FEMMININO agg./s.m.

0.1 famminino, femenin, femenina, femenini, femenino, feminin, feminina, feminine, feminini, feminino, femminina, femminino, fenminini, fiminina, fimininu.

0.2 Lat. femininus (DELI 2 s.v. femmina).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. alla femminina 2.1.1; per lato femminino 2.2.

0.7 1 Relativo alla categoria biologica della femmina. 1.1 Estens. Detto di un vegetale che presenta caratteristiche assimilabili a quelle delle femmine degli animali. 2 Proprio degli esseri umani femmine; relativo agli esseri umani femmine. 2.1 [In senso spregiativo, con rif. a caratteristiche di debolezza e di scarsa intelligenza un tempo ritenute proprie delle donne]. 2.2 Locuz. avv. Per lato femminino: in linea femminile (detto di una parentela); in via collaterale. 3 [Gramm.] Appartenente al genere grammaticale che contraddistingue determinate parti del discorso, tipicamente ma non necessariamente con rif. a femmine. 3.1 [Gramm.] Sost. 4 Nelle teorie enciclopediche medievali, detto di alcuni enti considerati in opposizione ad altri per un minore grado di perfezione.

0.8 Francesco Sestito 08.10.2007.

1 Relativo alla categoria biologica della femmina.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 15, proemio, pag. 281.3: Chi dunque usa la cosa diputata dalla natura ad uno uso in contrario uso, e fa de l'attivo passivo, e del masculino feminino, fa forza alla natura...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 483.18: Ermafrodi[t]o è colui, che hae amendue nature, masculina e femminina...

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 9, vol. 2, pag. 183.34: Item, chascunu resussitirà, masculu in secxu masculinu, fimina in secxu fimininu...

1.1 Estens. Detto di un vegetale che presenta caratteristiche assimilabili a quelle delle femmine degli animali.

[1] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 76, pag. 60.13: Pigla simenta di cannavu e falla bugliri cum oglu di auliva, et si lu garczuni è masculu pigla pronia masculina, et si esti fimmina pigla pronia femminina...

2 Proprio degli esseri umani femmine; relativo agli esseri umani femmine.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 525, pag. 545: Quanti 'sempli à la gata de l'ençegno femenino, / tuti sont en la femena, nulo se 'n truova meno...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 9.39, vol. 1, pag. 147: dove in un punto furon dritte ratto / tre furïe infernal di sangue tinte, / che membra feminine avieno e atto...

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 97-111, pag. 348, col. 1.13: Sardanapalo fo lo primo inventore et usadore del peccado contra natura e contrafarse in abito femminino.

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 143.19: la Camilla [[...]] benkì avissi manu fiminina, tamen non era usata filari, ma era virgini usata sustiniri multi baptagli.

[5] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), 3.64, pag. 190: Se de le Sante poi penso lo stile, / prima di Caterina, / poi di quella Marina, / d'Agnesa, Chiara, Margherita, Agàta, / credo che fia trovata / la feminina natura eccellente / per vincer ciaschedun vizio possente.

2.1 [In senso spregiativo, con rif. a caratteristiche di debolezza e di scarsa intelligenza un tempo ritenute proprie delle donne].

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 10, pag. 105.30: E quelli che non à pietà di veruna persona è troppo crudele ed è molto da biasmare; e quelli ch'à pietà d'ogne persona, è molle e femminino...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 20.65, pag. 146: Il primo si disfece e cadde giue / allor che 'l feminin Sardanapalo / preso e morto per Arbaces fue.

- Sost. Uomo che presenta caratteristiche femminili o considerate tali.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 4, pag. 287.3: i battaglieri non debbono dottare l'uscimento o 'l vedimento del sangue, perciò ch'avendo il cuore così molle, elli è quasi come un femminino...

2.1.1 Locuz. avv. Alla femminina: in maniera passiva; senza prendere iniziative.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 124.4: li Troyani, essendo yà stancati per la grande molestia che l'aveano data li Grieci, li quali ad onnora refrescavano, incommenzavano quasi a defendere a la femenina.

2.2 Locuz. avv. Per lato femminino: in linea femminile (detto di una parentela); in via collaterale.

[1] Stat. fior., 1357, cap. 22, pag. 350.35: niuno di questa arte, eleggha sé medesimo o vero suo compagno di sua botegha, o padre, o fratello, o suo figliuolo o alcuno suo conniuncto per lato maschulino, o vero feminino, ad alcuno officio o vero in officiale della detta arte...

3 [Gramm.] Appartenente al genere grammaticale che contraddistingue determinate parti del discorso, tipicamente ma non necessariamente con rif. a femmine.

[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 202.24: E [c]osì a tutti li re, mutando lo nome sì com'è proprio; e così a le regine, mutando lo nome da masculino a feminino.

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 28, 115-129, pag. 750.12: son le tre Dee; cioè li tre ordini nominati per nome feminino, e però dice Dee...

3.1 [Gramm.] Sost.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 150.13: lle parole che ssi mettono inn una lettera dittata debbono essere messe a dritto, sicché s'accordi il nome col verbo, e 'l mascunino e 'l feminino, e lo singulare e 'l plurale...

4 Nelle teorie enciclopediche medievali, detto di alcuni enti considerati in opposizione ad altri per un minore grado di perfezione.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 4, pag. 85.9: tali ne fa fermi, come el leone e l'acquario che so' masculini, e lo scorpione e lo tauro che so' femenini...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 1, cap. 3, pag. 145.6: E potaremo dire per rasione che 'l cielo sia masculino e ricco, lo quale ha a dare, e la terra sia feminina e pòvara, la quale ha a recévare.

[3] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 88.20: la natura de li gradi e de li ponti e delli segni e delle ore sì è questa, che 'l primo grado de çiaschun segno sì è mascholin e lo segondo sì è femenin...

[u.r. 01.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]