0.1 fenice, fenices, fenici.
0.2 Lat. Phoenix.
0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
0.8 Emiliano Picchiorri 11.04.2007.
1 Della Fenicia (regione dell'Arabia).
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 14, pag. 304.1: E non servando la pace ancora, per Caio Mario consolo, il quale non meno di lui era scalterito, e per la forza de' Romani fue vinto, spezialemente poscia che Mario per ingegno pigliò la città di Capsa, per Ercole Fenice, secondochè si dice, fatta, là ove i tesori di Giugurta erano riposti.
[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [DoCa] madr. 2.2, pag. 117: Dal cielo scese per iscala d'oro / una donna fenice, umile e pia, / per dimostrar d'onesto amar la via.
1.1 Sost. Chi è originario della Fenicia.
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 558, pag. 574.27: sì andò tanto ch'elli arrivò nel mare di Siguran, là ove si soleano riduciare Fenices, ciò so una gente che non conoschono Idio, anzi s'uccidono tutto giorno insieme, e so sì crudeli che, chi cade a llor mani, ben si può per morto tenere.
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 45.4, pag. 433: E di Sidonia ancor Pigmaleone / vi venne; e fuvvi con esso Siceo, / che poi fu sposo dell' alta Didone, / e a' Fenici nobili si feo / seguire a guisa di sommo barone...
[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 43-54, pag. 188.3: E perchè Siria a tempo dell'autore già era venuta sotto il nome d'Arabia, alla quale è vicina, però chiama li Sidoni Arabi e li Fenici: Fenicia è lo nome della contrada, Sidon è lo nome della città, unde venne Dido in Africa quando fece Cartagine...