FICCARE v.

0.1 fica, ficà , ficâ, ficado, ficalo, ficalu, ficano, ficàno, ficanola, ficanse, ficante, ficao, ficar, ficare, ficaronla, ficase, ficasse, ficata, ficati, ficato, ficatu, ficau, ficausi, ficaussi, ficavanu, ficca, ficcà , ficcagli, ficcaglile, ficcai, ficcaï, ficcale, ficca'li, ficcalo, ficcan, fíccance, ficcando, ficcandosi, ficcandovi, ficcandusi, ficcanli, ficcano, ficcàno, ficcansi, ficcante, ficcanu, ficcanvi, ficcao, ficcaola, ficcar, ficcarà , ficcare, ficcargli, ficcari, ficcarla, ficcarle, ficcaro, ficcarogliele, ficcaron, ficcarono, ficcarsi, ficcârsi, ficcaru, ficcarvi, ficcàrvisi, ficcasi, ficcasse, ficcassero, ficcasti, ficcata, ficcatasela, ficcate, ficcatevi, ficcati, ficcato, ficcatosi, ficcatovi, ficcau, ficcaula, ficcava, ficcavan, ficcavano, ficcavansi, ficcavanusi, ficcavi, ficcayncila, ficcha, ficchare, ficcharo, ficchato, ficchavano, ficcherà , ficcherebbe, ficcherei, ficcherete, ficcherò, ficcheròtilo, ficchi, ficchiamo, ficchiate, ficchino, ficchinsi, ficchò, ficco, ficcò, ficcoe, ficcòe, ficcògli, ficcogliele, ficcoglisi, ficcole, ficcòli, ficcolla, ficcolle, ficcollesi, ficcollo, ficcono, ficcossi, ficcrabbo, ficha, fichà , fichale, fichano, fichar, fichare, ficharo, fichate, fichavano, fiche, fichè, fiché, ficherebbero, fichi, fichò, fickiranu, ficò, ficresti, figade, fikà , fikastili, fikata, fikati, fikauli.

0.2 DELI 2 s.v. ficcare (lat. parl. *figicare).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Doc. prat., 1305; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. lucch., 1315.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); <Doc. ven., 1362 (5)>; Doc. padov., a. 1379 (2); Doc. imol., 1383-85; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. ficcare fuoco 1.4.

0.7 1 Inserire (un oggetto) in una superficie o a contatto con un altro oggetto in modo che l'insieme risulti relativamente stabile. 1.1 Inserire (un seme, una propaggine) nel terreno per moltiplicare una pianta. 1.2 Fig. [Con rif. a entità astratte:] inserire stabilmente (nella mente, nell'animo). 1.3 Deporre con forza (un bacio) su una superficie. 1.4 Locuz. verb. Ficcare fuoco: Causare volontariamente un incendio. 2 Spostare (parti del corpo) dall'esterno all'interno di un luogo, di un corpo o di un insieme di corpi. 2.1 Indirizzare (gli occhi, la vista) su un punto di riferimento preciso. 2.2 Indirizzare (l'animo) verso un obiettivo preciso. 2.3 Pron. Spostarsi dall'esterno all'interno di un luogo, di un corpo o di un insieme di corpi; entrare, penetrare. 3 Alterare la parte più esterna di qsa facendoci penetrare un oggetto; perforare, trapassare.

0.8 Francesco Sestito 08.10.2007.

1 Inserire (un oggetto) in una superficie o a contatto con un altro oggetto in modo che l'insieme risulti relativamente stabile.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 194.13: Et in fondo fece ficcare fierri peçuti e da onne parte de lo carbonaro fece fare torri de leno, ke per nullo modo non poteano gessire fore.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 11, pag. 296.20: mandati i misuratori a misurare la terra di Cartagine, ficcati i pali terminali, che la disegnavano, la notte da' lupi isconfitti, morsi e rosi fuoro trovati...

[3] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 357, pag. 573: De la starna similiter tieni chesta manera, / ma una cosa giúnconce bona e dirictera: / per lo so piecto fíccance, per cossa e per costera / agllo con pepe o çinçibaro da la dia primera...

[4] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 16.67, pag. 121: Donna, la man li è presa, / ennella croce è stesa; / con un bollon l'ho fesa, / tanto lo ci ho ficcato.

[5] Cronica fior., XIII ex., pag. 139.20: il re Carlo fece pilglare il conte dall'Acerra [[...]] ed uno palo li fece ficcare per la natura disotto...

[6] Doc. prat., 1305, pag. 456.23: Io ti moççerò lo naso e ficcheròtilo in culo e no(n) sarà chi ti n'aiuti...

[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 38 rubr., vol. 2, pag. 29.21: Di non ficcare pertiche nel Campo del mercato, fuore de le tettoia, che non se ne possano levare.

[8] <Doc. ven., 1362 (5)>, pag. 189.24: Item debiè fare ficcare pali o' che mancha lo muro intro I muro et lo altro.

[9] Doc. imol., 1383-85, Spese 31.8.1385, pag. 346.20: Per XII lavoraduri a fichare di pagli al ponte per s. V per overa L. III.

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 159.14: Puo' queste cose ordinao la casa della iustizia e della pace e ficcao in essa lo confallone de Santo Pavolo...

[11] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 16, pag. 185.10: Questo quando intrà inprima in la dicta spelunca, non abiando ancora serao, si fé ligà' lo pè cum una caina de ferro e ficà l'un cavo de la cainna in una gram prea...

[12] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 48, comp. 6.17, pag. 75: l'Archado bello, / andando in chaçça per la selva spessa, / trovò sua madre stessa / che in forma d'orsa venia contra luy. / Alor volse fichar sua lança in essa...

- Pron.

[13] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 18, pag. 163.20: la falarica [[...]] forato il guernimento di fuori, e ficcatosi arzente nel legno, ardendo per natura molte volte il dificio arde.

1.1 Inserire (un seme, una propaggine) nel terreno per moltiplicare una pianta.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 16, pag. 69.9: E vuolsi cavare la terra adentro [[...]] e ficcare le mandorle adentro quattro dita...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 41, pag. 292.15: Pesco se vuogli che faccia le pesche senza noccioli, prendi un ramo di salcio [[...]] mettivi il nesto del pesco [[...]] e ambo i capi ficca in terra...

- Sost.

[3] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 329, pag. 120: Non li ficare mai in la riva / Che quel ficar del pigliare priva; / Perchè la riva è sempre dura, / E li taioli volon la coltura...

1.2 Fig. [Con rif. a entità astratte:] inserire stabilmente (nella mente, nell'animo).

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 625.27: Ricevete adunque e ficcate negli animi questi miei detti...

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 193, pag. 715.16: sì come amore arde con disideroso fuoco le nostre midolle, così ficchi e chiavi li miei disii nello tuo animo.

[3] Ugo de le Paci, a. 1375 (fior.), 125a.1, pag. 119: Ficcando ne la mente il tuo contegno / acresce amore e l'amistá raviva...

1.3 Deporre con forza (un bacio) su una superficie.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 158.15: ficcante i basci nel gialato volto, gridoe: o Pirramo, che caso ee quello che mi t'hae tolto?

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 56.23: Allora le madri paurose [[...]] abracciate tengono le porte, e ficcanvi e baci.

1.4 Locuz. verb. Ficcare fuoco: Causare volontariamente un incendio.

[1] Doc. padov., a. 1379 (2), pag. 64.15: It(em) Cha(r)leto nevodo de Graciano sì che(n)fesò a Chatarina muiere de Menegelo ch'elo aveva ben fichò fuogo in la soa tera...

2 Spostare (parti del corpo) dall'esterno all'interno di un luogo, di un corpo o di un insieme di corpi.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 2, pag. 80.7: quando l'aspido se ne avvede, incontanente ficca l'una orecchia in terra, e l'altra si tura con la coda, sì che non ode le parole dello incantatore.

[2] Lett. lucch., 1315, pag. 487.13: fae di quelle della acegia che ficha lo becho i(n) terra e schuopresi lo chulo: cosie fa s(er) Nicholao.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 4.11, vol. 1, pag. 58: Oscura e profonda era e nebulosa / tanto che, per ficcar lo viso a fondo, / io non vi discernea alcuna cosa.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 12, vol. 2, pag. 230.16: Millo Cucomati [[...]] fidandusi di sua forza andau a lu ruviri et ficau li mani da intra sfurzandusi d'aprirlu.

- Fig. [Con rif. a emozioni e a sentimenti].

[5] Fiore, XIII u.q. (fior.), 163.5, pag. 328: E non dob[b]iamo andar il cuor fic[c]ando / In un sol luogo, ma dob[b]iàn pensare / In che maniera gli possiàn pigliare...

- Fig. [Con rif. a entità astratte personificate].

[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 6, pag. 664.26: non essendomi paruto già mai nella vostra giovanezza, nella quale Amor più leggiermente doveva i suoi artigli ficcare, aver tal passion conosciuta...

2.1 Indirizzare (gli occhi, la vista) su un punto di riferimento preciso.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 75, vol. 3, pag. 498.17: l'aquila ficca li suoi occhi di continuo contra li raggi del sole, e non li torna se non per suo pasto...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.46, vol. 1, pag. 196: Ma ficca li occhi a valle, ché s'approccia / la riviera del sangue in la qual bolle / qual che per vïolenza in altrui noccia.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 12, 46-66, pag. 338, col. 1.1: Ma fica gli occhi a valle. Qui mostra che 'l sangue boglie a quilli che per forza noxeno al proximo...

[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 21.11: poichè gli occhi in lei ebbi rivolti e lo sguardo ficcai, cognobbi la mia nutrice Filosofia...

[5] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 448.18: Paris [[...]] con animoso desiderio desiderante e ficante lo suo viso in Elena, sigillatamente le sue membra di tanta bellezza ripiene sottilmente ripensa.

2.2 Indirizzare (l'animo) verso un obiettivo preciso.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 13.50, pag. 40: Chi dir potrebbe per ordine quante / novità fun, poi che l'animo ficca / di starsi qui e più non ire avante?

2.3 Pron. Spostarsi dall'esterno all'interno di un luogo, di un corpo o di un insieme di corpi; entrare, penetrare.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 4: quelli s(e)c(on)do lo coma(n)dame(n)to di Dio andava sopra l'onda del mare, dubbitò (et) incomi(n)ciòsi a ficcarsi in dell'acqua p(er) la dubbitasione...

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 176.5: Turnu scurrendu ultra cum sua genti si ficcau arditamenti in mezu di killi li quali da la navi rupta havianu xisu in terra...

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 74.2, pag. 277: Né altramente infra le pecorelle / si ficca il lupo per fame rabbioso, / col morso strangolando or queste or quelle...

2.3.1 [Detto di uno spostamento apparente].

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 11, pag. 166.23: La luna nel suo levare avea intraviluppate le corna d'aire oscuro; poi doventò palida e si ficcò in una nuvila.

2.3.2 Pron. Fig. [Detto di entità astratte:] entrare a far parte di un'entità più complessa.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 4., pag. 299.23: Et però disse un filosofo: il peccato è simigliante a la saetta, che agevolmente si ficca.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 40, vol. 3, pag. 372.2: E quando elli hanno fatte le cattive azioni, natura sì si ficca ne' costumi dannati, e non se ne sanno rimutare.

[3] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 503.19: La morte, che per tutto si ficca, mise a morte quello vescovo...

3 Alterare la parte più esterna di qsa facendoci penetrare un oggetto; perforare, trapassare.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 28.4: o Febo, pogniamo che lo tuo arco ficchi tutte le cose, lo mio ficcherà te...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 225.25: Lo fanciullo Ciparesso disaventuratamente ficcò costui colla aguta lancia...

[u.r. 14.12.2017]