QUIETAZIONE s.f.

0.1 queitasgione, quetasgione, quetazione, quetazioni, quietacione, quietasgione, quietatione, quietazione.

0.2 Da quietare.

0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.); Doc. aret., XIV pm.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.5 Locuz. e fras. apodissa di quietazione 2; carta di quietazione 2; essere in quietazione 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Scomparsa di un turbamento, passaggio a uno stato di calma. 1.1 [Con rif. ad uno stato d'animo o un modo di vivere:] stato di serenità e appagamento. 2 [Econ./comm.] Cancellazione ufficiale di un debito (per rinuncia da parte del creditore o estinzione da parte del debitore); il documento avente valore legale che attesta tale atto.

0.8 Elisa Guadagnini 06.07.2006.

1 Scomparsa di un turbamento, passaggio a uno stato di calma.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 8, 1-18, pag. 131, col. 1.13: le campane, quando sonano la sera, paino avere altro sono che 'l die, ma paino piangere; e questo adevene per la quietacione dell'aere...

1.1 [Con rif. ad uno stato d'animo o un modo di vivere:] stato di serenità e appagamento.

[1] F Anonimo fiorentino, XIV (fior.): Ringrazia e rendesi divoto alla benignitade del Creatore, la quale per propria bontade hae tanto largito e donato alla spezie umana universalmente ch'ella ha podere d'ascendere alla felicitade e quietazione perfetta. || Fanfani, Anonimo fiorentino, vol. 3, p. 31.

- Locuz. verb. Essere in quietazione: permanere in uno stato di profondo appagamento.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 4, 118-132, pag. 107, col. 1.17: sí come uno animale caça l'altro e, com'ello l'ha preso, posa, e cussí lo nostro intelletto quando è in quel fine a che è ultimo condiretto, posa et è in quietatione.

1.1.1 [Specif.:] stato o condizione in cui (ciascun essere) realizza pienamente se stesso, raggiungendo serenità e appagamento.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 25.14: [[le cose create]] si muovono e vanno a diversi porti, cioè diverse quetazioni per lo mare, cioè per la grandezza e profondità dell' essere, cioè della essenzia loro...

2 [Econ./comm.] Cancellazione ufficiale di un debito (per rinuncia da parte del creditore o estinzione da parte del debitore); il documento avente valore legale che attesta tale atto.

[1] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1308], pag. 466.10: Anche per la detta carta i[l] liberai nel similiante modo e forma di lbr. 4376 s. 9 d. 4 in fior., i quali il detto Donato mio filiuolo avea guadagniati ne la conpagnia de' Peruzi de la mercatantia infino a kalen marzo 1307 istando ne la detta conpagnia per fattore e per conpagnio, netti d'ognie spese e ma' debiti, sì come per lo libro segreto di quela conpagnia apare per iscritto di mano di me Giotto de' Peruzi: e la detta liberazione e asolvigione e quetazione li feci per me e per le mie rede e per Giovanetto mio filiuolo e suo fratelo dì 24 d'agosto 1307, sì come ne la detta carta si contiene...

[2] Doc. aret., XIV pm., pag. 209.25: Un(de) affirmate ch'era ca(r)ta p(er) mia mano vel p(er) cotale notaio (et)c., la qual carta volete che sia cassa e ca(n)cella e de neuno valore, e p(ro)mettete de no(n) usarla (et)c., asci[o]lliendo e lib(er)ando lui e le sue rede [e] ei suo beni dela detta q(uan)tità. La detta <q(uan)ti> quietasgio(n)e(e) lib(er)asgio(n)e avarete ferma senpre né verrete (contra) p(er) voi né p(er) altrui.

- Apodissa, carta di quietazione: documento avente valore legale che attesta l'avvenuto pagamento di un debito.

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 8, pag. 552.9: el notaro del thesorero per la carta o appodissa de pagamento o de quietatione, se la quantità pagada non passi cento soldi receva IJ soldi; et si ella è de più, de fino a C libre, receva IIIJ denari per libra...

[u.r. 15.11.2013]