0.1 falsificata, falsificate, falsificati.
0.2 V. falsificare.
0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 3.
0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).
0.7 1 Imitato illegalmente, contraffatto. 2 [Detto della moneta:] di lega impoverita, di minor valore del dovuto. 3 Sost. plur. Falsi.
0.8 Fabio Romanini 16.05.2007.
1 Imitato illegalmente, contraffatto.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 67, terz. 43, vol. 3, pag. 247: Ma quel suggello era falsificato, / secondochè si disse, e quì si canta, / che mai con lui non avea trattato.
[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 27, 40-54, pag. 716.7: e mendaci; cioè falsificati, e così riprende la falsità.
2 [Detto della moneta:] di lega impoverita, di minor valore del dovuto.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 290, vol. 2, pag. 456.6: Nell'anno MCCCXXV, in calen di aprile, si fece in Firenze nuova moneta picciola de la lega e peso dell' altra, mutando il conio con san Giovanni più lungo, e 'l giglio mezzo a la francesca, sanza fioretti, però che l'altra era molto falsificata.
3 Sost. plur. Falsi. || (Contini).
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9.46, pag. 93: remette lo coi' morvedo, parrà titola molto: / sì enganna l'omo stolto con lor falsificate.