DISTÈNDERE v.

0.1 destandando, desteisa, desteise, desteiso, destend, destenda, destendan, destendando, destendarà , destèndare, destendaremoli, destendarite, destendasi, destende, destende', destendè, destendé, destendea, destendem, destendeno, destender, destenderà , destendere, destendese, destèndese, destendesse, destende-sse, destendeva, destendi, destendono, destendre, destendú, destendudi, destenne, destennennoli, destennere, destennersi, destenneva, destense, destes, destesa, destese, desteseno, destesi, desteso, destesovi, destexan, destexe, destexi, destexo, destienno, destind, destisi, dextese, dextexo, distenda, distendando, distendano, distendaranno, distendare, distèndare, distendarò, distendarsi, distendasi, distende, distendê, distendea, distendeano, distendeli, distendendo, distendendomi, distendendosi, distendente, distender, distenderà , distenderanno, distendere, distenderemo, distenderla, distenderle, distenderlo, distenderlovi, distendermi, distenderò, distenderoe, distendersi, distenderti, distendesi, distendesse, distendessero, distendessoro, distendete, distendetevi, distendeva, distendevanle, distendevano, distendi, distendiamo, distendieno, distendila, distendire, distendo, distendomi, distendono, distendonsi, distente, distesa, distesala, distese, disteselo, disteser, disteserlo, distesero, distesesi, distesi, disteso, distesono, distesosi, distessa, distessero, distexa, distexe, distexi, distexo, disttende.

0.2 Lat. destendere (DELI 2 s.v. distendere).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.3.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1305.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Doc. venez., 1321 (4).

0.5 Locuz. e fras. distendere in parole 3.1; distendere la gola 3.2.

0.7 1 Riportare alla massima lunghezza o ampiezza qsa piegato e piegabile su di sé. 1.1 Spingere un arto o un membro ad occupare un maggiore spazio (in lunghezza, a partire dal corpo). 1.2 Mettere in trazione. 1.3 Pron. Allungarsi, protendersi verso qsa che si desidera. 2 Crescere o far crescere di dimensioni reali o apparenti; occupare o far occupare maggiore spazio, importanza, influenza (anche pron.; anche fig.). 2.1 Pron. Avere una determinata superficie. 3 Trattare ampiamente, con molti particolari, con un discorso lungo. 3.1 Locuz. verb. Distendere in parole. 3.2 Fras. Distendere la gola: cominciare a parlare.

0.8 Giulio Vaccaro 06.04.2006.

1 Riportare alla massima lunghezza o ampiezza qsa piegato e piegabile su di sé.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 4.69, pag. 910: Quei ke l' à piegata e torta / sie trainato et appeso; / ne le forke disteso / lo vedess' io ankora!

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 21, pag. 179.3: Andando lo 'mperadore Federigo a una caccia con veste verdi, sì com'era usato, trovò un poltrone in sembianti a piè d'una fontana; - et avea distesa una tovaglia bianchissima in su l'erba verde et avea suo tamerice con vino e suo mazzero molto pulito.

[3] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 45.20: Dio li à aparecchio acconcio luogo; et a voi à aparecchiato giudicio da temere molto». Et sagliendo sancto Blandano sula nave et distese le vele, cominciono a navicare contra lo tempo statareccio...

[4] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 69.10: E avendo detto questo salmo, egli aiuta tutt[i] i [f]rati uscire di nave, e distende un bello padiglione...

1.1 Spingere un arto o un membro ad occupare un maggiore spazio (in lunghezza, a partire dal corpo).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 37, pag. 125.18: Et anche; si tu distendi il braccio, guarda che non ti sia sopra o a lato.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 91, pag. 280: Tut zo ke Iob possedhe sí sia in töa man, / Pur k'in la soa persona tu no destind la man, / Azò ke fia provao se 'l so amor è van.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 7, pag. 11.14: Anco trovamo altre figure umane; e trovamo un gran serpente avolto d'atorno al polo de settentrione, e parte de la coda destende enverso lo mezzodie...

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 3: io vinta ti prego distendendo le miei bracia reale ale tuoi ginochia, p(er)ò che quello che si co(n)vegna nessuno ama[n]te ve.

[5] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 72, pag. 82.22: il secondo, che 'l dicitore meni tosto e distenda le braccia, e muovasi un poco col piè diritto, e faccia uno agro e inteso guardare.

[6] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 437.8: Or non sai tue, miçero, ch' Elli ti diè connoscensa di bene e di male, et podestà di potere distendere la mano a qual vollessi, sapendo tue lo merito de catuno?

[7] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 11, pag. 39.8: Voi siti, misere, in questa terra per mantenire çascuna persona in soa raxone, et per destendere vostra manu quando et ove se convene...

[8] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 2, pag. 8.6: el nostro Signore, ch' era dipento nel muro, come piacque a Dio, distese el braccio, e l[e]voe l' ostia di mano a quello pretie.

[9] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 739, pag. 41: Ell' à mes a lo Re de gloria, / E 'l braço drito ell' à desteso, / Feso la croxo sovra 'l viso...

[10] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 330, pag. 420: Or lasso, che 'l contrario m' à conquisa; / desnodando ongne nerbo se destende.

[11] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 55, pag. 298.6: E vu' siti in questa terra per mantignire çaschauna persona in sua raxon e per destendere la vostra man e segnoria quando et o' se conve'.

[12] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 4.15, pag. 720: ni la man voi mai destender (ed.: vor) / ê l' altrui sostentamento, (ed.: atrui) / ma fa viso ruzenento / debiando alcum amigo atender, / ché de honor se dé accender / e far bello acogimento.

[13] San Brendano ven., XIV, pag. 80.5: e questa osiela se reposava su la proda de la nave e comenzà a destender le ale in segno de alegreza e con belo viso sì vardà lo santo pare fermamente.

1.2 Mettere in trazione.

[1] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1112, pag. 293: e questa Katerina ke t' à tanto offesa / en queste quatro roe ella fia destesa...

1.3 Pron. Allungarsi, protendersi verso qsa che si desidera.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 483, pag. 543: Al mondo n' è vetrana sì savia né sì paça, / se de liçaria diçili, qe 'legra no se faça: / destèndese e muçola como can qe va en caça...

2 Crescere o far crescere di dimensioni reali o apparenti; occupare o far occupare maggiore spazio, importanza, influenza (anche pron.; anche fig.).

[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 4.35, pag. 105: Però, madonna, la vostra durezza / convertasi in pietanza e si rinfreni: / non si distenda tanto ch'io ne pèra.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 79, pag. 214: Adonca in quella dama ki 'l so amor destende, / Mult ben ghe 'n dé seguir in tut le soe vesende.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 13, pag. 215.20: alora lo vapore engannarà l'occhio, e destendarà circularmente lo corpo del sole e de la luna e de l'altre stelle, sì che le farà parere magiuri...

[4] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 40, pag. 71.15: Quella è la Fede de li antichi che si chiamano Gentili, e appellasi Idolatria. E però è cosí grande, perché si distese questo errore per tutto 'l mondo...

[5] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 14 parr. 1-10, pag. 57.5: E nel fine del mio proponimento mi parve sentire uno mirabile tremore incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi di subito per tutte le parti del mio corpo.

[6] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 430, pag. 863: Sì grand'è lo regoglio che i àm prexo / ch'entro Faença non è sì dextexo / ch'i no façano soperchio / da one lato...

[7] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 13, pag. 125.3: fecero tanto che di torre in palazzo lo fuoco s'aprese tanto, che si distese in fino a la foresta talliata, sì che in poco tempo sormontò tanto, che ciò ch'e' Romani avevano fatto, dovenne cennare.

[8] Stat. sen., 1305, cap. 54, pag. 74.2: E chesto capitolo se destenda a le cose le quali diano venire, ma none a le cose passate.

[9] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 82, pag. 395.18: Prima quantum ad destensionem, però che l'anima si distende a molte cose, il corpo non si può distender né sciampiare se non a le cose presenti...

[10] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 24, cap. 1, par. 6, pag. 381.12: Il principe de' cuochi distrugge le mura di Gerusalem; perché quando il ventre per ghiottornia si distende, le virtudi dell' anima per lussuria sono distrutte.

[11] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.229, pag. 447: La gran fiama fo desteisa, / chi de bruge era aceisa; / e, fazando so lavor, / quello sentì lo gran calor...

[12] ? Doc. venez., 1321 (4), pag. 179.9: Lo corpo mio voi' eo che sia a senta Maria deli frar menor dentro lò che se de' destender la glesia, sì che lo meo corpo se trova dentro alo lavorer dela senta dita glesia...

2.1 Pron. Avere una determinata superficie.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 4, pag. 8.27: E 'n questa parte del cielo, come en questo segno, vedemo una strada aselciata e sofolta de stelle e luminosa, la quale se destende per lo cielo venendo da la parte del mezzodie...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 19.8: Il sito d' Italia si distende da circio in euro, ed hae dal merigge il mare Tirreno; dal ponente il seno Adriatico...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 223 rubr., vol. 2, pag. 99.16: Che la via, la quale comincia a fonte Becci et distendesi infino a Querciagrossa, si debia affossare et inghiaiare.

[4] San Brendano ven., XIV, pag. 74.15: E como eli fo tuti entro, eli comenzà forte a navegar [e] questa isola se destendea inver ponente.

3 Trattare ampiamente, con molti particolari, con un discorso lungo.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 154.7: Et Tullio trattòe dello exordio compiutamente, non curò di divisare della salutazione né distendere il suo conto intorno le saluti, maximamente perciò che pare che rechi tutta la rettorica a parlare et in controversia tencionando.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 39, pag. 505.25: Istoria saputa da molti, meglio conosciuta da chi la vide cogli occhi, che prode fae di distenderla per parole?

[3] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 8.29, pag. 728: Or no me vojo destender / en lo faito de Laj[a]zo...

[4] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4809, pag. 175: Che molta çente al mondo à / De tal, che scritura non sa; / Ch'i non poria miga intender: / Perçò me conven destender, / E ò-lo fato in tal guixa, / Chon dixe la scritura de la sancta glixa.

3.1 Locuz. verb. Distendere in parole.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 64, pag. 319.17: ma per non distenderein parole, sì dirò brevemente la sentenzia, e poi tu comprendi l'ordine.

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 37, pag. 277.33: Ora e' no me voio plù destenderein dire parole, perché eo creço avere dito in çòe quel ch'è vostra grandeça [e] honore.

3.2 Fras. Distendere la gola: cominciare a parlare.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 181, pag. 9: Quand av parlao April, ser Maz destend la gora / E avre söa bocha e dis senza demora...

[u.r. 08.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]