FALTA s.f.

0.1 falta, ffalta.

0.2 Fr. faute.

0.3 Doc. sen., 1277-82: 1.2.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1277-82; Fiore, XIII u.q. (fior.); Lett. pist., 1331.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.5 Locuz. e fras. senza falta 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Comportamento sbagliato o colpevole. 1.1 Locuz. agg. Senza falta: infallibile. 1.2 [Econ./comm.] Mancanza (contabile). 1.3 Difetto, mancanza. 2 Errore in cui cade chi si inganna.

0.8 Fabio Romanini 03.04.2007.

1 Comportamento sbagliato o colpevole.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 165.3, pag. 332: «Or sì tti vo' parlar del guernimento, / Come ciascuna dé andar parata, / Che per sua falta non fosse lasciata / Sì ch'ella fosse sanza adornamento.

[2] Lett. pist., 1331, pag. 249.6: Chome per altre lectere v'òe scripto, meravigliomi, che, possa partiste di qui da noi, no' ricevemo lectera, salvo quella mandaste di Niçça; et se no' fosse, che penso bene che la falta non è vostra...

[3] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 53.17: sì vi dovete afrettare di caricare de' beni che Dio v'à prestati; che se voi no li renderete dritto, per la falta e per lo mescontio, serete messi a dannamento.

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 15, par. 3, pag. 291.17: E lli altri dicono questo falta essere stato però ch'è scritto in Matteo 16, quando Giesù Cristo dicie loro nella persona di Piero: «Io ti darò le chiavi de· rreame di cielo» etc...

1.1 Locuz. agg. Senza falta: infallibile.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 23, par. 4, pag. 387.3: E della terza e quarta maniera piena possanza per dimostrazione mostrato è 15 p.e per lo testimonio sanza falta di santa scrittura 4, 5 e 8 huius più ancora è confermato 15, 16, 17 e 21 eiusdem tresfermemente inforza però che a' preti o vescovi in quanto di ciò su cherichi e non cherichi alquni assolverò...

1.2 [Econ./comm.] Mancanza (contabile).

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 370.2: Ancho XXV lib. et XIII sol. minus I den. che trovammo di falta a la rasione adietro.

1.3 Difetto, mancanza.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 43.4, pag. 88: «Amico, guarda s' tu fai cortesia / Di scondir del tu' amor tal damigella / Chente son io, che son sì chiara e bella / Che nulla falta i· me si troveria.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 13, par. 23, pag. 256.11: E cche lle tenporali sinplemente e come bene possibole è al viagiatore o llodevole è abdire così vedendo avidente è, però che nulla questo nome che in presente o quasi presente d'alimento e di comità a sofferire e conpiere a una falta quello che ssarà neciessaria, vuole avere insiememente... || Cfr. Defensor pacis, II, xiii, 23: «alimenti ac tegmenti supplende indigencie unice necessarium fuerit...».

2 Errore in cui cade chi si inganna.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 24.160, pag. 90: Compìta l'una, ed eccote l'altra, / e questa falta non pò fugire: / molte embrigate enseme me 'nsalta, / peio che malta è 'l mio sofferire.