 541, pag. 557.9: Sì vi dicho che' si mise in molta gran pena come Palamides avesse pace di questo fatto: elli fece tanto e tanto procacciò, ch'egli ebbe pace e quittanza da tutti li baroni dell'oste, senza dimoro.

- Locuz. nom. Carta di chitanza.

[3] Stat. sen., 1343 (2), L. 2, pag. 118.7: Et se essi richiesti overo alcuno di loro, allora fussero fuore de la giurisdizione di Siena et de la loro assentia si faccia piena fede a' consoli per fede degne persone, ordinare debbano e' consoli et dare certo termine a colui che allegarà la assentia, considera[ta] la longitudine del luogo che vengano per sè overo per persona legittima a vedere et ricievare la predetta ragione; la qual cosa se non farà, quel cotale volente rendare la ragione sia et essare s' intenda da' predetti non venuti per sè overo per procuratore o per legittima persona liberato et assoluto pienamente siccome da lloro avesse publica carta di quittantia et di piena liberatione.

[u.r. 26.10.2020]