QUIETA s.f.

0.1 queta, quieta.

0.2 Lat. quies, con metaplasmo.

0.3 Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Esopo ven., XIV.

0.5 Locuz. e fras. di quieta 2; ricevere quieta in 2; senza quieta 2.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Assenza di movimento (spec. impetuoso, scomposto o improvviso). [Con rif. al mare:] debole moto ondoso. 1.1 Luogo in cui l'aria è tranquilla. 2 Assenza di turbamento, preoccupazione, fastidio; stato di calma.

0.8 Elisa Guadagnini 28.06.2006.

1 Assenza di movimento (spec. impetuoso, scomposto o improvviso). [Con rif. al mare:] debole moto ondoso.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 46, pag. 237.11: l'acqua del mare, quando è turbata d'onde e di tempestadi e di movimenti, non riceve bene la luce del sole, [[...]] ma quando sta in quieta e in riposo, allora la luce v'aopera grandemente la virtù sua, e illuminala tutta, onde nel mare ha grande luce.

1.1 Luogo in cui l'aria è tranquilla. || Si preferisce all'interpretazione di queta come agg. (rif. ad aura).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 4.150, vol. 1, pag. 76: La sesta compagnia in due si scema: / per altra via mi mena il savio duca, / fuor de la queta, ne l'aura che trema.

2 Assenza di turbamento, preoccupazione, fastidio; stato di calma.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 63, vol. 1, pag. 401.3: Togliendone la quieta della pace materia da scrivere, forse alcuna scusa ci fa a racontare quello ora scriveremo di privata novità.

[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1387] 8, pag. 273.15: e io ch'avea voglia di rispondere non alle tue parole ma al tuo bisogno, aspettava tempo di quieta e di riposo mentale, però che nell'acqua torbida non si vede nulla.

- Locuz. avv. Di quieta: in modo non conflittuale.

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 10.85, pag. 108: Di me, Mort', a paura, ongnor m'aposta; / ma pur io l'ò sconfitta e messa im piega, / di guisa che nom pò, in me, avere campo / (così di queta m'à lasciato il campo!)... || Minetti, p. 112: 'senz'opporre resistenza'.

- Locuz. agg. Senza quieta: agitato.

[4] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 55-60, pag. 35.34: la bestia; cioè la lupa, sanza pace; cioè sanza quieta.

- Fras. Ricevere quieta in qsa: accettare serenamente qsa.

[5] Esopo ven., XIV, cap. 52, pag. 50.20: Una fiata un vilan si aveva do buoi, l'un deli quali era vechio e domato e l'altro si era manzuolo e non domato. Ancora lo bon omo voiando uxare lo manzuolo al giovo, si prexe lo bo vechio e meseli lo giovo sulo colo e prese lo manzuolo e acololo al meio ch'elo poté con lo bo vechio. Lo bo vechio recevé quieta in lo giovo, ma lo manzuolo si tirava pur indriedo e non voleva tirare al giovo...

[u.r. 10.10.2013]