DOMANDA s.f.

0.1 demanda, demande, dimanda, dimande, domanda, domande.

0.2 Da domandare.

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Rustico Filippi, XIII sm. (fior.); Doc. prat., 1296-1305; Stat. sen., Addizioni 1298-1309; Poes. an. pis., XIV in. (?) (2); Doc. volt., 1322; Stat. fior., c. 1324; Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.); Doc. aret., 1337; Doc. lucch., 1371.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.); Mezzovillani, 1326/27 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. vicent., 1348; Doc. venez., 1356; Doc. bologn., 1366; Stat. venez., 1366.

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1343; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Bandino, XIV pm. (perug.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. a domanda di 2, 2.2; alla domanda di 2; andare alla domanda 4; chiedere in domanda 2; fare domanda 1; fare la domanda 1.

0.7 1 Atto del domandare; frase, discorso con cui si esprime la volontà di sapere qsa (informazioni, notizie, chiarimenti), sollecitando una risposta; quesito. 2 Richiesta volta ad ottenere qsa. 2.1 [In partic.:] il messaggio portato da un ambasciatore. 2.2 [In partic. rivolta ad un'autorità:] istanza, petizione. 2.3 [Dir.] Atto del reclamare in giudizio (allo scopo di far valere i propri diritti o di ottenere la restituzione di una somma dovuta); petizione. 2.4 [Dir.] Proposta di legge. 2.5 [In partic. rivolta a Dio:] preghiera, supplica. 2.6 [Ret.] La parte del discorso in cui viene presentata e motivata la richiesta (secondo la retorica). 2.7 [Ret.] La parte della lettera in cui si rivolge al destinatario la propria richiesta (secondo le convenzioni retoriche specifiche dello stile epistolare). 2.8 [In partic.:] richiesta d'amore. 3 L'oggetto della domanda, della richiesta; ciò che si chiede. 3.1 [Dir.] Ciò che viene reclamato. 4 Locuz. verb. Andare alla domanda: andare in cerca, ricercare.

0.8 Paola Picecchi 27.11.2006.

1 Atto del domandare; frase, discorso con cui si esprime la volontà di sapere qsa (informazioni, notizie, chiarimenti), sollecitando una risposta; quesito.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 5, pag. 288.32: E noi alla dimanda ed allo incherimento di questa questione rispondemo e dicemo, che le battaglie sono diverse, e secondo le diversità d'esse, l'uomo die prèndare diversi battaglieri.

[2] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 104.37: Con tuto che morto se credeva eser da quel re, così sbigotito como lo iera, començà a far soa domanda como l' iera uxado de far ...

[3] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 5, pag. 263.17: e quando fue tanto cresciuto che potea essere d'aità [di (Iesu) (Cristo)], e elli fu apreso di grande savere, e cominció a ffare una dimanda e una costione soctile, che tucti li suoi maestri facea meravilliare.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 68.11: Jà la dimanda di Serviu Galba fu plena di pachia.

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 22, pag. 109.14: La casa d'Erodes e le soe domande, lo star muto de Criste, lo refuar de H[e]r[o]des e le cortianne beffe, la gunela biancha, lo caççar via per mato, gli brugi chi no cessan e le accuxe falce...

- Locuz. verb. Fare (la) domanda: domandare.

[6] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 16.3, pag. 53: Le mie fanciulle gridan pur vivanda / e non fìnaro sera né matino, / e stanno tutte spesso in far domanda: / «Or nonn- è vivo messere Ugolino?»

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 4, pag. 655.22: «Signori, questa donna è quello leale e fedel servo del quale io poco avanti vi fe' la dimanda...

2 Richiesta volta ad ottenere qsa.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 3.6: Delettissimo mio, viddi lettera vostra non-pogho allegro; e averìa tantosto a vostra dimanda resposto, non fusse inpedito stato di pluçor cose; e, poi liber fui, aprestaime a seguire vostro piaciere.

[2] Mezzovillani, 1326/27 (bologn.), 6, pag. 181: Vostra dimanda perchè sia repleta, / famoso signor mio venitiano, / d'amestate anticha, anche luntano / fatio vostro voler cum mente lieta.

[3] Stat. assis., 1343, pag. 179.18: la demanda d'alcuno de la dicta fraterneta è fare comandamento primo, secondo e terço, e emponere la penetentia che gle parrà a colui che de' pagare alcuna quantitade ad alcuno per alcuna cagione...

[4] Bandino, XIV pm. (perug.), 38c.1, vol. 1, pag. 206: De mia dimanda però no mi mudo, / né parto da voler e a svoler seggio; / va' el tuo dire per altrui torneggio / prende, s'el tuo parlar tra me richiudo.

- Locuz. prep. A, alla domanda di: per richiesta (di qno).

[5] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 37.4, pag. 95: Amore, onde vien l'acqua che lo core / agli occhi senza mai rifinar manda? / Saria per tuo comandamento, Amore? / Eo credo ben che mova a tua dimanda.

[6] Doc. prat., 1296-1305, pag. 430.3: Dissero e cho(n)ssilgliaro che si dovesse fare la rimoxsina dela farina secho(n)do lo modo uxsato, cioè dare uno quarto di farina p(er) infermo ala doma(n)da di due o di tre buoni uomeni p(er) porta, li quali sono questi, chiamati e fermi p(er) noi...

- Chiedere in domanda: reclamare la presenza di qno.

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (ii), par. 24, pag. 133.6: appresso, e quello di che ella priega scrive l'autore, dicendo che ella chiede in sua dimanda Lucia e, come suo fedele, e che ha di lei bisogno, a lei il racomanda.

2.1 [In partic.:] il messaggio portato da un ambasciatore.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 1, pag. 122.4: Li ambasciadori fecero la dimanda loro, e videro li costumi e la corte; poi, dopo pochi giorni, adomandaro commiato.

[2] Doc. venez., 1356, pag. 45.4: El mesadego de miser lo doxe Andrea sì duxe una letera cum bola, la domanda de miser lo Doxe, e nuy semo contento de quelo ch'elo à domandato...

2.2 [In partic. rivolta ad un'autorità:] istanza, petizione.

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 10, pag. 247.21: semo a gi vostri pè seguramente venu', sperando che la vostra santità - s'el è papa; s'el è emperadore o re: sperando che la vostra maiestà - mandarà la nostra domanda a quelo complimento de bene...

[2] Doc. aret., 1337, 770, pag. 652.27: Al quarto capitulo de le masenade stano fermi a la prima domanda che se intenda de li nominati.

[3] Stat. vicent., 1348, pag. 14.15: Ciascheduno, che vuol intrare in la frataglia delli mercadante della città de Vincentia sopraditta, primamente debba porgere la sua domanda denanti dalli Gastaldi in capitulo...

[4] Stat. venez., 1366, cap. 100, pag. 46.25: ad oviar cotal dampni et enganni del Comun, ch'el fia comesso ali Officiali de Riolto che dele preditte cose debia fir enqueri e demanda...

- Locuz. avv. A domanda di: per istanza (di qno).

[5] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 27, pag. 265.29: in quanto digono che lo comandamento per vu' facto sia revocato, lo quale è facto al comune de Modena iustamente et a domanda de quili da Saxolo vostri homigni.

[6] Doc. bologn., 1366, pag. 86.29: Imprima tute le carti che se trovano ch'io abia da i figlioli de Dexolo di Ghixileri ch'a loro dimanda le siano casse, pagando li dinari che sono scripti dibiano dare suxo lo dito libro a quelo di la staçone.

2.3 [Dir.] Atto del reclamare in giudizio (allo scopo di far valere i propri diritti o di ottenere la restituzione di una somma dovuta); petizione.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 20, vol. 1, pag. 393.9: Et chiunque contrafarà, el doppio di quello li tollarò et poscia non rendarò, se elli non facesse el cherico rimanere da la dimanda infra XV dì, dipo la denuntiagione da lui fatta da la podestà o vero dal giudice del comune di Siena.

[2] Doc. volt., 1322, 8, pag. 20.1: E che ongni volta che di ciò mi facesse il decto ser Guasscho alcuna dimanda per tenuta o per altro qualunque modo di quessto che comperai da Nocto et che ssi contiene nela carta facta per lo decto ser Buonfigluolo, che lla podesstà sia tenuto di condannarlo nel doppio di quello che ssi trovasse che mmi dimandasse, ad pena di li. xxv di denari per ciasscheduna volta.

[3] Stat. fior., c. 1324, cap. 86, pag. 109.27: sia punito colui il quale addomanderae che questo sia fatto (eziandio se la domanda non avesse effetto) in lire mille di fiorini piccioli.

[4] Doc. lucch., 1371, pag. 9.8: Ricevemo vostra lectora scritta V novembre, per la quale ne scriveste d' alcuna domanda, la quale fa Francesco Antelmini dinansi al vostro judicio contra e sopra i beni di Bonaccorso del Vespa di Lucca, lo quale qui in venegia soleva abitare.

[5] a Stat. lucch., 1376, L. 2, cap. 2, pag. 78.26: incontenente facta la dicta petitione per l'actore et la risposta per lo reo negando o confessando s'intenda et sia intra lle dicte parti la lite contestata et la dimanda et risposta predicti incontenente si scrivano et scrivere si debiano per lo notaio della dicta corte.

2.4 [Dir.] Proposta di legge.

[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta marg. 28, pag. 351.15: Et intendasi che 'nanzi che si mecta a imposta la domanda de' decti nove omini, com' è decto, secondo forma di capitolo di questo Costoduto, nel conseglio raunato, primo si mecta a imposta l'evidente utilità e necessità d'essa addimanda; la quale s'approvi per le due parti d'esso conseglio a scrutinio di bossoli e pallotte: altrimenti, la imposta a conseglio non si mecta, nè in essa si debia consegliare.

2.5 [In partic. rivolta a Dio:] preghiera, supplica.

[1] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 400, pag. 86: Tegna ciascun per certo che co fede / per qual bisogno a lui si racomanda, / subbitamente exaudito si vede, / essendo ragionevil suo domanda. / Preghia·lo dunqua tutti ch'eli spanda / preghi per noi alla divina Essensa, / che d'ogni ria sentensa / l'anima e 'l corpo nostro sia salvato.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.630, pag. 149: «O De', salvaciom, / gloria, onor e guierdon [[...]] Messer, in tai demanda / consoltion gi manda».

- [Relig.] Ciascuna delle sette richieste contenute nel Pater noster.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 179.10: Vegna ver noi ec. In questa domanda consistono li secondi beni spirituali, cioè in aprossimazione d'etterna felicitade.

2.6 [Ret.] La parte del discorso in cui viene presentata e motivata la richiesta (secondo la retorica).

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), Intr. cap. 2, pag. 232.10: In la quarta dìno essere li preghi e la domanda de quelo per che è imposta l'anbaxata, digando parole le qua' pertegnano ad indutione de quelo chi se domanda.

2.7 [Ret.] La parte della lettera in cui si rivolge al destinatario la propria richiesta (secondo le convenzioni retoriche specifiche dello stile epistolare). || Corrisponde al lat. petitio.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 15, vol. 4, pag. 64.8: Ma i dettatori, che dettano le lettere, per arte di retorica, dicono che in una lettera non è mai che cinque parti, cioè saluto, prologo, fatto, la dimanda, e la conclusione.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 17, vol. 4, pag. 69.19: Ma della dimanda dice il maestro, che l'è quella parte, nella quale la lettera e 'l messaggio dimanda ciò che vuole, pregando, o comandando, o minacciando, o consigliando, o in altra maniera di cose, in ch'egli spera di acquistare il cuore di colui a cui egli manda.

2.8 [In partic.:] richiesta d'amore.

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 30.1, pag. 575: Temendo, donna mia, che la dimanda, / qual brama el cor ch' en la lengua se scopra, / non ve fusse noiosa, in ciò mis' opra / de farli sempre più grossa la banda.

[2] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 319.14: E amaestrane la detta Contessa che in tal cosa è da prendere quello che prima domanda; e se in un punto fosse la loro domanda, rimane nell'albitrio della femmina di prendere qual vuole.

3 L'oggetto della domanda, della richiesta; ciò che si chiede.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 11, 1-21, pag. 192, col. 2.17: E soçunge che in quello aspro deserto chi è sença grazia no procede avanti, ma va qui adrieto ... Non guardar lo nostro merito, quasi a dire: 'se tue non adoveri misericordia, non possemo otegnire nostra dimanda' ...

[2] Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.), App. II, 3.6, vol. 1, pag. 213: e certo so' che senza piú intervallo / di tal dimanda me farete dono, / comprendendo via megl' ch'io non ragiono / el chiesto don qual dimandar non callo...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 3, pag. 649.9: Venistivi tu vago della mia vita, per che, sentendolati domandare, acciò che tu non fossi solo colui che sanza la sua dimanda di qui si partisse, prestamente diliberai di donarlati, e acciò che tu l'avessi quel consiglio ti diedi che io credetti che buon ti fossi a aver la mia e non perder la tua...

3.1 [Dir.] Ciò che viene reclamato.

[1] Stat. prat., 1347, cap. 4, pag. 12.14: E se quello cotale richiesto comparirà, e confesserà la domanda, li rectori, overo alcuno di loro, li faciano comandamento che paghi quella quantità confessata; da ivi a otto dì, a quello cotale che li li adimanda.

4 Locuz. verb. Andare alla domanda: andare in cerca, ricercare. || Calco sul fr. ant. queste.

[1] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 144, pag. 160.7: Sì che di molti lontani paesi il traeano a vedere: ciò erano quelle che sentíano d' amore, et che in così fatto caso poteano chavalchare là ov' elle voleano, et tanto andavano alla domanda, ch' elle il trovavano; et giamai non si sapeano partire da llui, nè saziare di vederlo; et più et più lo sguardavano, piue erano prese di lui d' amore.

[u.r. 05.05.2015]