FUMÈA s.f.

0.1 fumea; f: fummee.

0.2 Fr. fumée (DEI s.v. fumea).

0.3 Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.).

0.7 1 Emissione di fumo. 2 [Med.] Plur. Vapore di origine fisiologica (prodotto spec. dall'alcol, da determinati cibi o dalla loro abbondanza) che dagli organi interni (spec. lo stomaco) tende a salire al cervello alterando lo stato fisico della persona.

0.8 Elisa Guadagnini 23.04.2007.

1 Emissione di fumo.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 270, pag. 186.16: E quando il fuoco fue bene aceso, sì fedia la fiama insino a la porta de la cava ove coloro erano, e de la fiama e de la fumea v'entrava entro asai. [[...]] Alora fue sì grande la fumea c'a poco che non afogaro tutti...

2 [Med.] Plur. Vapore di origine fisiologica (prodotto spec. dall'alcol, da determinati cibi o dalla loro abbondanza) che dagli organi interni (spec. lo stomaco) tende a salire al cervello alterando lo stato fisico della persona.

[1] f Regime du corps volg., XIV: Si de' usare appresso, che l'ha bevuto, di mangiar mele cotogne, e mele dolci, e ulive in solcio, o midolla di pane nell'acqua fredda, e tutte cose, che le fummee avvallano. || Crusca (1) s.v. fumea.

[u.r. 26.03.2024]