FEMMINILE agg./s.m.

0.1 femenil, femenile, feminil, feminile, feminili, femmenil, femminil, femminile, femminili, fiminil, fiminili.

0.2 DEI s.v. femmina (lat. feminilis).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.4.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: a Stat. viterb., 1384; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. coito femminile 1.2; strumento femminile 1.1.

0.7 1 Relativo alla categoria biologica della femmina. 1.1 Locuz. nom. Strumento femminile: l'organo sessuale esterno delle femmine dei mammiferi. 1.2 Locuz. nom. Coito femminile: rapporto sessuale con penetrazione. 2 Proprio degli esseri umani femmine; relativo agli esseri umani femmine. 2.1 [In senso spregiativo, con rif. a caratteristiche di debolezza e di scarsa intelligenza un tempo ritenute proprie delle donne]. 2.2 Femminil sesso: l'insieme delle donne. 2.3 Arte, opera femminile: attività svolta per consuetudine solo da donne (in particolare, tutte le fasi della produzione di capi di vestiario e di biancheria). 2.4 [Prov.] Il consiglio femminile o è troppo caro o è troppo vile. 3 [Gramm.] Appartenente al genere grammaticale che contraddistingue determinate parti del discorso, tipicamente ma non necessariamente con rif. a femmine. 3.1 [Gramm.] Sost.

0.8 Francesco Sestito 08.10.2007.

1 Relativo alla categoria biologica della femmina.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 142.23: Charne di bestie chastrate tenghono la natura maschile e feminile.

[2] a Stat. viterb., 1384, cap. 47, pag. 193.31: Della pena che nullo faccia caçile o cuglone a bestia feminile. Rubrica. Capitolo xlvij.o Anque statuimo che a nullo s'apertengha di far caçile overo cuglone a nulla bestia femina, alla pena di xx soldi di paparini.

1.1 Locuz. nom. Strumento femminile: l'organo sessuale esterno delle femmine dei mammiferi.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 26, 76-87, pag. 549, col. 2.24: perçò dixe: Nostro peccato fo ermafrodito, che usano cussí contra la umana lege come Passife predetta, ch'avea l'instrumento feminile e 'ab arte' ave lo taurino.

1.2 Locuz. nom. Coito femminile: rapporto sessuale con penetrazione.

[1] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 24, pag. 70.22: Qual cosa è piú vituperosa di questo peccato? [[...]] l'uso del maschio col maschio col coito femminile.

2 Proprio degli esseri umani femmine; relativo agli esseri umani femmine.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, inc.: l'amore è una passione nata dentro dall'anima che p(er)viene p(er) la visione u p(er) troppa pensagio(n)e di forma feminile uvero maschile...

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 47.9, pag. 165: Ma la falsa natura femminile / sempre fu e serà sanza ragione, / per ciò cad Eva die' lor quello stile.

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 215.21: Yrenza [[...]] stimulada de rancor femenile, tragando li otchi al fyo, imperà anni III...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 6, vol. 1, pag. 180.23: Porcia [[...]] però ca non ti davanu cultellu, non dubitasti di mittiriti a la bucca carbuni alumati, segutandu con lu tou fiminili spiritu la virili morti di tou patri.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 57.24: se bene avesse pensato inde la fragilitate feminili, chesta soa figlyola non se nde averia fuyuta con Iasone commo fugio...

2.1 [In senso spregiativo, con rif. a caratteristiche di debolezza e di scarsa intelligenza un tempo ritenute proprie delle donne].

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 183.8: Proprietà è dell'alto animo essere piano e tranquillo e spregiare le 'ngiurie e l'offensioni. Femminile cosa è liticare e contendere e mostrare l'ira sua in costumi.

[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 21, pag. 265.14: E dicie che femminil è fuggire e molestevele cosa.

[3] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 28, pag. 35.13: Li Thebani [[...]] par che atrovase l' arte del caçar, e sì mandà questo çogo a quelli de Frigia, [çente] femmenil e lasiva.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 8, pag. 681.17: sciocche lamentanze son queste e feminili e da poca considerazion procedenti.

[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 135, pag. 304.7: Adam [[...]] cadde nella disobbedienzia, e dalla disobbedienzia alla immondizia, con superbia e piacere feminile...

2.2 Femminil sesso: l'insieme delle donne.

[1] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 12.7, pag. 33: Femenilsexso a' meio non perdona: / doncha non pò sentir gentil valore.

2.3 Arte, opera femminile: attività svolta per consuetudine solo da donne (in particolare, tutte le fasi della produzione di capi di vestiario e di biancheria).

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 20, 115-123, pag. 507, col. 2.11: Qui fa menzione, senza exprimere per nome, d'alcune femene le quali lasono lo cusire e 'l filare e 'l tessere che sono ... overe feminile...

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ero, pag. 183.13: Allora cominciamo a filare, e coll'arte femminile inganniamo le tarde dimoranze.

2.4 [Prov.] Il consiglio femminile o è troppo caro o è troppo vile.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 23, pag. 275.4: anche 'l proverbio disse: il consiglio femminile od è troppo caro, o è troppo vile.

3 [Gramm.] Appartenente al genere grammaticale che contraddistingue determinate parti del discorso, tipicamente ma non necessariamente con rif. a femmine.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 16.32: Impertanto ancora ha presa la sua figura, ancora in quanto è il nome femminile, impertanto hae presa la sua figura, ed a volere quanto è la sua grandezza è chiamata delle IV virtudi cardinali, ella è la principale.

3.1 [Gramm.] Sost.

[1] A. Pucci, Arte del dire, a. 1388 (fior.), 4.10, pag. 296: Ancor se vôi tener diritto stile, / del femminile non far mascolino, / né del mascolin verbo femminile.