QUIETATO agg.

0.1 quietata, quietato.

0.2 V. quietare.

0.3 Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Soddisfatto del proprio stato, appagato.

0.8 Elisa Guadagnini 28.06.2006.

1 Soddisfatto del proprio stato, appagato.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 33, 40-54, pag. 736, col. 1.12: Ed io che al fine, çoè, 'et io' A. apropinquai 'al fine' del desiderio, çoè a quella ultima salude, dove sono tutti li desideri in quiete e perçò soçunge che l'ardor del desiderio infiníe per la preditta visione. Qual el volea, çoè contento e quietato.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 10, par. 2, vol. 2, pag. 6.31: La humanitati di Cristu semper esti beata, ka semper esti cuniuncta cum la divinitati; semper lu intellectu di l' anima di Cristu vidi la fachi di Deu; semper la voluntati di Cristu si satura, cuntenta et quietata di l'amur di Deu.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 31, 22-30, pag. 759.1: amar lo Bene; cioè sommo e perfetto, Di qua dal qual; cioè bene, non è a che s'aspiri; cioè non è cosa, a la quale si vada col desiderio quietato...

[u.r. 24.01.2008]