FUMOSO agg.

0.1 fummosa, fummose, fummosi, fummoso, fumosa, fumose, fumosi, fumoso, fumoxa, fumuso.

0.2 Lat. fumosus (DELI 2 s.v. fumo).

0.3 Regimen Sanitatis, XIII (napol.): 3.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.7 1 Pervaso dal fumo (provocato dall'alta temperatura o da una combustione in atto). 1.1 Fig. Che si presenta confuso o oscuro (alla vista). 2 Che è o si presenta in forma gassosa o volatile e porta in sospensione particelle solide. 2.1 Estens. (Massa d'acqua) in effervescenza. 3 [Med.] (Bevanda o cibo) atto a suscitare l'esalazione di vapori di origine fisiologica che salgono dallo stomaco al cervello, alterando lo stato fisico della persona. 4 [Vet.] [Masc.] Affetto dalla rabbia. 4.1 Fig. Violentemente agitato, delirante. 4.2 Fig. Fuori di senno (per stupidità o malvagità o per entrambe).

0.8 Elisa Guadagnini 23.04.2007.

1 Pervaso dal fumo (provocato dall'alta temperatura o da una combustione in atto).

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 14, 73-84, pag. 388, col. 1.10: a Viterbo là dov'è una fontana che appella Bullicame [[...]], la quale ... per lo suo fundo solfano e poi per lo calor si è in color rosseta e fumma continuo. Cossí per l'aiera de l'Inf. n'andava quel, e rosso e fumoso ...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 168.5: Subitamente parve che 'l tetto si crollasse, e che le grasse lucerne ardessero, e che le case rilucano di risprendevoli fuochi, e che le false imagini delle crudeli fiere urlino. Le serocchie già si nascondono per gli fumosi tetti: e diverse in diversi luoghi fuggono gli fuochi e' lumi.

1.1 Fig. Che si presenta confuso o oscuro (alla vista).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 16.16: I suoi vestimenti erano di sottilissimi fili, con sottil artificio di non disleghevole materia perfetti, i quali poi, sì come ella ciò manifestando cognobbi, con le sue mani avea tessuti; la bellezza de' quali, sì come le fummose imagini suole imbrunire alcuna oscuritade di vecchiezza in negligenzia avuta oscurata avea.

2 Che è o si presenta in forma gassosa o volatile e porta in sospensione particelle solide.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 122.34: i chapegli sono ingienerati d'una materia fumosa chalda e secha, che la natura chacia fuori insino al quoio dela charne, e escie fuori per li pertugi del corpo; e di così fatta matera viscosa s'ingienerano i peli e ' chapegli.

[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 9, ch., pag. 173.10: quando la terra è riscaldata dal sole, è bisogno che nn'esca alcuna exalatione [[...]] E questa cotale exalatione non è d'uno modo, ma è di diversi modi, [[...]] imperciò che quella che ssi leva da l'acqua è più vaporosa e più umida, e quella che ssi lieva da la terra è più fummosa e più secca.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 353, pag. 392.17: Gallieno dixe che in la cendere è do parte contrarie. Una è parte terrea, l'altra è fumoxa sotille.

2.1 Estens. (Massa d'acqua) in effervescenza.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 238.10: L'amore de' ferri, scellerata insania di battaglia, trabocca sopra l'ira; come quando fiamma di verghe si desta sotto il vaso undante con grande suono, e l'acqua si lieva in alto per l'ardore; la potenzia dell'acqua si muove furiosamente dentro, e il fummoso fiume abonda d'alta schiuma; e l'onda già non si riceve; e l'oscuro vapore all'aere vola.

3 [Med.] (Bevanda o cibo) atto a suscitare l'esalazione di vapori di origine fisiologica che salgono dallo stomaco al cervello, alterando lo stato fisico della persona.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 433, pag. 575: Vino citrino dicise caldissimo e fumuso, / dolore in capo genera, troppo è furiuso; / a stomaco et a fecato è multo molestuso; / se non è cauto lo homo, falo poi ebriuso...

[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 5, ch., pag. 305.33: veggiamo che quando li stomachi delli animali hanno poco caldo, che i cibi rimangono indigesti e terresti e fummosi e grossi, i quali sono materia di molta ventosità...

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 113, pag. 240.11: et mictici meçço petitto d(e) vino bla(n)co n(on) fumuso; et altri ce mecte spe(ci)alemente l'aceto q(ua)n la plaga n(on) è sup(ra) li ne(r)vi.

4 [Vet.] [Masc.] Affetto dalla rabbia. || Si potrebbe pensare ad un errore per furioso, come per 4.1 [1].

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 151, pag. 289.27: Se lu c. è fumoso voi lebruso lo plu cepto ch(e) se pò fare se sang(n)e d(e) la vena d(e) lu petto voi d(e) lu collo. || Cfr. Lorenzo Rusio, De cura equor., CLIV: «Si equus fuerit furiosus, vel leprosus...».

4.1 Fig. Violentemente agitato, delirante.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 182.19: Ma la sacerdotessa di Febo, non essendo ancora paziente, fieramente nella spilonca si commuove, come piena di furia, se possa scuotere del petto il grande Deo: tanto più egli fadiga la fumosa lingua di lei, domando il fiero cuore, è atta lei disponendola a parlare. || Cfr. Aen., VI, 80: «tanto magis ille fatigat / os rabidum».

4.2 Fig. Fuori di senno (per stupidità o malvagità o per entrambe).

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 66.14: La vostra ingrata e rusticata voglia, / la qual ora ver' noi s'è discoperta, / il mio sonetto manda a faccia aperta / per darvi pena, pestilentia e doglia, / aseni cancellieri, arcier' di moglia, / ch'a pena che 'l suo pane hom de voi merta, / recettator' de chi vi dona offerta, / che mal de fianchi e de gotte vi toglia! [[...]] Che s'i' potessi far com'io ve·l dico, / teste fumose e porci puzolenti, / voi quatro provareste mia bataglia, / Garzetta, Fino, Albrico e Marzacaglia!

[u.r. 26.03.2024]