0.1 fecondale, fecondare, fecondi, fecundare, fecundata; f: feconda.
0.2 Lat. fecundare (DELI 2 s.v. fecondo).
0.3 Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.); F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Provocare una gravidanza (di una donna o di una femmina di animale). 1.1 Rendere fruttuoso, produttivo (anche in senso fig.).
0.8 Giulio Vaccaro 22.11.2006.
1 Provocare una gravidanza (di una donna o di una femmina di animale).
[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 12.17, vol. 1, pag. 134: A Iosèp desponsata, / quando fosti salutata / concepisti, fecundata, / lo re k'è pien de pietança.
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 2.35, pag. 7: Tu sola n' hai le carte esserne fecundata!
[3] Cavalca, Rime (ed. Fiacchi), a. 1342 (pis.), A Dio eletta, 85, pag. 76: Già sterile non è, ma fecundata / A tale sposo l'anima botata...
[4] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 1.12, pag. 33: i' veggio fecundare i bianchi armenti...
- [Rif. a Cristo, nato dalla Vergine Maria:] verginità fecondata.
[5] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), Lib. 1, cap. 16, pag. 108.20: Acci[n]geti, però che vedrai con sottilissima pupilla di fede in uno medesmo Iddio e omo, la divinità incarnata, [[...]] la verginità fecundata, la vita infermata.
1.1 Rendere fruttuoso, produttivo (anche in senso fig.).
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 186.26: [[Dio]] crea le menti a se participare, vivificale a lui servire, [[...]] fecondale a frutto...
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 3, vol. 2, pag. 156.5: non si deono dare, e concedere, come si fa, a fanciulli, li quali non la ponno fecondare, nè farla fruttificare.
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 1, pag. 271.7: 'l sugo di sopra scolando fecondi la terra.
[4] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 6, cap. 2: nella parte più alta sua letame sempre abbia, il cui sugo quello da sé feconda. || Sorio, Tratt. Agr., vol. II, p. 236.