FALSIFICARE v.

0.1 falsifechato, falsifekerà , falsificà , falsificado, falsificando, falsificano, falsificar, falsificarà , falsificare, falsificaron, falsificarono, falsificarsi, falsificata, falsificate, falsificati, falsificato, falsificava, falsificò, falsificosi.

0.2 DELI 2 s.v. falso (lat. tardo falsificatus).

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.7.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); a Stat. ver., 1380; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 Riprodurre illegalmente, imitare o contraffare. 1.1 Produrre moneta falsa o alterata. 1.2 [Rif. a documenti ufficiali]. 1.3 [Rif. a una misura o a un peso]. 1.4 Fig. [Detto di un sigillo]. 1.5 Camuffare la propria identità (anche pron.). 1.6 Produrre un surrogato alimentare o farmaceutico (?). 1.7 [Detto del gusto:] alterare. 1.8 Presentare, addurre in modo ingannevole. 1.9 Estens. Distorcere, distogliere dal retto giudizio. 2 Tradire nei principi fondamentali. 3 Dimostrare falso, confutare.

0.8 Fabio Romanini 16.05.2007.

1 Riprodurre illegalmente, imitare o contraffare.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 29, pag. 202.3: Della decima e ultima bolgia qui a dimostrare incominciando si segue, la cui qualità di coloro si considera che semplicemente loro operazioni falsificando producono...

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 2, pag. 17.23: E così dico degli artefici, li quali falsificano l'arte loro; e per negligenzia, o per ignoranzia, o per malizia, sono cagione d' alcuno danno altrui...

[3] a Stat. ver., 1381, pag. 418.15: Item se algun tentoro falsificesso el segno de algun tentoro, che 'l dito tentoro el qualo falsificesso quello fio punì e (con)denà i(n) IIJ.c libr. p(er) zaschaun et zascauna fià.

1.1 Produrre moneta falsa o alterata.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 296, vol. 2, pag. 357.21: Anco, statuto et ordinato è, che li falsarii o vero falsatori de la moneta, e' quali falsificano et li quali fanno fare falsità ne la moneta [[...]] debiano essere condennati che sieno arsi et sieno in perpetuo bando del comune di Siena...

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 22-30, pag. 688, col. 2.6: Sovra tutto questo vizio, sí se delettò in falsificar moneda...

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 30, pag. 445.12: maestro Adamo falsificava el cugno nel Casentino, di fuori, in parte sollitaria per non potere essere odito batere li fiorini...

1.1.1 Diminuire il valore (della moneta, peggiorandone la lega).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 56, vol. 2, pag. 94.9: E per fornire le spese della cominciata guerra di Fiandra lo re di Francia, [[...]], sì fece peggiorare e falsificare la sua moneta, onde traeva grande entrata, però che ella venne peggiorando di tempo in tempo, sì che la recò a la valuta del terzo...

1.2 [Rif. a documenti ufficiali].

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 296, vol. 2, pag. 357.23: coloro e' quali scientemente publicano o vero fanno o vero far fanno false carte, ancora coloro e' quali falsificano li libri autentici del comune [[...]] debiano essere condennati che sieno arsi et sieno in perpetuo bando del comune di Siena...

[2] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 18, par. 5, vol. 2, pag. 57.4: E volemo ordenante ke quegnunque falsifechato averà da diece angne en qua overo falsifekerà per lo tempo ke verrà alcuno stromento overo acte piubeke per mano de piubeco notario scripte en preiuditio d'alcuno, levando, giognendo overo sotrahendo overo la vertà mutando overo scrivendo en glie ruogora overo protocoglie altruie, segno overo lectera contrafaciendo, overo el suo nome êl luoco d'altruie o el nome d'altre êl luoco del suo nome scrivendo, sia punito en cinquecento livre de denare...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 93, pag. 430.25: e l'avere venduta la giustizia, corrotte le leggi, falsificati i testamenti, i metalli e le monete, assediate le strade, commessi i tradimenti, i furti, gli omicidi...

1.3 [Rif. a una misura o a un peso].

[1] a Stat. ver., 1380, pag. 400.22: 28. Item che se alguna p(er)sona terera o folestera dele ville osio Chase de Ca(m)pagna del v(er)onexo destreto falsificarà alguna mesura o pesa abolà dela bolla de l'oficialo del comu(n) de V(erona) chaça i(n) pena de X lb.

1.4 Fig. [Detto di un sigillo].

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 35, pag. 265.6: Or li cristiani prendono lo suggello per Cristo, cioè la fede, unde quando elli falsificano questo suggello sono degni di somme pene.

1.5 Camuffare la propria identità (anche pron.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.41, vol. 1, pag. 511: Quell' «è l'anima antica / di Mirra scellerata, che divenne / al padre, fuor del dritto amore, amica. / Questa a peccar con esso così venne, / falsificando sé in altrui forma...

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 30, 1-12, pag. 706, col. 1.4: in questo intende de tratare di qui' li quali fono, per fraudar altri, falsificado lo suo aspetto e la soa apparencia im propria persona...

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, proemio, pag. 493.10: e poi coloro che se falsificarono in altrui persone, e questo nel XXX capitolo.

1.6 Produrre un surrogato alimentare o farmaceutico (?).

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 7, pag. 11.34: E fase [etia(m) p(er)] questo [modo] liço, el quale no è propriamente liço, ma xè falsificà in questo mu'...

1.7 [Detto del gusto:] alterare.

[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 4, cap. 36: alcuno danno noci et formaggio assaggiare volenti di vino magnio: accioché certissimamente si falsifichi il gusto. || Crescenzi, [p. 122].

1.8 Presentare, addurre in modo ingannevole.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 52, terz. 8, vol. 3, pag. 79: Poi a più tempo stando in tal mestiere, / volendo sormontar suo stato alquanto, / gli venne un dì un malvagio pensiere; / e per parte del Re al Padre Santo / scrisse, falsificando il suo uficio, / raccomandandosi al Papale ammanto, / che 'l permutasse a maggior benificio.

1.9 Estens. Distorcere, distogliere dal retto giudizio.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 1, pag. 262.13: Questo è l'errore dell'umana bontade in quanto in noi è dalla natura seminata e che 'nobilitade' chiamare si dee; che [per] mala consuetudine e per poco intelletto era tanto fortificato, che [l']oppinione quasi di tutti n'era falsificata...

2 Tradire nei principi fondamentali.

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 5.6, pag. 23: Però che se l' un è dall' altro amato / Per ben che quel cotal da lui speri / O voglia, l' amore è falsificato.

[2] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 231.16: Pur se per doni servissero ad amore, tale amore falsificato sarebbe, né sarebbe da chiamare amore vero.

3 Dimostrare falso, confutare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 2.84, vol. 3, pag. 29: però è da vedere / de l'altro; e s'elli avvien ch'io l'altro cassi, / falsificato fia lo tuo parere.

[2] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), cap. 13, pag. 150.14: Allora il cominciaro a tormentare dalla mattina al mezodì con diverse generazioni di tormenti, ed elli sempre stando fermo nella fede sua, falsificando e distrugendo la lor fede fortemente e costantemente.

[u.r. 30.04.2010]