FILÒLOGO s.m.

0.1 filogo.

0.2 DELI 2 s.v. filologo (lat. philologum).

0.3 Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

0.6 N La lezione filogo si deve considerare un errore dovuto ad aplografia.

Signif. condizionato dall'occ. occasionale in un testo del volgarizzamento di Seneca.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi, nel leggere un testo, è specificamente interessato ai dati di fatto (contrapposto al filosofo, rivolto ai contenuti intellettuali o morali, e al grammatico, interessato alla lingua).

0.8 Francesco Sestito 11.07.2007.

1 Chi, nel leggere un testo, è specificamente interessato ai dati di fatto (contrapposto al filosofo, rivolto ai contenuti intellettuali o morali, e al grammatico, interessato alla lingua).

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 108, pag. 358.25: Quando il libro di Tullio viene alle mani d'un filosofo, e d'uno filogo, e d'un gramatico, e ciascuno ha diversi pensieri. [[...]]. Quando il filogo è venuto a quella medesima lezione, egli s'avvede, che a Roma furono due Re [[...]]. Ancora ragguarda egli, che colui, che noi chiamiamo Dettatore, era chiamato anticamente Maestro del popolo...