FOCOSO agg.

0.1 fochosa, focosa, focose, focosi, focoso, fogosa, fogoxi, fogoxo.

0.2 Da fuoco.

0.3 Lett. sen., XIII u.v.: 1.3.

0.4 In testi tosc.: Lett. sen., XIII u.v.; Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Metaura volg., XIV m. (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.).

0.5 Locuz. e fras. segno focoso 2.1.

0.7 1 In fiamme. 1.1 [Con rif. al colore rosso vivo della fiamma]. 1.2 Estens. Molto caldo, torrido. 1.3 Atto ad appiccare il fuoco (a ciò che tocca), bruciante. 2 [Filos.] [Detto della natura del fuoco (uno dei quattro elementi, secondo la teoria cosmologica medievale):] caldo e secco. 2.1 [Astr.] Locuz. nom. Segno focoso: segno zodiacale avente natura di fuoco (ariete, leone, sagittario). 3 Fig. Che esprime un temperamento ardente o deriva dall'intensa percezione di una sensazione o di un sentimento. 3.1 [Detto di un sentimento o una sensazione:] intenso al punto da riempire di sé l'animo di chi lo prova (inducendolo a perdere il controllo di sé, a stravolgere il proprio comportamento). 3.2 [Detto di una persona:] animato da un temperamento ardente, violento, impulsivo; pronto all'azione o all'ira. 4 [Med.] [Detto di una parte dell'organismo:] colpito da un'infiammazione locale (risultando arrossato o sensibilmente più caldo del normale, provocando una persistente sensazione di bruciore).

0.8 Elisa Guadagnini 10.05.2007.

1 In fiamme.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 2, pag. 47.13: Giugnendo la femmina alla fossa, ch' ardea, [[...]] fu sopraggiunta dal cavaliere [[...]] e gittòlla nella fossa de' carboni ardenti; dove lasciandola stare per alcuno spazio di tempo, tutta focosa e arsa la ritolse...

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 22, col. 1.16: R(ecipe) antimonio ignito ispento in acqua rosata nove volte e altretante volte in fino aceto bianco, poi le pesta e istempera con acqua rosata e fanne <i> maddaleoni; e, secchati, ripesta e rimpasta colla detta acqua in che la ispengniesti fochosa; e, risecchata che ssia consumata l'acqua predetta, fanne alcocol et usalo, exprobatum.

[3] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 11, 27.8, pag. 143: nel fuoco dell'onferno viddi poi / arder e' peccator che fur corribili, / e là senza mercé e' peccati soi / piangon con grandi strida, alte e terribili, / e cosa non v'è già che non gli nòi: / ed è un grande orrore udir le strida / che fan color per le focose nida...

- Diventare focoso: prendere fuoco, bruciare.

[4] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), III, st. 12.4, pag. 165: Quando el peccadore è vegnuto negro, / el è çetado in lo maro spauroxo, / possa lo çetane in quello fogo fero / che de prexente doventa fogoxo.

- [Con rif. al carro su cui è portato in cielo il profeta Elia:] carro focoso.

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 445.13: Elia profeta, rapito per la virtù divina, saliva in Cielo in su un carro di fuoco; [[...]] li cavalli ardenti con lo focoso carro ne portavano il profeta in Cielo...

1.1 [Con rif. al colore rosso vivo della fiamma].

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 228.8, pag. 94: Ed èvi ancora una bella figura, / un animal ch'uom appella Finice: [[...]] ha molte penne di color di rose / che spandon un rossor quasi focose, / di dietr' ha penne polporine e grige.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, pag. 729.23: e ancora che forse paia atto di dissoluta ciò che io feci, però che tutte di ciò che io ardo vi sento accese, cacciata la vergogna da me, la quale con focosa rossezza già mi sento nel viso venire, ve 'l pur dirò.

1.2 Estens. Molto caldo, torrido.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 7, pag. 367.17: Erasi Noto con focoso soffiamento d' Etiopia levato, volendo già il giorno dare luogo alla notte, e avea l' emisperio tutto chiuso d' oscurissimi nuvoli, minacciando noiosissimo tempo...

- [Con rif. ad un metallo:] fare focoso: arroventare.

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 24, col. 1.4: R(ecipe) piastre vecchie da recalco e falle focose e ispengile in fine vino bianco per nove volte...

1.3 Atto ad appiccare il fuoco (a ciò che tocca), bruciante.

[1] Lett. sen., XIII u.v., pag. 50.27: scognoscentia, come dice san Bernardo, è vento focoso el quale ogne virtù divelle et arde.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 7, pag. 367.35: E il cielo s' apriva sovente mostrando terribilissimi e focosi baleni con pestilenziosi tuoni...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 270.9: Egli inmantenente ricevette l'usata fiamma; e 'l conosciuto calore entrò per le medulle, e discorse per l'ossa mollificate: non altrimente che quando la focosa folgore risplendente mandata dal trono, balenando corre per le tempestose nuvile con molto lume.

[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 19, ch., pag. 207.11: E questo vapore acceso quando cade in terra o è molto focoso, imperciò che la materia è molta e constretta insieme, o è poco focoso, imperciò che la materia è poca e non è bene costretta insieme. E se è del primo modo, alotta uccide alcuna volta, o abruscia quello che tocca, e poco e molto secondo la fortezza del fuoco; e s'è del modo secondo, alotta poca mutatione fae sopra le cose che tocca, impercioe che inmantenente si spegne.

2 [Filos.] [Detto della natura del fuoco (uno dei quattro elementi, secondo la teoria cosmologica medievale):] caldo e secco.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 67.25: Et è lo cel de natura fogosa.

[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 14, pag. 167.17: la quale cometa non è altro che uno vapore terrestro e grosso [[...]] e dico che a poco a poco sale in sù infino a lo elimento del fuoco imperciò che tra' vapori, i quali sono materia di piova, sono mescolate alquante parti terreste focose...

2.1 [Astr.] Locuz. nom. Segno focoso: segno zodiacale avente natura di fuoco (ariete, leone, sagittario).

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 6, ch., pag. 307.12: i tre segni i quali hanno le qualità calde e secche [[...]] sono chiamati segni focosi, sì come è aries, leo e sagiptario, e sono detti segni orientali perché muovono i venti orientali...

3 Fig. Che esprime un temperamento ardente o deriva dall'intensa percezione di una sensazione o di un sentimento.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 7, pag. 130.11: E comandato silenzio, e rompendosi di singhiozzi, con parole focose e aspre e alte, così disse...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 68, Pentecoste, vol. 2, pag. 648.1: fu mandato lo Spirito Santo in lingue di fuoco [[...]] è da sapere che per tre ragioni apparve in lingue di fuoco. L'una si è acciò che parlassero parole focose...

- [Detto degli occhi o del viso:] animato da un sentimento o una volontà forte (tanto da incutere soggezione o paura).

[3] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 5.14, pag. 22: Quivi trovaro pieni di furore / due orsi grandi e negli occhi focosi, / tal che ciascuna n'ebbe allor tremore.

[4] Bindo di Cione, 1355 (sen.), 12.151, pag. 110: Perch' a tanto signor par che s' avegna / la destra fiera e la faccia focosa / contra i nemici e a gli altri grazïosa.

[5] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), III, st. 39.5, pag. 172: Elo si è sì grande e sì forte spauroxo, / sedendo pare una montagna, / lo so vixo è tanto spa[u]roxo / che fora de la gola fogo non li stagna, / e li so ochi ènno grandi e fogoxi / che l' anema chi lo guarda sé se lagna...

- [Specif.:] che deriva da un forte sentimento amoroso o desiderio sensuale.

[6] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 12.72, pag. 132: Orfeo ne' fin dello scuro furore, / A rivedere Euridice volse / La faccia, vinto del focoso ardore.

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 14, pag. 262.20: Tu ti duoli del focoso disio che ti stimola di vedere Biancifiore, però che vedere non la puoi.

3.1 [Detto di un sentimento o una sensazione:] intenso al punto da riempire di sé l'animo di chi lo prova (inducendolo a perdere il controllo di sé, a stravolgere il proprio comportamento).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 65, pag. 346.25: Ma la fortuna mi farà ancora vedere che il crudele vecchio e tu, vinti da focosa ira di voi medesimi, con dolente laccio caricherete le triste travi del nostro palagio...

[2] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 39.3, pag. 94: Contro alla castità è la lussuria: / Il qual è vizio di molte maniere, / Focoso e arrabbiato e pien di furia.

3.1.1 Che è frutto di un'azione o un pensiero impulsivo e violento.

[1] Poes. an. fior., XIV m. (3), 38, pag. 288: Segui le luci di Giustinïano, / e le focose tue non giuste leggi / con discrezion correggi, / sì che le lodi il mondo e 'l divin regno...

3.2 [Detto di una persona:] animato da un temperamento ardente, violento, impulsivo; pronto all'azione o all'ira.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 58.16: Ma ecco Polite [[...]] E persegue l'ardente e focoso Pirro co la forte lancia, e già tiello co la mano, e fierelo coll' asta.

[2] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 46.8: Antonio, l' altro figliuolo che rimase di Matteo, vivette da XV anni; sí che di lui poco si può scrivere, se non ch' era diverso e di sangue focoso, e temo, fosse andato per vita, avrebbe fatto delle cose ch' avrebbe riscaldato gli orecchi altrui.

- Focoso a qsa: che tende ardentemente a qsa.

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 19.32, pag. 731: Costei [[...]] si sforza a purgare / ciascuna nebbia delli cor mondani, / sol che 'l turbato la lasci operare, / rendendo quinci gl' intelletti sani / così a' beni perpetui focosi / come eran prima ad acquistare i vani...

4 [Med.] [Detto di una parte dell'organismo:] colpito da un'infiammazione locale (risultando arrossato o sensibilmente più caldo del normale, provocando una persistente sensazione di bruciore).

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 38, col. 1.26: Agli rossi e focosi occhi. Alli occhi rossi focosi e enfiati dolosi com piçicore: R(ecipe) rose...

- [Detto di umori o vapori corporei:] atto a provocare un'infiammazione.

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 37, col. 1.14: Trefana mirabile a vigorare el vedere che perviene per impedimento di fummi focosi e cholerici overo salsi...

[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 39, col. 1.7: Item al carnaccio dello occhio e altri homori focosi superflui e panucholi: R(ecipe) vetriuolo romano...